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NOTIZIE BESTIALI - IN SUDAFRICA UN 45ENNE PADRE DI SEI FIGLI VIENE BECCATO A FARE SESSO CON IL CANE DEI VICINI - I GUAITI DELL’ANIMALE HANNO ATTIRATO L’ATTENZIONE DI UN BAMBINO DI DIECI ANNI CHE HA CHIAMATO I GENITORI - L’UOMO SI E’ DIFESO: “HO AVUO UN IMPULSO IRRESISTIBILE…”

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Fanroi Mochachi

F.S. per https://www.newnotizie.it

 

Fanroi Mochachi, un uomo di 45 anni padre di 6 figli, è stato processato per violenza sugli animali dopo che un bambino di dieci anni lo ha visto intento a stuprare la sua cagnetta Blackie. Questo orribile atto di perversione si è verificato a Johannesburg, in Sud Africa: l’uomo ha fatto irruzione nel giardino dei vicini ed ha messo in atto il suo disgustoso intento pensando di non essere visto da nessuno. I guaiti del cane, però, hanno attirato l’attenzione del figlio dei vicini che si è trovato davanti alla repellente scena ed ha chiamato subito i genitori.

 

La denuncia nei confronti di Mochachi è stata immediata e l’uomo è stato arrestato in attesa del processo. Di fronte alla corte l’uomo si è giustificato dicendo di aver provato un’irresistibile attrazione e di essere stato “Costretto” a dare soddisfazione ai suoi impulsi. Il giudice ha giudicato le azioni dell’imputato come disgustose, barbare e innaturali, aggiungendo: “La cosa ancora peggiore è che tu sei sposato ed hai l’obbligo di essere un esempio per i tuoi sei figli. Sconvolgente è il fatto che tu saresti stato pronto a fare sesso con tua moglie, come pensi di spiegarglielo?”.

Il cane stuprato da Fanroi Mochachi

 

Nonostante le prove ed i capi d’accusa avessero portato in un primo momento alla condanna a 5 anni di reclusione, in seguito ad un appello in cui l’uomo si dichiarava colpevole di quanto fatto ma incapace di fermarsi a causa di una dipendenza dal sesso, il giudice ha sospeso temporaneamente la sentenza per permettergli un periodo di cura psichiatrica.

 

La sentenza morbida nei confronti di Mochachi non è piaciuta però alle associazioni animaliste che giudicano lo stupro commesso dall’uomo un’azione da punire pesantemente. A commentare con rammarico la sospensione della sentenza è stato in primo luogo Jaco Pieterse, ispettore capo della SPCA (Sandton Society for the Prevention of Cruelty to Animals) che intervistato dai media ha dichiarato: “Ci piacerebbe vedere delle sentenze più dure nei casi di violenza sessuale sugli animali, i quali, come i bambini, sono totalmente inermi quando subiscono attacchi del genere”.