DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 – L'ARTICOLO SULL'ESPOSTO DELLA LEGA E IL PLASMA
2 – LA 'KEDRION' DELLA FAMIGLIA MARCUCCI METTE A DISPOSIZIONE I PROPRI STABILIMENTI PER PRODURRE SANGUE IPERIMMUNE
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/sangue-affare-famiglia-cosi-business-plasma-236698.htm
LA PRECISAZIONE DI KEDRION
Gentile Direttore,
Le scrivo in nome e per conto della Kedrion s.p.a., in persona del Presidente ed Amministratore
delegato Dott. Paolo Marcucci, al fine di tutelare gli interessi della Società nei confronti del Vostro giornale on line, poiché, a seguito di attività di monitoraggio sul web, è emersa la pubblicazione, nella data di ieri, di un articolo intitolato “Sangue amaro esposto della Lega sulla vicenda del Busi- ness del plasma affidato all’Azienda do Famiglia del Capogruppo PD al Senato Andrea Marcuc - ci...” (doc.1) tuttora presente sul web, nel quale vengono affermate circostanze non corrispondenti a verità.
Le chiedo la cortesia di intervenire immediatamente, provvedendo alle opportune modifiche su quanto espongo alle Sue valutazioni e responsabilità. La Società è ovviamente consapevole che, in questo periodo, si stia dibattendo presso la pubblica opinione a proposito dell’utilizzo terapeutico del plasma umano in funzione anti-Covid e non ha ri - tenuto di intervenire, fino ad adesso, perché ha osservato, da subito, che il tema ha assunto i toni di una contesa politica, alla quale è e deve rimanere del tutto estranea.
Tuttavia, proprio per la importanza e l’attualità del tema, a questo punto, la mia assistita non può esimersi dal precisare alcuni fatti, che, per ragioni varie, sono stati rappresentati, in diverse sedi, compresa la Sua, in maniera difforme dal vero, per cui si ritiene utile che la platea dei Suoi lettori e dei cittadini italiani sia messa in grado di conoscere puntualmente gli accadimenti affinché sia offer - ta un'informazione completa ed ineccepibile.
1) La prima cosa che è doverosa chiarire é che non c’è mai stata nessuna contrapposizione tra la Ke- drion e il Dott. De Donno, come si lascia intendere sulla stampa, anzi:
a) Nel periodo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, Kedrion ha ricevuto da parte dei centri tra- sfusionali degli Ospedali di Padova, Mantova e Pisa la richiesta di fornitura di macchinari e kit per l’inattivazione virale del plasma da convalescente Covid-19 da utilizzare a cura di questi Ospedali per uso trasfusionale e per trattare a titolo sperimentale i pazienti con Covid-19; era stato il Centro Nazionale Sangue a richiedere che il plasma utilizzato in queste sperimentazioni fosse preventiva- mente sottoposto ad un processo di inattivazione virale prima della sua somministrazione.
b) Kedrion, pertanto, ha fornito all’Ospedale Carlo Poma di Mantova (il cui primario di Pneumolo- gia è il Prof. Giuseppe De Donno) il macchinario per l’inattivazione virale (nome commerciale IN- TERCEPT®) e 500 kit utili alla preparazione di unità di plasma da convalescente che consentono di trattare circa 500 pazienti. Ad oggi nell’ambito della sperimentazione, il cui promotore è l’Ospedale San Matteo di Pavia e a cui ha aderito anche il Carlo Poma di Mantova, sono stati trattati circa 50 pazienti. La circostanza non è seriamente discutibile, come risulta dalla stampa della cittadina (cfr.: La Voce di Mantova del 4.4.20 (doc. 2a) e la Gazzetta di Mantova del 14.5.20 (doc.2b) e di oggi 24.4.20 (doc.2c), dalla quale risultano i ringraziamenti dell’Ospedale cittadino nei confronti di Ke- drion, “che ha donato al Carlo Poma apparecchiatura e Kit per portare aventi il protocollo sul pla- sma”.
c) Per completezza, altri Centri lombardi hanno avanzato la richiesta di fornitura di questi strumenti (Bergamo, Niguarda – MI, Lecco) e a tutti è stata garantita la fornitura gratuita inclusi 100 kit . An- che in Veneto (Ospedali di Verona e di Vicenza) sono state fornite ulteriori strumentazioni, con la stessa modalità.
2) In più punti, l’ articolo di oggi afferma che “il plasma iper-immune industriale sarà prodotto dalla Kedrion" e si domanda, estrapolando frasi attribuite a terzi, “per quale ragione si è dato il via libera alla produzione di plasma industriale iper-immune alla Kedrion?”...”Per quale ragione le prime consegne sono previste ad ottobre?”.
Ebbene non è così: Kedrion non ha ricevuto dalle Autorità pubbliche italiane alcuna autorizzazione o commessa per inattivare in maniera industriale il plasma iper-immune. Ad oggi Kedrion ha solo donato agli Ospedali che lo hanno richiesto i kit di inattivazione virale e offerto in comodato d'uso la macchina necessaria per questa inattivazione. Nessuna consegna di plasma iper-immune italiano è prevista per ottobre o per il futuro.
