DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell'articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per www.corriere.it
Un jet russo si è scontrato nel cielo del Mar Nero con un drone da ricognizione americano, che è precipitato in acque internazionali. Il Su-27 russo coinvolto nell’incidente avrebbe urtato l’elica del MQ-9 Reaper, ha spiegato il Pentagono, costringendo i piloti che lo controllano da terra a farlo cadere nel Mar Nero.
«Questo incidente segue uno schema di azioni pericolose da parte di piloti russi che interagiscono con velivoli statunitensi e alleati nello spazio aereo internazionale, anche sul Mar Nero», ha scritto in una nota lo Us Eucom, il comando degli Stati Uniti per l’Europa. «Queste azioni aggressive da parte dell’equipaggio russo sono pericolose e potrebbero portare a calcoli errati e a un’escalation involontaria».
Secondo un funzionario statunitense a conoscenza dell’incidente citato dalla Cnn, il Reaper e due jet Su-27 Flanker stavano operando in acque internazionali sul Mar Nero quando uno dei jet russi è volato intenzionalmente davanti e ha scaricato carburante di fronte al velivolo senza pilota. Uno dei due jet ha poi danneggiato l’elica del Reaper, sul retro del drone: questo danno ha quindi costretto gli Stati Uniti ad abbattere il Reaper.
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Si tratta del primo confronto diretto fra Stati Uniti e Russia dall’inizio del conflitto, anche se nei cieli del Mar Nero i velivoli alleati — che monitorano da vicino il conflitto — e quelli russi hanno costanti interazioni: ci sono stati altri intercettamenti, ha precisato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, ma questo è degno di nota perché è stato «pericoloso e non professionale. In questo senso — ha spiegato — è stato unico».
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato immediatamente informato dell’incidente, ha affermato Kirby, aggiungendo poi che il dipartimento di Stato parlerà con la propria controparte ed esprimerà la propria preoccupazione. «Non sappiamo quale fosse l’intenzione dei russi», ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. «Ma se il messaggio era quello di esercitare deterrenza contro i nostri sorvoli nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero, o la nostra navigazione in acque internazionali sul Mar Nero, è destinato a fallire».
joe biden presenta aukus VLADIMIR PUTIN
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