lucetta scaraffia la donna cardinale

RICATTI, SCANDALI, ABORTI E INTRIGHI: IL LIBRO DI LUCETTA SCARAFFIA, “LA DONNA CARDINALE”, RACCONTA MOLTE VERITÀ CON LA FINZIONE DEL ROMANZO - “MOLTE SUORE HANNO COMINCIATO A PARLARE. COSÌ È EMERSA UNA REALTÀ AGGHIACCIANTE. ALCUNE VENIVANO MANDATE A SERVIZIO NELLE ABITAZIONI DI PRETI, VESCOVI E CARDINALI, CON PAGHE MISERE O INESISTENTI, RIDOTTE A SCHIAVE SESSUALI DEI "PADRONI", CHE QUANDO RESTANO INCINTE LE COSTRINGONO AD ABORTIRE, O LE FANNO CACCIARE CON L'ACCUSA DI…”

Giulia Villoresi per “Il Venerdì - la Repubblica”

 

LA DONNA CARDINALE

Nel novembre 2018 l' Unione internazionale delle superiori generali (Uisg), che comprende oltre duemila congregazioni femminili cattoliche, ha chiesto alle religiose di tutto il mondo di denunciare «alle autorità civili e penali» gli abusi sessuali e di potere del clero. Poco più di un anno dopo, il supplemento femminile dell' Osservatore Romano, Donne Chiesa Mondo torna sull' argomento: lo scandalo è affine alla pedofilia, ma è coperto da un silenzio più ostinato. Perché implica l' aborto.

 

E perché le religiose hanno «il timore di ritorsioni non solo su di sé, ma anche sull' ordine di appartenenza». Il tema è la grave mancanza di dignità della donna nelle istituzioni ecclesiastiche. Poco dopo questo articolo, la fondatrice e direttrice della rivista, Lucetta Scaraffia, docente di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma, dà le dimissioni insieme all' intero staff.

 

Ora ha deciso di tornare a parlare di donne e Chiesa, ma nella forma meno compromettente del romanzo: in La donna cardinale (Marsilio, pp. 112, euro 15) l' elezione di un Papa riformatore, Ignazio, dà inizio a una congiura ordita da faccendieri e alti prelati per liberarsi del pontefice. Tra le poste in gioco ce n'è una inconcepibile: il Papa ha intenzione di nominare una donna segretario di Stato e crearla cardinale. In questo ambiente corrotto, gli unici soggetti che possono ribaltare la situazione sono quelli che nessuno teme, perché sono invisibili: le donne.

lucetta scaraffia foto di bacco

 

Nel romanzo descrive uomini di Chiesa del tutto privi di conflitto interiore. È la sua esperienza?

«Sì. Sembra che alcuni di loro abbiano perso il contatto con la realtà, che siano disposti a tutto pur di rimanere dove sono».

 

Può farci qualche esempio?

«L' arma più diffusa nelle lotte di potere sono gli scandali sessuali e finanziari pilotati ad arte per ricattare».

 

Scusi, ma il Papa circondato da spie e microfoni...?

«Dietro il romanzo ci sono molte verità».

 

Anche lo Ior che ricicla il denaro che viene dal mercato della prostituzione, della droga e del traffico di migranti?

suore roma

«Sì».

 

Scusi ancora, ma lei come lo sa?

«Li ho visti. Sono stata lì per sette anni. E ho potuto vederli soprattutto perché sono una donna: perché pensavano che non capissi».

 

Lei descrive una situazione che ha dell' incredibile...

«Le donne che lavorano in Vaticano in genere vengono da un certo tipo di percorso, sono assuefatte all' arroganza dei preti: non la vedono. Ma io sono arrivata lì senza alcuna esperienza interna. E sono rimasta allibita».

 

Di nuovo: può fare un esempio?

«Immagini una professoressa di mezza età invitata a cena insieme a dei cardinali, magari anche più giovani, che viene servita sempre per ultima. Che davanti a una porta viene spintonata come se fosse invisibile».

 

LUCETTA SCARAFFIA

Un maschilismo che non prevede alcuna galanteria non è più affine al mondo islamico che al nostro?

«Sì. Eppure è stato proprio il cristianesimo a gettare i semi dell' uguaglianza di genere. Cristo ha compiuto una rivoluzione negando l' impurità della donna. In seno al cristianesimo, per secoli, la donna ha avuto possibilità che nel mondo laico le erano precluse. Caterina da Siena, un' analfabeta, prende parola a un sinodo e sgrida il Papa. Oggi sarebbe impensabile».

 

Proprio oggi che le donne rappresentano i due terzi dei consacrati. Come si spiega che abbiano perso ogni dignità?

«Perché il potere si è saldato col sacerdozio. Pensi che le suore, non potendo essere consacrate sacerdoti, sono considerate "laiche", cioè non ordinate.

SUORE

Le religiose non fanno parte del clero, ma in un certo senso sono considerate proprietà del clero».

 

Qual è la sua esperienza degli abusi?

«Quando abbiamo fondato Donne Chiesa Mondo molte suore hanno capito che da noi c' era una certa libertà e hanno cominciato a parlare. Così è emersa una realtà quotidiana agghiacciante».

 

Può riassumerla?

«Suore mandate a servizio nelle abitazioni di preti, vescovi e cardinali, con paghe misere o inesistenti, magari dopo un dottorato in teologia, ridotte a colf, o, peggio, a schiave sessuali dei "padroni", che quando restano incinte le costringono ad abortire, o le fanno cacciare dalla loro congregazione con l' accusa di essersi concesse altrove.

Tante finiscono per strada. Alcune arrivano a prostituirsi per la fame. Qualcuna si è suicidata».

 

Quelle che lancia sono accuse gravissime. Ma il Vaticano cosa dice?

LUCETTA SCARAFFIA

«Quando ho provato a parlarne, sa cosa rispondevano molti? "Ah, le relazioni romantiche". Le chiamano così».

 

Esistono dati che possano quantificare il fenomeno?

«No. Però c' è un domenicano, Thomas Doyle, che ha fatto una grande inchiesta da cui emergerebbe che il 40 per cento dei preti non vive la castità. Di questi, il dieci per cento ha una relazione. Faccia le sue deduzioni sul restante trenta per cento».

 

E l' invito a denunciare della Uisg?

«L' istituzione non può ascoltare le denunce, perché implicano dei ministri della Chiesa che pagano gli aborti. Anche in gran quantità».

suore scatenate al rave 5

 

In questo scenario una donna cardinale è impensabile.

«Lo è finché le donne non si mobilitano. Solo loro possono riformare la Chiesa, perché non sono compromesse col potere, non hanno nulla da perdere».

 

Ma bisognerebbe modificare il diritto canonico.

«Lo modificano ogni cento anni. Fino al 1919 i cardinali potevano anche essere dei laici, quindi anche delle donne. Modifichiamolo ancora».

 

Quindi quello che lei si auspica, da cattolica, non sono le donne sacerdote, ma donne laiche che partecipano alle decisioni della Chiesa?

lucetta scaraffia in redazione

«Fare le donne sacerdote significherebbe clericalizzare e quindi corrompere anche la forza femminile della Chiesa. Facciamole cardinali. Sa, c' è una storia mai smentita, secondo cui Giovanni Paolo II ha lasciato un cardinale in pectore, cioè creato in segreto, che era una donna».

 

Sa chi è?

«Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari. Quando ho chiesto a Maria Voce, la nuova presidente del Movimento, se fosse vero, lei si è limitata a sorridere».