I fatti veri, sul dibattito emerso sulla stampa in questi giorni, sono i seguenti:
A) Si è già concluso il protocollo sperimentale sviluppato dal Servizio di Immunoematologia e Me- dicina Trasfusionale del San Matteo di Pavia (Principal Investigator) in collaborazione con altre strutture quali quelle di Lodi e Mantova. I risultati sono stati proposti per la pubblicazione sulla rivi - sta JAMA. La sperimentazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova è attualmente in corso. Si noti che “le sperimentazioni fino a qui citate non sono studi controllati randomizzati”.
B) Erano circolate voci secondo le quali il Ministero della Salute non si sarebbe fatto carico della sperimentazione e, in data 7 maggio, Istituto Superiore di Sanità e AIFA, insieme, hanno annunciato di essere impegnati nello sviluppo di uno studio nazionale comparativo (randomizzato) e controllato per valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenuto da pazienti guariti da Covid-19 con metodica unica e standardizzata.
C) L’Ospedale San Matteo di Pavia, insieme all'Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa, è ad oggi il Principal Investigator dello studio (chiamato TSUNAMI), che coinvolge al momento 56 centri di - stribuiti in 12 Regioni. L’Ospedale di Pisa si tira dietro le Regioni del consorzio PLANET della pla - sma-derivazione (Campania, Marche, Umbria ed altre ancora fino ad arrivare ad una decina circa) per cui possiamo solo presupporre che l’assegnazione che impegna, e soprattutto coinvolge, più Re- gioni, indipendentemente dal colore politico, sia dettata da fini della maggior sensibilizzazione pos - sibile per un’operazione che promette di randomizzare una procedura in grado di salvare così tante vite umane da una morte orribile. Deve, quindi, essere chiaro che Kedrion non ha nulla a che fare con queste sperimentazioni né con altri studi in corso. Ha solo fornito strumentazione e i kit per l’inattivazione virale in comodato d’uso a titolo gratuito.
D) Si intende, inoltre, precisare, come è stato confermato pubblicamente da varie autorevoli voci scientifiche, la terapia al plasma è complementare, non è in alternativa, ad altre terapie utilizzate o in via di sviluppo contro il Covid-19.
E) Il Sistema Sanitario Italiano si è mosso tra i primi nel mondo nella ricerca sull’utilizzo del pla- sma come terapia Anti-Covid-19 e l’Italia è stata presa come riferimento da tantissimi Paesi.Tutta l’industria della plasma-derivazione a livello mondiale sta lavorando in progetti di ricerca su un concentrato di immunoglobulina partendo dal plasma dei guariti come potenziale trattamento per ipazienti con Coronavirus.
Il Sistema Sanitario Nazionale potrà scegliere di utilizzare Kedrion, se lo riterrà vantaggioso, sia per un servizio di inattivazione a livello industriale del plasma da convalescente allo scopo di otte - nere delle scorte da utilizzare, in caso di ripresa della pandemia, sia per un servizio di conto lavora- zione del plasma da convalescente per produrre un’immunoglobulina destinata al Sistema Italia. Tale attività consisterà nella trasformazione di una materia prima di proprietà pubblica e di restitu- zione di un prodotto finito, che presumibilmente potrebbe avere costi più bassi rispetto ai prodotti del mercato o di piccolo laboratorio. Questo servizio, è bene chiarirlo, viene offerto da Kedrion, che è un player internazionale, a tutti indistintamente, così per il plasma italiano come pure per il pla - sma proveniente da altri Paesi del mondo intero.
Caro Direttore, personalmente mai avrei immaginato che sarebbe stata trascinata in polemiche ar - tificiose l’unica Azienda italiana di emoderivati che, oltretutto, con encomiabile senso del dovere, ha messo gratuitamente a disposizione tutto quanto occorresse agli Ospedali che ne facevano richie - sta, per la salvezza di vite umane nella propria Nazione e che non lascerà niente di intentato per le guarigioni del maggior numero possibile di malati nel mondo: scoraggiare il perseguimento di que - sti obiettivi è per me incomprensibile e sicuramente riprovevole.
La invito, pertanto, a provvedere molto cortesemente alla rimodulazione dell’articolo precisando che quelle che appaiono affermazioni di verità altro non sono che espressioni di una parte politica, che esercita legittimamente i suoi diritti in Parlamento, ma che risultano del tutto infondate allo sta- to dell’arte, senza che sia necessario aggiungere altro, per ora, da parte mia, se non ringraziare per avere immediata conferma che sia stata resa Giustizia alla mia assistita, a chiusura definitiva della vicenda, ben disponibili a darLe tutta la documentazione che desiderasse, oltre a quella già offerta, per la Sua opportuna completa conoscenza su un tema così delicato..
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