papa francesco sul sagrato di piazza san pietro

PAPA FRANCESCO È VIVO E LOTTA IN MEZZO A NOI! - BERGOGLIO ARRIVA A SORPRESA IN PIAZZA SAN PIETRO, AL TERMINE DELLA MESSA PER IL GIUBILEO DEGLI AMMALATI - L'ARCIVESCOVO RINO FISICHELLA HA LETTO L'OMELIA PREPARATA DAL PAPA: "LA MALATTIA È UNA DELLE PROVE PIÙ DIFFICILI E DURE DELLA VITA, IN CUI TOCCHIAMO CON MANO QUANTO SIAMO FRAGILI - AFFRONTARE LA SOFFERENZA CI RENDE PIÙ UMANI" - LA CITAZIONE DI RATZINGER: "È DISUMANA UNA SOCIETÀ CHE NON ACCETTA SOFFERENTI" - IN PIAZZA ANCHE L'EQUIPE MEDICA DELL'OSPEDALE "GEMELLI" CHE HA CURATO BERGOGLIO

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Il Papa in Piazza S. Pietro per Giubileo ammalati

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - Papa Francesco è arrivato a sorpresa in Piazza San Pietro al termine della messa per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità.

PAPA FRANCESCO SUL SAGRATO DI PIAZZA SAN PIETRO

 

Il Papa, buona domenica a tutti, grazie tante

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Buona domenica a tutti", ha detto papa Francesco rivolto ai partecipanti alla messa in Piazza San Pietro per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Poi ha ripetuto: "Buona domenica a tutti. Grazie tante". Il Pontefice, arrivato a sorpresa nella piazza al termine della messa celebrata da mons. Rino Fisichella, è stato portato con la sedia a rotelle attraverso le file di fedeli sul sagrato vaticano, poi davanti all'altare per la benedizione.

 

GIUBILEO: IN PIAZZA S. PIETRO ANCHE L'EQUIPE MEDICA CHE CURA IL PAPA

(Adnkronos) - In Piazza San Pietro, tra i malati e i medici presenti alla messa giubilare presieduta da mons. Rino Fisichella ci sono anche i camici bianchi che hanno curato il Papa al Policlinico Gemelli.

 

Mons. Fisichella ai malati, il Papa ci segue come uno di voi

monsignor rino fisichella

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "A pochi entri da noi Papa Francesco, dalla sua stanza a Santa Marta ci è particolarmente vicino e sta partecipando come tanti malati, tante persone deboli, sta partecipando a questa Santa Eucaristia attraverso la televisione".

 

Lo ha detto l'arcivescovo Rino Fisichella durante la messa in Piazza San Pietro per il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità - salutato dall'applauso dei circa 20 mila presenti - prima di leggere l'omeli preparata dal Pontefice. "Sono particolarmente contento e onorato di offrire la mia voce per leggere l'omelia che lui ha preparto per questa occasione", ha aggiunto il pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione.

 

Papa, malattia è tra prove più difficili e dure della vita

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Certamente la malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili". Lo afferma Papa Francesco nell'omelia preparata per la messa celebrata stamane in Piazza San Pietro da mons. Rino Fisichella in occasione del Giubileo degli ammalati.

 

papa francesco ratzinger

Secondo il Pontefice, "essa può arrivare a farci sentire come il popolo in esilio, o come la donna del Vangelo: privi di speranza per il futuro. Ma non è così. Anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli e, se ci abbandoniamo a Lui, proprio là dove le nostre forze vengono meno, possiamo sperimentare la consolazione della sua presenza".

 

"Con questi racconti drammatici e commoventi, la liturgia ci invita oggi a rinnovare, nel cammino Quaresimale, la fiducia in Dio, che è sempre presente vicino a noi per salvarci", dice Francesco commentando le letture del giorno: "Non c'è esilio, né violenza, né peccato, né alcun'altra realtà della vita che possa impedirgli di stare alla nostra porta e di bussare, pronto ad entrare non appena glielo permettiamo (cfr Ap 3,20)".

 

bergoglio funerali di ratzinger

Anzi, "specialmente quando le prove si fanno più dure, la sua grazia e il suo amore ci stringono ancora più forte per risollevarci". "Egli stesso, fatto uomo - aggiunge -, ha voluto condividere in tutto la nostra debolezza (cfr Fil 2,6-8) e sa bene che cos'è il patire (cfr Is 53,3). Perciò a Lui possiamo dire e affidare il nostro dolore, sicuri di trovare compassione, vicinanza e tenerezza".

