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STA ARRIVANDO L’AMBULANZA A SIRENE SPIEGATE? E' IL PUSHER CHE CONSEGNA LA COCAINA! - SUCCEDE A ROMA, DOVE UN AUTISTA DI VEICOLI PER L’EMERGENZA DEL POLICLINICO UMBERTO PRIMO, MENTRE ERA IN SERVIZIO, INSERIVA LA SIRENA E SFRECCIAVA NEL TRAFFICO PER RECAPITARE AI SUOI CLIENTI LA COCA

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Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera - Roma”

 

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«Gianfrà dove sei? Sbrigati che devi tornare subito, qui serve l' ambulanza». E lui, Gianfranco Troiani, 54 anni, autista di veicoli per l' emergenza del Policlinico Umberto I (ambulanze, ma anche trasporto organi e e sangue), inseriva la sirena e sfrecciava nel traffico dopo aver consegnato dosi di cocaina in mezza Roma.

 

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Il cinquantenne è l'unico arrestato dalla polizia per spaccio di droga nell' ambito dell' operazione Baronia con la quale ieri gli agenti del commissariato San Lorenzo - con la collaborazione dei colleghi di Casilino Nuovo - hanno notificato 14 misure di custodia cautelare nei confronti di altrettanti dipendenti dell' ospedale, tre dei quali - Troiani compreso - sono finiti ai domiciliari.

 

Gli altri due sono Claudio Proietti, 54 anni, coordinatore dell' autoparco dell' Umberto I, e un addetto allo stesso ufficio, Antonio Ferri, di 58. Con gli altri, fra i quali quattro sospesi dai pubblici uffici e sette indagati, sono accusati di concorso in truffa aggravata, falso ideologico in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale, peculato. Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, auspica «pene severe per reati odiosi e licenziamenti per responsabili».

 

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Le indagini, scattate nel 2013 sulla base di un esposto inizialmente anonimo - presentato alla polizia da un ex dipendente che si è detto «vessato dai colleghi e nauseato da quello che accadeva all'autoparco» - hanno alzato il velo su un vasto giro di assenteismo. I «furbetti» sarebbero in realtà una quarantina: si scambiavano favori facendosi strisciare i badge senza comparire mai al lavoro, e alcuni di loro svolgevano altre attività fuori dal Policlinico.

 

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«Vieni a prendermi con la Croma - diceva Proietti al telefono a un altro dipendente - vediamo di fare un giro a piazza Barberini come dico io, toccata e fuga...». E sempre Proietti, secondo gli accertamenti degli investigatori, guidati da Giovanna Petrocca, dirigente del commissariato San Lorenzo, si recava presso il distributore di benzina dello Scalo San Lorenzo, convenzionato con l'Umberto I, per farsi lavare l' auto privata e fare il pieno.

 

In questo caso fra gli indagati ci sono tre dipendenti dell'area di servizio. Ma i mezzi di servizio interni all'ospedale - comprese le auto e le ambulanze usate per gli spostamenti dei pazienti da un padiglione all' altro, di una ditta che da sei anni lavora con l' appalto scaduto - venivano sfruttati abusivamente anche per andare nei centri massaggi e fare la spesa.

 

Troiani è stato invece filmato dalla polizia mentre spacciava cocaina a San Basilio, spostandosi con la sirena per fare prima. E Ferri, dopo essersi fatto badgare il cartellino dai colleghi, andava a lavorare al centralino di un'altra società di ambulanze a Casal del Marmo. Uno scandalo scoperto quasi per caso che potrebbe essere senza fondo: fra gli indagati c' è infatti chi, in cambio di favori da «furbetto», prometteva posti di lavoro nelle cooperative interne all' Umberto I. Ma questa è un' altra storia ancora tutta da approfondire.