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IL “PIRATA” JOHNNY DEPP A CACCIA DI UN CASTELLO NEL CANAVESE
Estratto dell’articolo di Andrea Bucci per www.lastampa.it
L’attore Johnny Depp a spasso dalle parti di Montalto Dora. E, guarda caso, proprio nel paese in cui il castello è in vendita. Un caso? No, perché l’attore starebbe cercando sulle colline del Canavese un immobile extra lusso per farne il suo buon retiro.
Che sia Montalto, dove il castello è in vendita o Pavone, dove un altro maniero sarebbe in vendita, poco importa. Si è pensato, a un certo punto, anche ad Andrate dove si trova il castello Croce Serra, ma il proprietario ha negato categoricamente di avere trattative con l’attore.
johnny depp ai funerali di shane mAcgowan
Di certo lo hanno visto qui, in questi borghi, lungo le strade del Canavese. E lo conferma anche il sindaco di Montalto, Renzo Galletto. Il proprietario del castello di Pavone, Antonio Giodice però glissa e preferisce, per ora, non rilasciare commenti. Tutti gli indizi porterebbero dunque a Montalto.
Per assicurarsi il maniero di Montalto Dora servono 4,8 milioni di euro. La proprietà è dell’avvocato romano Domenico De Simone, che lo ha ereditato dalla famiglia Allioni di Brondello e che da tempo ha deciso di metterlo in vendita. L’edificio realizzato su oltre duemila metri quadrati comprende undici camere, tredici bagni e una bellissima cappella del XV secolo.
Il terreno include anche un castelletto più piccolo e una cascina. E poi da qui c’è una vista mozzafiato: si erge infatti sul monte Crovero con un panorama direttamente sul Parco dei 5 laghi. […]
Il castello sorge in una zona piuttosto isolata dal paese. Ideale per una star come il protagonista dei Pirati dei Caraibi e che a febbraio era già stato in Piemonte, a Torino per le riprese del film sul pittore Modigliani da lui diretto. Proprio in quell’occasione, e dunque già due mesi fa, Depp si sarebbe spostato in Canavese alla ricerca di una nuova dimora. […]
DEPP GIALLO AL CASTELLO
Estratto dell’articolo di Franco Giubilei per “La Stampa”
[…] A Montalto Dora la voce gira e non dispiace affatto: «Johnny Depp qui? Magari, i personaggi popolari smuovono le masse, sarebbe un bene per il paese». Davanti alla possibilità che il Pirata dei Caraibi scenda dal "suo" maniero duecentesco a farsi un caffè, sempre che la trattativa con l'attuale proprietà di cui si vocifera vada in porto, la gente di qui si ingolosisce.
«Spero di incontrarlo, così gli proporrei di esporre i miei quadri al castello - dice Ombretta Saulat, artista -. Di certo mi piacerebbe provare a parlargli». Il proprietario attuale, l'avvocato romano Domenico De Simone, lo ha messo in vendita a 4,8 milioni di euro e qualche mese fa, dice il sindaco Renzo Galletto «si è fatto vivo il rappresentante di un fondo austriaco che avrebbe voluto aprirci un'accademia di kung fu, ma poi non si è più fatto sentire». Ben più suggestiva l'ipotesi che sia l'attore americano, venuto a Torino lo scorso febbraio a girare scene del suo film su Modigliani, ad acquistare il castello arrampicato sul monte Crovero:
«Sarebbe una cosa positiva - dice Anna Rosselli -. Adorando il mio paese, qualsiasi cosa possa contribuire a valorizzarlo è valida, e lui ha lasciato un segno nella storia del cinema, attirerebbe gente qui». Sotto il dehors del bar pasticceria del centro, punto di ritrovo del paese, è quasi l'ora dell'aperitivo: «Speriamo che lo compri davvero, rivaluterebbe Montalto attirando qui più turisti», dice Alessandro, di professione autista. […]
I ragazzi sono meno dubbiosi sui riflessi positivi dell'operazione su Montalto: «Magari così lo ristrutturano e attira un po' di gente - dice Gianluca Molinatto, vent'anni -. Di certo non gli chiederei un selfie se l'incontrassi per la strada, non sono il tipo, ma ho visto i suoi film, è un personaggio che mi piace».
Chi invece ha qualche perplessità è il sindaco: «Al di là del clamore che una notizia del genere può suscitare, non so quanta gente potrebbe portare un vip che si chiuda dentro il castello, magari sorvegliato da body-guard. Credo che per la comunità sarebbe più utile un'attività diversa: sede di mostre, convegni, iniziative culturali.
Sarebbe meglio se lo acquistasse la Regione Piemonte, a quel prezzo è un affare». Il parroco, don Nicola Alfonsi, è sulla stessa lunghezza d'onda: «Speriamo che, se lo compra, rispetti la stessa disponibilità della proprietà attuale: un conto è vendere il castello, tutt'altro conto sarebbe perderlo».
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