CHI HA AIUTATO L'ASSASSINO? - VASILE FRUMUZACHE, INSOSPETTABILE GUARDIA GIURATA 32ENNE CHE HA CONFESSATO GLI OMICIDI DELLE DUE ESCORT DENISA PAUN E ANA MARIA ANDREI, AVREBBE ALMENO UN COMPLICE - POCO PRIMA CHE DENISA VENISSE UCCISA, LE TELECAMERE DI SICUREZZA INQUADRANO UN UOMO USCIRE DAL RESIDENCE DI PRATO DOVE SI E' CONSUMATO IL DELITTO - I QUATTRO TELEFONI TROVATI IN AUTO DI FRUMUZACHE E L'IPOTESI DEGLI INVESTIGATORI SECONDO CUI L'UOMO SIA COLPEVOLE DI ALTRI OMICIDI...

Estratto dell'articolo di Luca Serranò per “la Repubblica” 

ARRESTO DI VASILE FRUMUZACHE

Tre cellulari nascosti in casa, oltre a uno sotto il sedile dell'auto, che potrebbero custodire i segreti del killer.  E un dubbio sempre più forte che possa esserci stato almeno un complice. Si stringe il cerchio su Vasile Frumuzache, 32 anni, la guardia giurata che ha confessato i delitti di Denisa Paun, 30 anni, e di Ana Maria Andrei, 27, le due escort romene trovate senza vita nei giorni scorsi in un campo a Montecatini Terme. 

In queste ore i riflettori di procura e carabinieri sono puntati sui telefoni sequestrati nel corso delle perquisizioni, con particolare attenzione proprio a quello celato nella Golf del killer. Si cerca di capire in prima battuta la provenienza — non si esclude infatti che possano appartenere ad altre donne scomparse — e se nella memoria possano essere nascoste informazioni chiave per fare luce sui tanti interrogativi che ancora circondano la vicenda.

VASILE FRUMUZACHE

A partire dall'ipotesi del complice, che sembra avvalorata anche dalle parole del gip nella misura cautelare, nel passaggio in cui giudica come «comprensibile il sospetto della procura» che la guardia giurata non abbia fatto tutto da solo. 

Su questo fronte si lavora in particolare su un italiano residente sempre nel pistoiese, ripreso dalle telecamere del residence da cui Denisa era scomparsa lo scorso 15 maggio, proprio nei minuti precedenti al delitto. E mentre Frumuzache si trovava già nella struttura. Nelle immagini si vede l'uomo allontanarsi con l'aria contrariata, scuotendo il capo, e anche questa circostanza viene considerata sospetta: nei giorni scorsi è scattata una perquisizione, e ancora si lavora sul materiale sequestrato. 

PERQUISIZIONE A CASA DI VASILE FRUMUZACHE

Nel frattempo l'inchiesta continua a puntare con decisione sulla pista dei delitti seriali, non solo per le fortissime analogie tra i due omicidi ma anche per alcuni elementi rituali emersi nel corso delle indagini. Come l'uso apparentemente anomalo degli stessi cellulari: durante l'omicidio di Denisa, Frumuzache ha usato la sim di Ana Maria per chiamare la sua utenza («Non so perché l'ho fatto», ha detto). 

Poi, a notte fonda, un «flusso informatico» è stato captato dagli investigatori tra il suo cellulare e quello della vittima, proprio nel tragitto da Prato e Pistoia. Ad accendere una luce sinistra sui delitti, poi, il coltello usato per uccidere Ana Maria (nell'estate del 2024 a Montecatini), che l'uomo si era portato con sé — «Ma non l'ho usato», ha sostenuto durante la confessione — anche nel secondo omicidio.

DENISA MARIA ADAS

Su tutto pesano alcune falsità dette durante le confessioni, prima fra tutte quella sull'arma usata per decapitare la giovane escort, indicata in un piccolo coltello al contrario di quanto accertato dal medico legale, che ha parlato di una accetta o una mannaia. Come se avesse voluto nascondere altri particolari macabri, o, come ipotizzato dall'avvocato della famiglia di Denisa, proprio «per coprire qualcuno». 

Un groviglio di misteri che a distanza di giorni dal ritrovamento dei corpi si fa sempre più fitto, e che presto potrebbe spingere i pm a risentire l'arrestato. Due giorni fa, dopo l'aggressione subita in carcere a Prato da un cugino di Ana Maria, Frumuzache è stato trasferito nella casa circondariale di Sollicciano, a Firenze, dove si trova in regime di massima sorveglianza. [...]

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