maria giovanna maglie xi jinping luigi di maio

CINA FATTA A MAGLIE – MENTRE ARRIVA L’ENNESIMA DECISIONE CHE CHIUDE QUASI TUTTO SENZA SPIEGARE NIENTE, CON IL FIATO CHE CI RESTA CI DOVREMMO TRASFORMARE IN AMMIRATORI DEL TOTALITARISMO COMUNISTA – CI VENDONO DEI VENTILATORI POLMONARI, VA BENE. CI RIVENDONO LE MASCHERINE (NOI GLIELE ABBIAMO MANDATE GRATIS), MA ORA CHE LA CINA CHE CI HA IMPESTATO DIVENTI ESEMPIO VIRTUOSO, CON TANTO DI ARIA ISPIRATA DI GIGGINO, È VERAMENTE TROPPO

 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

maria giovanna maglie foto di bacco

Quanto sono carucci questi cinesi! Proprio un volto umano! Mentre arriva l'ennesima decisione che chiude quasi tutto senza spiegare niente, soprattutto senza che un governo di scappati di casa ci spieghi cosa intende fare per stanziare le cifre necessarie alla sopravvivenza dell'Italia e degli italiani di fronte al contagio del coronavirus, con il fiato che ci resta ci dovremmo  trasformare in ammiratori del totalitarismo comunista che ci ha portato in questa situazione.  

 

Tutto un lavorio diplomatico tra il ministro degli Esteri Wang Yi e Di Maio, tra assicurazioni che l'Italia ha la priorità, che seguirà questa partita personalmente. “L’amicizia e la solidarietà reciproca pagano”, ha detto Di Maio. Certo, siamo commossi, contagiati e commossi

luigi di maio a shanghai con il ministro degli esteri wang yi

 

Ci vendono dei ventilatori polmonari, va bene, business as usual.  Ci rivendono le mascherine, noi all'inizio della crisi gliele abbiamo mandate gratis, e non si capisce perché, visto che poi siamo rimasti senza e abbiamo raccontato che non servono senza convincere nessuno. Ma che la Cina che ci ha impestato diventi ora esempio virtuoso, con tanto di aria ispirata di Giggino, ministro degli esteri per mancanza di prove contrarie, no, questo è veramente troppo.

 

maria rita gismondo 2

A farmi saltare sulla sedia  è stata lunedì al TG4 la dottoressa Gismondo, del Sacco di Milano, quella che si lamentava su Facebook e i social di tanta agitazione e follia per una influenza, che si faceva fotografare con una amica cinese,  che poi è diventata  frequente ospite televisiva, finché ieri ci ha spiegato che noi  dobbiamo prendere lezioni dalla Cina, che la Cina ci ha insegnato come reagire al virus. Eh no! In un clima di emergenza nazionale sarebbe opportuno non farci prendere in giro da Pechino e dai suoi numerosissimi, non sempre disinteressati, sostenitori e ammiratori  in Italia.

xi jinping a wuhan 4

 

Come stanno veramente le cose lo potremmo chiedere per esempio a Li Zehua, ex giornalista cinese della CCTV, che ha documentato le bugie e la propaganda del Partito Comunista Cinese nella gestione dell’emergenza del virus. Anzi no, non potremmo, visto che è sparito da alcuni giorni e non se ne sa più niente. Le bugie vengono da lontano, dai tempi della Sars, ben prima del coronavirus, è da allora che la Cina nasconde e falsa i dati sulla sanità pubblica, è da allora che controlla le agenzie ONU e impedisce la diffusione dei dati veri.

 

Anche oggi se l'OMS non ha ancora dichiarato lo stato di pandemia è solo perché dovrebbe imporre alla Cina, legalmente e obbligatoriamente, di fornire comprovate informazioni su origine e diffusione del virus, sulle misure adottate, e soprattutto su come la pandemia sia stata nascosta per almeno un paio di mesi e dunque esportata in tutto il mondo.

LUIGI DI MAIO WANG YI

 

Meglio rinunciare, continuare a dire, come fa il direttore esecutivo dell'OMS, quanto è bravo e saggio Xi Jinping. Peggio, il tentativo in atto è quello di far diventare un successo del regime e del partito, tutte e due in grado di sconfiggere il morbo, una storia orribile di negazione, censura, insabbiamento, minacce e morte a chiunque si sia ribellato per tentare di informare la Cina e il mondo, diffusione criminale del contagio dalla provincia di Wuhan fino a raggiungere una dimensione planetaria. Poi è intervenuto il metodo totalitario di contrasto, compiuto con l'isolamento di intere provincie, la deportazione, e un sistema di sorveglianza speciale e punizioni da gulag, esecuzioni sommarie.