 

"Ma non solo - dice ancora il Papa -. Nel suo amore fiducioso, infatti, Egli ci coinvolge perché possiamo diventare a nostra volta, gli uni per gli altri, 'angeli', messaggeri della sua presenza, al punto che spesso, sia per chi soffre sia per chi assiste, il letto di un malato si può trasformare in un 'luogo santo' di salvezza e di redenzione".

 

Il Papa a medici e sanitari,curando malati rinnovate vostra vita

papa francesco - corona suca - meme creato con l'intelligenza artificiale

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Cari medici, infermieri e membri del personale sanitario, mentre vi prendete cura dei vostri pazienti, specialmente dei più fragili, il Signore vi offre l'opportunità di rinnovare continuamente la vostra vita, nutrendola di gratitudine, di misericordia, di speranza (cfr Bolla Spes non confundit, 11)".

 

Lo afferma Papa Francesco nell'omelia preparata per la messa celebrata stamane in Piazza San Pietro dall'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, in occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Il testo è stato letto dallo stesso mons. Fisichella.

 

PAPA FRANCESCO E L ULTIMO SALUTO AL FERETRO DI RATZINGER

"Vi chiama a illuminarla con l'umile consapevolezza che nulla è scontato e che tutto è dono di Dio; ad alimentarla con quell'umanità che si sperimenta quando, lasciate cadere le apparenze, resta ciò che conta: i piccoli e grandi gesti dell'amore", prosegue il Pontefice. "Permettete che la presenza dei malati entri come un dono nella vostra esistenza, per guarire il vostro cuore, purificandolo da tutto ciò che non è carità e riscaldandolo con il fuoco ardente e dolce della compassione", aggiunge.

 

Il Papa, essere malati non è facile ma insegna a lasciarsi amare

PAPA FRANCESCO DIMESSO DALL OSPEDALE

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Con voi, carissimi fratelli e sorelle malati, in questo momento della mia vita condivido molto: l'esperienza dell'infermità, di sentirci deboli, di dipendere dagli altri in tante cose, di aver bisogno di sostegno. Non è sempre facile, però è una scuola in cui impariamo ogni giorno ad amare e a lasciarci amare, senza pretendere e senza respingere, senza rimpiangere e senza disperare, grati a Dio e ai fratelli per il bene che riceviamo, abbandonati e fiduciosi per quello che ancora deve venire".

 

Lo afferma Papa Francesco nell'omelia preparata per la messa celebrata stamane in Piazza San Pietro dall'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, in occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Il testo è stato letto dallo stesso mons. Fisichella. "La camera dell'ospedale e il letto dell'infermità possono essere luoghi in cui sentire la voce del Signore che dice anche a noi: 'Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?' (Is 43,19). E così rinnovare e rafforzare la fede", aggiunge il Pontefice.

 

PAPA FRANCESCO IN AUTO CON I NASELLI PER L OSSIGENO

Papa,affrontare insieme la sofferenza ci rende più umani

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Affrontare insieme la sofferenza ci rende più umani e condividere il dolore è una tappa importante di ogni cammino di santità". Lo afferma Papa Francesco nell'omelia preparata per la messa celebrata stamane in Piazza San Pietro dall'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, in occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità.

 

 

Papa cita Ratzinger, disumana società che non accetta sofferenti

PAPA FRANCESCO DIMESSO DALL OSPEDALE

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 06 APR - "Non releghiamo chi è fragile lontano dalla nostra vita, come purtroppo oggi a volte fa un certo tipo di mentalità, non ostracizziamo il dolore dai nostri ambienti. Facciamone piuttosto un'occasione per crescere insieme, per coltivare la speranza grazie all'amore che per primo Dio ha riversato nei nostri cuori (cfr Rm 5,5) e che, al di là di tutto, è ciò che rimane per sempre (cfr 1Cor 13,8-10.13)".

 

papa francesco si affaccia dal balcone del policlinico gemelli 8 foto lapresse

Lo afferma Papa Francesco nell'omelia preparata per la messa celebrata in Piazza San Pietro dall'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, in occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità. Il Pontefice ricorda che "Benedetto XVI - che ci ha dato una bellissima testimonianza di serenità nel tempo della sua malattia - ha scritto che 'la misura dell'umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza' e che 'una società che non riesce ad accettare i sofferenti […] è una società crudele e disumana' (Lett. enc. Spe salvi, 38)".