DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Armando Di Landro per il "Corriere della Sera"
L'unica certezza, nella vicenda del rapporto Oms pubblicato e poi ritirato, è la scomparsa di quel documento, che a maggio del 2020 criticava la gestione della prima fase della pandemia da parte dell'Italia. Su tutto il resto c'è una grande confusione.
Procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, il ministro della Salute Roberto Speranza rischia qualcosa?
«Voglio essere chiaro. Allo stato non ci sono elementi per alcuna contestazione nei confronti del ministro».
silvio brusaferro foto di bacco (3)
Secondo indiscrezioni emerse dopo l'ultima audizione, Speranza aveva negato ingerenze sull'Oms. Alcune sue chat con Silvio Brusaferro paiono invece evidenziare un interessamento. Intervenne per far rimuovere il rapporto?
«Ripeto, non c'è nulla da contestare al momento. La verità è che ci sono molte incongruenze che riguardano più versioni date da più soggetti».
Troppe versioni diverse? Ci saranno contestazioni più avanti?
«Abbiamo rilevato molte incongruenze nelle parole di tante persone sentite. Adesso ci sono valutazioni da fare e migliaia di documenti da verificare, comprese le trascrizioni dei messaggi scambiati».
Indagate sui morti di Bergamo, perché siete arrivati a questo livello?
«Noi cercavamo e cerchiamo di capire qual è stata la prima risposta delle autorità sanitarie alla pandemia. Se ci sono stati errori, omissioni o comportamenti sbagliati. E siamo incappati nella mancanza di aggiornamento del Piano pandemico. Più in generale direi che è stata saltata la fase "pre pandemica" e ci si è mossi con una gestione non programmata della crisi».
L'applicazione di un Piano pandemico (aggiornato o meno) avrebbe aiutato?
«Questo è l'oggetto della consulenza che abbiamo affidato al professor Andrea Crisanti. Il Piano è una linea programmatica ministeriale, andava applicato».
Su questo ci sarà una contestazione penale?
«Vedremo cosa ci dirà Crisanti, ma credo che su questo ogni valutazione riguarderà l'apparato tecnico della nostra sanità, non quello politico».
L'apparato tecnico nazionale o regionale ha peccato con omissioni specifiche?
«Io dico che c'è stata una grande sottovalutazione del rischio, non aggiungo altro».
Ma il mancato aggiornamento del Piano pandemico non sarebbe competenza della Procura di Roma?
«Dipende, se lo leggo come un nesso di causalità con i troppi morti della Bergamasca, no. Se lo considero un reato in sé allora la questione cambia».
IL PROCURATORE DI BERGAMO Antonio Chiappani
Dove andrà questa inchiesta? Che risposta darete alle centinaia di famiglie che hanno presentato esposti?
«La strada è difficilissima, stanno arrivando archiviazioni da tutti i tribunali d'Italia. La giurisprudenza al momento non riconosce il reato di epidemia colposa omissiva».
non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro
E la mancata zona rossa a Nembro e Alzano?
«Abbiamo dovuto porci una domanda per rispondere a questo: il virus si sarebbe sviluppato comunque o no? La risposta non è assolutamente facile. Il punto è trovarsi a valutare un focolaio in un contesto pandemico più grande. E la stessa cosa vale per l'ospedale di Alzano. Va tenuto conto del cluster in cui era inserito. Solo così si possono dare risposte a troppi decessi».
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