 

xi jinping a wuhan 6

Probabilmente c'è un obiettivo risultato finale, sia pur tutto da verificare, ma non devono provare a trasformarla in una storia di successo da mostrare al mondo, il quale mondo intanto, ancora in preda alla diffusione dei contagi, dovrebbe fermarsi e guardare con ammirazione. Mascalzoni! Ha proprio ragione chi sostiene che le dittature comuniste e i totalitarismi del mondo si nutrono della debolezza e della complicità delle democrazie occidentali

 

maria giovanna maglie foto di bacco

Cosa ci vogliono far credere? Che invece di un governo forte e autorevole capace di esporsi e rischiare, sostenuto dal voto e dalla scelta dei cittadini e non da inventate residue maggioranze parlamentari, insomma invece di un buon governo democratico e non di un governo  debole qual è il governo Conte 2, sia meglio scegliere la strategia di Pechino? La migliore ricostruzione, anzi forse l'unica in Italia non ansiosa di appease il comunismo cinese, la trovate su Atlantico Quotidiano a firma di Enzo Reale http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/coronavirus-cronaca-di-un-insabbiamento-un-manipolo-di-giornalisti-coraggiosi-inchioda-pechino/. Tutta l'orrenda storia di come sia stata impedita l'informazione, dal primo medico che ha intuito, fino al laboratorio di Shanghai che ha violato le minacce e le proibizioni del regime, come meglio non le potrei raccontare io.

tedros adhanom ghebreyesus

 

Questi sono gli eroi cinesi, poi ci sono gli amichetti occidentali. Come Bruce Aylward, direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che è andato in Cina in una missione che avrebbe potuto avere mano relativamente libera nel raccontare la verità, ma invece si è speso insieme ai suoi esperti in sperticati elogi  dei risultati nel contenimento dell’infezione, dei sani  “metodi di vecchio stampo“, invitando gli altri Stati a prendere esempio 

xi jinping a wuhan 1

 

Altro che dichiarazione di pandemia, una vera dichiarazione di piaggeria, alla quale il governo cinese ha risposto ipotizzando di prendere la guida direttamente di una nuova organizzazione mondiale della sanità. Che dire? Gli starebbe bene ai lacche" delle Nazioni unite, ma per noi una iattura definitiva.

la copertina del new yorker sul coronavirus

 

Non è finita, arriva in soccorso anche la rivista scientifica The Lancet: “.Sebbene ad altre nazioni manchi la politica di comando e controllo della Cina, ci sono importanti lezioni che i presidenti e i primi ministri possono imparare dall’esperienza cinese. ma cii sono  segni che quelle lezioni non sono state apprese”.

 

Che vuol dire metodo di vecchio stampo,  politica di comando e controllo della Cina? Inutile ingannarci, il tentativo è quello di farci credere che un sistema illiberale e persecutore dei suoi cittadini abbia dei grandi vantaggi e soprattutto che consenta di reagire rapidamente alle emergenze 

CORRADO FORMIGLI MANGIA UN INVOLTINO PRIMAVERA

 

Come ha detto Corrado Formigli, giornalista che è passato senza un plissé dall'involtino primavera mangiato in diretta alle cronache da Lombardia e Veneto chiusa in nome dell' apocalisse prossima ventura “in Cina hanno il vantaggio della dittatura, che non è un vantaggio da poco" .

 

Per fortuna ci sono i vituperati Stati Uniti d'America, quelli dei quali invece in questi giorni si dice che a partire da Donald Trump negano il virus e lo minimizzano.

 

il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio donald trump

Per fortuna il segretario di stato Mike Pompeo ha messo in discussione l’operato e le cifre di Pechino,forte di articoli importanti di pubblicazioni scientifiche americane  Che dicono? Che a Wuhan il numero reale di contagiati era 11 volte superiore a quello dichiarato, fasullo il conteggio dei morti, manipolate le cifre reali. Ricordarselo sempre, soprattutto quando qualcuno di questo governo mostrerà giulivo del materiale sanitario insufficiente e dovuto, pagato invece a caro prezzo. Xi Jinping e compagni sono gki untori, non i soccorritori, l'Italia con loro ha un conto aperto. Poi ci sono gli incapaci italiani ed europei che ci hanno condotto a questo, ma è un altro discorso.