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“LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO DI VIGEVANO L’HO PRESO IO” - ANDREA SEMPIO PROVA A SMONTARE LA VERSIONE DELLA “MISTERIOSA PERSONA” CHE SI È PRESENTATA DAI CARABINIERI, SOSTENENDO CHE IL TAGLIANDO NON APPARTENEVA A LUI: “SAREBBE STATO MEGLIO SE ALL’EPOCA IL FATTO AVESSE DESTATO PIÙ INTERESSE COSÌ LE AUTORITÀ SI METTEVANO A CERCARE NELLE TELECAMERE DELLA PIAZZA. UN ANNO DOPO I VIDEO NON C’ERANO PIÙ” - MA PER LA DIFESA DI SEMPIO IL FAMOSO SCONTRINO HA POCHISSIMO VALORE: “È UN MERO INDIZIO, NON UNA PROVA. ERA IMPROPRIO DEFINIRLO UN ALIBI…”
ANDREA SEMPIO, HO PRESO IO LO SCONTRINO
andrea sempio a pomeriggio cinque
(ANSA) -"Sì, certo": Andrea Sempio, intervistato da Chi l'ha visto? in onda stasera, ha assicurato che lo scontrino del parcheggio di Vigevano della mattina in cui è stata uccisa Chiara Poggi l'aveva preso lui e su questo "no", non c'è alcun dubbio.
"Sarebbe stata una cosa migliore, se avesse destato sospetti all'epoca" in modo che le "autorità si mettessero a ricercare nelle telecamere della piazza di Vigevano se effettivamente c'era una ripresa di me quella mattina.
Forse - ha aggiunto il 37enne ora indagato in concorso per l'omicidio avvenuto il 13 agosto 2007 - sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento. A parte che lo scontrino me lo hanno chiesto un anno dopo e di video non ce ne erano più".
LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO DI ANDREA SEMPIO
DIFESA SEMPIO, LO SCONTRINO DEL PARCHEGGIO HA POCHISSIMO VALORE
(ANSA) - Lo scontrino del parcheggio a Vigevano presentato da Andrea Sempio nel 2008, durante le prime indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, e rivalorizzato nelle nuove indagini per cui ora il 37enne è indagato per il delitto, "quandanche fosse un alibi, è un mero indizio e non una prova.
Quindi che valore probatorio vogliamo dare a tutto questo bailame? Nella migliore delle ipotesi, dal punto di vista dell'accusa, pochissimo".
Così l'avvocato Liborio Cataliotti, legale di Sermpio, in merito alla presunta testimonianza resa ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano da una misteriosa persona che sostiene che quello scontrino non appartiene all'amico storico di Marco Poggi.
Quando venne consegnato, il suo assistito non era indagato, e quindi ai tempi "era improprio definirlo alibi". Ora invece, poichè Sempio è ufficialmente indagato, è da vedere.
DIFESA SEMPIO, 'NON VOGLIAMO SOTTRARCI AL GIUDIZIO DI PAVIA'
secondo scontrino del parcheggio di vigevano a casa della famiglia di andrea sempio
(ANSA) - "Da parte nostra non c'è alcuna volontà di trovare un escamotage per sottrarci al giudice naturale, non è nella logica delle cose.
A meno che non ci fosse un motivo giuridico fondato, e ad oggi non si va in questa direzione, allora sarebbe doveroso" porre la questione del trasferimento del fascicolo da Pavia a Brescia per una eventuale connessione con quello a carico dell'ex procuratore, Mario Venditti.
Così Liborio Cataliotti, l'avvocato che con Angela Taccia difende Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, in merito alla domanda se ci si debba attendere una istanza di trasferimento dell'indagine dagli uffici pavesi a quelli bresciani.
"Nel medio e breve termine, - ha sottoloineato -, per motivi tecnici, non è contemplata questa opzione" ma sono in corso approfondimenti giuridici sulla questione che "se riterremo fondata faremo,.Stiamo cercando i precedenti sul caso. Ma non voglio fare eccezioni che penso infondate. Non voglio fare perdere tempo alla magistratura". Il legale ha confermato la nomina di una nuova genetista, di Marina Baldi.
DIFESA SEMPIO, 'TALVOLTA È SCELTA DARE A MEDIA ATTI RISERVATI'
(ANSA) - "L'esperienza mi insegna che talvolta", quando "trasudano mediaticamente notizie riservate" questa "sia una scelta processuale di chi dispone dell'atto segreto per misurare le reazioni", reazioni che "qui non ci sono".
scontrini del parcheggio di vigevano a casa della famiglia di andrea sempio
Così Liborio Cataliotti, che da qualche giorno affianca la collega Angela Taccia nella difesa di Andrea Sempio, indagato a Pavia per l'omicidio di Chiara Poggi, in merito a quanto apparso su alcuni quotidiani in merito a un testimone che ,di recente, avrebbe riferito ai Carabinieri del nucleo investigativo di Milano che lo scontrino-alibi del parcheggio fornito dallo stesso Sempio non gli apparterrebbe.
Il legale ha aggiunto che lui e la collega Taccia si sono "imposti un modus operandi. Commentare gli atti se e quando li vedremo in quanto atti processuali", con la firma dell'investigatore e del pm che ha raccolto la deposizione. Quel verbale, dunque, "non lo voglio mettere in discussione ma neanche commentare perché non è in nostro possesso".
MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO
Angela Taccia - legale di Andrea Sempio - sopralluogo nella villetta del delitto di Garlasco
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