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DI MARE IN PEGGIO - LA GUARDIA COSTIERA DI RAVENNA HA SEQUESTRATO 29 TONNELLATE DI CEFALI PESCATI ILLEGALMENTE. DURANTE I CONTROLLI, SEI PESCHERECCI SONO RISULTATI NON A NORMA: QUATTRO USAVANO DELLE RETI CON DELLE MAGLIE TROPPO STRETTE, MENTRE ALTRI DUE PESCAVANO NELLA FASCIA PROTETTA (CIOÈ A MENO DI SETTE CHILOMETRI DALLA COSTA) - IL PESCE CONFISCATO VERRÀ RIVENDUTO E GLI INTROITI FINIRANNO NELLE CASSE DELLO STATO

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(ANSA) - Circa 29 tonnellate di cefali pescati illegalmente sono stati sequestrati dalla Guardia costiera di Ravenna durante una recente operazione di controllo. Le ispezioni, eseguite nelle prime ore del mattino, si sono concentrate sull'attività di sei motopescherecci che lavorano in coppia al loro rientro in banchina dopo che avevano pescato nella fascia costiera tra Goro, Porto Garibaldi, Ravenna e Cervia.

 

Durante i controlli sono emerse irregolarità significative: due coppie di pescherecci sono state sanzionate per aver utilizzato una rete da traino pelagica con maglie di dimensioni inferiori a quelle previste dalla normativa per quel tipo di pesca, mentre un'altra è stata multata per aver effettuato operazioni di prelievo del pesce all'interno della fascia protetta delle 4 miglia nautiche dalla costa.

 

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Il sequestro delle circa 29 tonnellate di cefali è frutto del lavoro di vigilanza della Guardia Costiera volto a contrastare la pesca illegale e a proteggere le risorse marine. Il pesce confiscato è stato destinato alla vendita all'asta presso il mercato ittico, i relativi proventi verranno depositati su un conto della tesoreria dello Stato a beneficio dell'erario pubblico. Le sanzioni delle infrazioni ammontano complessivamente a seimila euro.

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