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1 – MALAYSIA, GIUDICATO COLPEVOLE EX PREMIER NAJIB RAZAK
(askanews) – L’ex primo ministro della Malaysia Najib Razak è stato ritenuto colpevole di tutti e sette i capi d’accusa nel caso di corruzione che lo riguarda. Lo scrive oggi la BBC.L’ex leader si era proclamato innocente da tutte le imputazioni che andavano dal riciclaggio all’abuso di potere. Razak è stato l’uomo forte della Malaysia dal 2009 al 2018.
“Dopo aver preso in considerazione tutte le prove, ritengo che la procura abbia con successo provato la colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio”, ha affermato il giudice dell’Alta corte di Kuala Lumpur.
La sentenza di oggi è incentrata su 42 milioni ringgit (10 mln di dollari) transitati nei fondi privati del’ex primo ministro, il quale sostiene di essere stato ingannato dai suoi consiglieri finanziari, tra i quali Jho Low, tutt’ora latitante.
La difesa di Najib sostiene che i fondi transitati nei suoi conti siano stati donati dalla famiglia reale saudita e non siano frutto di un’appropriazione di fondi pubblici.Le accuse accertate contro Najib possono portare fino a 20 anni di prigione. Najib ha dichiarato che presenterà appello.
2 – L'EX PREMIER E LO SCANDALO PIÙ GRANDE TRA HOLLYWOOD E WALL STREET
Paolo Salom per il “Corriere della Sera”
Quattro miliardi e mezzo e 42. La prima cifra riguarda l' ammontare (in dollari) volatilizzato dai conti del fondo sovrano malese 1MDB. La seconda rappresenta i capi d' accusa sulla testa dell' ex premier di Kuala Lumpur, Najib Razak: da abuso di potere a riciclaggio. Se oggi il tribunale lo giudicherà colpevole, uno degli uomini più potenti della Malaysia dovrà affrontare il carcere e l' obliterazione dei privilegi della sua dinastia.
dicaprio in wolf of wall street
Si avvia dunque alla conclusione uno degli scandali finanziari più sorprendenti degli ultimi anni, capace di raggiungere persino Hollywood e Wall Street, in un intersecarsi di fortune e disastri che nemmeno un film come, appunto, «The Wolf of Wall Street», è stato capace di raccontare: non per nulla uno dei produttori del lungometraggio con Leonardo DiCaprio, Riza Aziz, figliastro di Razak, è rimasto invischiato nell' inchiesta per finire tuttavia «scagionato».
Non solo: è di qualche giorno fa la notizia che la banca d' affari Goldman Sachs ha patteggiato un accordo con il governo per restituire un totale di 3,9 miliardi di dollari che avrebbe contribuito a sottrarre dai conti di 1MDB fornendo «informazioni scorrette agli investitori sulle obbligazioni vendute per conto del fondo».
La banca si è detta «soddisfatta» dell' accordo pur avendo sempre difeso come «corretto» il proprio operato. La verità su quanto accaduto a partire dal 2009 - quando l' allora primo ministro Najib Razak ebbe l' idea di costituire un fondo per finanziare ammodernamento e sviluppo economico del suo Paese - difficilmente sarà completa.
joey mcfarland margot robbie leonardo di caprio riza aziz
Troppi i personaggi coinvolti e, soprattutto, il denaro che è entrato ed uscito vorticosamente da conti in diversi (e compiacenti) punti del globo. Secondo il dipartimento di Giustizia di Washington, le risorse sottratte al fondo sovrano malese sono state parzialmente «riciclate» negli Stati Uniti attraverso investimenti e l' acquisizione di vari tipi di asset, tra cui alberghi e ville a New York e Los Angeles, aerei privati, opere di Van Gogh e Monet e, naturalmente, nella produzione del film «The Wolf of Wall Street», che raccontava proprio le malefatte di uno spregiudicato finanziere. Razak è accusato, in particolare, di aver dirottato sul proprio conto personale almeno un miliardo di dollari.
riza aziz con leonardo di caprio e margot robbie
Tutto a posto, dunque? Non tanto. Qualunque sarà il verdetto, il governo di Kuala Lumpur - oggi nelle mani di un ex ministro di Razak - potrebbe ricevere forti scossoni. Anche perché non tutti i protagonisti di questa incredibile vicenda sono stati assicurati alla giustizia.
Come per esempio l' affarista di origine cinese Jho Low, vicino allo stesso Razak, diventato amico delle stelle più celebri di Hollywood, a partire proprio da DiCaprio. Low è (era) l' intestatario, tra l' altro, di uno yacht sequestrato negli Stati Uniti. Ma, a differenza di Jordan Belfort, il lupo di Wall Street, è riuscito a scappare: «Sono innocente», ha fatto dire ai suoi avvocati. Ma chi gli crede?
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