SFERA E BASTA? – A MARZO NEI CIELI DI BUGA, IN COLOMBIA, È COMPARSA UNA SFERA METALLICA CHE VOLAVA SFIDANDO LE LEGGI DELLA FISICA. UNA VOLTA ATTERRATA, È DIVENTATA OGGETTO DI CURIOSITÀ E STUDI SCIENTIFICI CHE NON RIESCONO A SPIEGARE LA SUA PROVENIENZA: “NON HA SALDATURE NÉ GIUNTURE, È UNA STRUTTURA SENZA PRECEDENTI” – C’È CHI PARLA DI PROVOCAZIONE ARTISTICA, CHI DI OGGETTO ALIENO

Estratto da www.leggo.it

la sfera metallica apparsa nei cieli di buga in colombia 12

È apparsa nei cieli sopra Buga, in Colombia, il 2 marzo. Volava, dicono i testimoni, come se sfidasse le leggi della fisica. Poi è caduta. O è atterrata. E da quel momento, una semplice sfera metallica è diventata il fulcro di un acceso dibattito: arte moderna o tecnologia extraterrestre?

Il ricercatore José Luis Velázquez oggi la osserva ogni giorno nel suo laboratorio. «Non ha saldature né giunture visibili», afferma. «È una struttura senza precedenti, composta da tre strati metallici e, all’interno, da nove microsfere». Ma non è tutto: sulla superficie del misterioso oggetto ci sarebbero incisi simboli non identificabili. «È un oggetto rarissimo… non ho mai visto nulla di simile», dice Velázquez.

scienziati analizzano la sfera metallica apparsa nei cieli di buga in colombia 9

Le immagini della sfera hanno fatto rapidamente il giro del mondo, alimentando teorie, speranze e scetticismi. E tra i tanti, a intervenire è stata anche la fisica e neuroscienziata Julia Mossbridge dell’Università di San Diego. «Per me assomiglia a un progetto artistico molto ben riuscito», ha commentato.

«Ma prima di definirlo un oggetto anomalo o un UFO, bisognerebbe farlo analizzare da gruppi come il Galileo Project». Il Galileo Project, fondato dall’astrofisico di Harvard Avi Loeb, si occupa di indagare con rigore scientifico eventuali manufatti extraterrestri. […]

david velez el potro, che ha recuperato la sfera a buga in colombia

La sfera, tuttavia, solleva interrogativi più profondi di un semplice “è un UFO o no?”. «Stiamo entrando in un’epoca in cui ci rendiamo conto di non avere il controllo che credevamo», ha detto Mossbridge. «Che si tratti di arte o di qualcosa di ignoto, dobbiamo riconoscere che ci sono cose più grandi di noi».

[…] Intanto, la sfera di Buga resta lì al centro di ipotesi e fantasie. Forse una provocazione artistica, forse un messaggio dal cosmo. Forse, semplicemente, un oggetto che ci ricorda quanto siamo attratti – e spaventati – da ciò che non possiamo spiegare. «Il nostro istinto di fronte all’ignoto è la paura - conclude Mossbridge - ma non è la paura che ci protegge, è il desiderio di capire».

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