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SE VOLETE LA GUERRA, FATEVELA - L’ITALIA NON PARTECIPERÀ AL CONFLITTO CONTRO L’IRAN. PAROLA DEL MINISTRO CROSETTO: “NON PENSIAMO DI ENTRARE IN GUERRA, NON PENSO CHE CI SARANNO MAI SOLDATI O AEREI ITALIANI CHE POTRANNO BOMBARDARE L’IRAN, NON SOLO PERCHÉ È COSTITUZIONALMENTE IMPOSSIBILE, MA NON C’È NEANCHE LA VOLONTÀ” – LE BASI AEREI AMERICANE IN ITALIA? “POSSONO UTILIZZARLE SOLTANTO SPIEGANDO PER COSA LE VOGLIONO UTILIZZARE E SOLTANTO DOPO L’AUTORIZZAZIONE DEL GOVERNO ITALIANO, MA NON È STATA ANCORA CHIESTA…”

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guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2025 foto lapresse

MO. CROSETTO: IN CASO ATTACCO USA A IRAN ITALIA NON ENTRERÀ IN GUERRA, "USO BASI ITALIANE DISCIPLINATE DA ACCORDO 1950"

(DIRE) – Nel caso in cui gli Stati Uniti decidano di entrare direttamente in guerra con l'Iran quale sarà la posizione dell'Italia? "Sicuramente l'Italia non pensa di entrare in guerra con l'Iran, non penso che ci saranno mai soldati italiani o aerei italiani che potranno bombardare l'Iran, questo mi pare evidente e chiaro, non solo perché è costituzionalmente impossibile, ma non c'è neanche la volontà".

 

Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso della registrazione di 'Dritto e Rovescio' condotto da Paolo Del Debbio su Retequattro.

 

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010

E le basi aeree italiane? "Le basi aeree americane in Italia sono disciplinate da un accordo del 1950-52-54 molto antico, prevede che loro possano utilizzarle soltanto spiegando per cosa vogliono utilizzarle dopo l'autorizzazione del governo italiano. Non è stata mai chiesta e non è stata ancora chiesta questa autorizzazione", replica Crosetto.

 

Le scelte sulle basi americane Crosetto: da Washington nessuna richiesta per usarle

Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

 

«Sicuramente l’Italia non pensa di entrare in guerra con l’Iran», ha scandito bene le parole ieri sera il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo alla trasmissione Dritto e rovescio di Paolo Del Debbio su Rete4. E ancora: «Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare l’Iran, questo mi pare evidente e chiaro — ha aggiunto Crosetto —. Non solo perché è costituzionalmente impossibile ma non c’è neanche la volontà».

 

BASI AMERICANE IN ITALIA

Però in Italia ci sono molte basi aeree americane, ha eccepito il conduttore, disciplinate da un accordo Nato dei primi anni ’50. «Molto antico», ha chiosato il ministro. E l’intesa — ha chiarito Crosetto — prevede che gli Usa «possono utilizzarle soltanto spiegando per cosa le vogliono utilizzare e soltanto dopo l’autorizzazione del governo italiano». Comunque, ha concluso, «non è stata ancora chiesta, non è stata mai chiesta questa autorizzazione».

 

Un’indiretta conferma, da Taormina, l’ha data anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «In questa fase non abbiamo notizie di basi militari Usa in Italia coinvolte, non sappiamo cosa vorranno fare gli Stati Uniti».

 

Giornata lunga, quella di ieri, per il ministro Crosetto, cominciata a Palazzo Baracchini con un incontro, «durato un’ora e mezza», con i membri della delegazione italiana dell’Assemblea parlamentare della Nato, guidati dall’ex Dc Lorenzo Cesa, oggi segretario dell’Unione di centro.

Nessun pranzo, «ci sono state giusto due tartine alla fine, in una saletta riservata del circolo ufficiali», secondo il racconto di uno dei partecipanti, il deputato Matteo Richetti, capogruppo di Azione, Popolari europei riformatori e Renew Europe.

 

soldato guido crosetto vignetta by demarco

[…] Le più importanti basi concesse agli Usa in Italia sono in Lombardia, quelle di Solbiate Olona e Ghedi, Vicenza e Motta di Livenza in Veneto, Aviano in Friuli-Venezia Giulia, Camp Darby in Toscana, Gaeta nel Lazio, Napoli in Campania e Sigonella in Sicilia. Ma per adesso non dovrebbero servire: «Anzi, il ministro Crosetto — ha raccontato dopo la riunione il deputato Richetti — ci ha parlato con fiducia della possibilità di una ripresa del negoziato con Teheran e dell’avvio di una fase negoziale anche tra Kiev e Mosca».

 

Nel vertice Nato all’Aia si parlerà di spese militari: «Il presidente americano Trump è stato chiaro, ci ha detto in pratica riorganizzatevi la Difesa coi vostri soldi — il parere di Lorenzo Cesa —, ma questo non significa che i soldi saranno spesi tutti in armi. L’Europa per esempio ha già un piano preciso per ammodernare le sue infrastrutture: strade, ferrovie...».

base militare americana di aviano

 

«Sono i corridoi strategici che la stessa Nato ci chiede di avere», l’aggiunta di Richetti. Anche il Ponte sullo Stretto? «Non ci allarghiamo», la risposta di Cesa. «Però di sicuro, e gliel’ho detto a Crosetto — ancora Richetti —, se dal 2% del Pil passeremo in 10 anni al 3,5% o al 5% di spese militari senza penalizzare il welfare ma per investire in satelliti, cybersicurezza o in un sistema per il riconoscimento facciale negli aeroporti, allora come si fa a dire di no?».

 

[…] Ci son state molte polemiche alla vigilia del «pranzo» con Crosetto: M5S e Avs, contrari al riarmo europeo, hanno disertato l’incontro. «Analfabetismo istituzionale — duro Richetti —. Si può essere contro il riarmo, ma non si deve restare a casa».

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010guido crosetto in visita alle truppe italiane in libanoguido crosetto in visita alle truppe italiane in libano