"MANI PULITE? UN GRANDE ABBAGLIO" - MATTIA FELTRI: "E' STATO L'ALIBI PER TUTTI NOI DI CONSIDERARCI DEI POVERI SGOBBONI TAGLIEGGIATI DALLA CASTA, L'OCCASIONE PER LA MAGISTRATURA DI ASSUMERE L'OSCENO RUOLO DI MORALIZZATRICE DEL PAESE, PER I GIORNALISTI DI SFERRUZZARE I LORO ARTICOLI DA TRICOTEUSE, UNA GARA INVERECONDA A CHI ERA PIÙ ONESTO, PRATICAMENTE UN PAESE DI 59 MILIONI E 950 MILA ONESTI MESSI NEL SACCO DA 50 MILA DISONESTI, PER I QUALI ABBIAMO INVOCATO E OTTENUTO IL PATIBOLO PREVENTIVO…"

Mattia Feltri per "la Stampa"

 

ANTONIO DI PIETRO ACCERCHIATO DA CRONISTI DURANTE MANI PULITE

Mi chiama un amico per mettermi a parte del rinvio a giudizio di Piercamillo Davigo. Non mi importa, rispondo. Insiste: sai quanti ne abbiamo oggi?

 

Sì, dico, è il 17 febbraio, sono trent' anni esatti dall'arresto di Mario Chiesa, ma non mi importa, da molti anni ritengo Mani pulite un grande abbaglio, l'alibi per tutti noi di considerarci dei poveri sgobboni taglieggiati dalla casta, l'occasione per la magistratura di assumere l'osceno ruolo di moralizzatrice del paese, per i giornalisti di sferruzzare i loro articoli da tricoteuse, una gara invereconda a chi era più onesto, praticamente un paese di 59 milioni e 950 mila onesti messi nel sacco da 50 mila disonesti, per i quali abbiamo invocato e ottenuto il patibolo preventivo.

 

ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO FRANCESCO GRECO GHERARDO COLOMBO - POOL MANI PULITE

Eravamo già grillini, prima di Grillo, altroché. Gli dico, vatti a risentire il discorso di Craxi passato meschinamente alla storia come quello del così fan tutti, in cui in realtà diceva che la magistratura doveva indagare i reati, cercare i colpevoli, eventualmente condannarli, ma la politica doveva fare la politica, e riversare tutto sul capro espiatorio socialista significava ripartire dalla menzogna e prepararsi un futuro di menzogne: ecco, il ladro aveva ragione e gli onesti avevano torto.

I GIUDICI DI MANI PULITE

 

Ma non mi importa più. Non voglio più rovinare a nessuno la sua storia di Zorro, auguro a Davigo una pronta assoluzione e passo oltre. Ma io, dice l'amico, volevo solo leggerti una frase di Edmund Burke: «Qui finiscono tutti gli ingannevoli sogni e visioni di eguaglianza e di diritti dell'uomo. Nella palude Serbonia di questa vile oligarchia tutti saranno assorbiti, soffocati e perduti per sempre».

il pool di mani pulite: di pietro, greco, davigo