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Adelaide Pierucci per “il Messaggero”
La casa dove è morto il rapper Vittorio Boris Andrei sarebbe stata ripulita a fondo. Vuotati i posacenere e pure le pattumiere. La polizia ha trovato solo qualche bottiglia di alcolici e di Coca Cola appoggiate tra il salotto e la cucina.
Mentre pare smontarsi l' ipotesi di una omissione dei soccorsi: gli amici di Cranio Randagio avrebbero chiamato due volte il 118 riferendo al magistrato la stessa ricostruzione della mattinata, resta il punto interrogativo di chi e perché avrebbe messo in ordine l' abitazione. «Volerò via perché in cielo c' è molto di più». Vittorio Bos Andrei cantava così la rabbia dei suoi vent' anni.
COCA E ANFETAMINE
Per avere certezza perché sia morto a casa di amici dopo una notte in piedi tra musica, patatine, spinelli, e c' è chi ha riferito pure cocaina e metamfetamine, però, bisognerà aspettare una settimana, quando saranno consegnati gli esami tossicologici disposti dalla procura.
Escluse le gravi patologie cardiache, l' inchiesta è virata verso la morte per overdose, tanto che il pm Mariarosaria Guglielmi che indaga «per morte come conseguenza di un altro reato» probabilmente ipotizzando lo spaccio, ha già schedato i 12 ospiti della festa, ed i ragazzi, tra cui un venticinquenne con un precedente specifico, si erano presentati da Pierfrancesco Bonolis, che nel salotto di casa festeggiava i suoi 22 anni e l' ultimo videoclip di Cranio Randagio.
Era la sera di venerdì 11 novembre. Una notte lunga. Tra risate e trasgressioni si va avanti fino al mattino. Gli ultimi ragazzi rimasti in casa Piergrancesco, Vittorio Bos Andrei e un altro amico - vanno a dormire stremati poco dopo le nove del mattino. Alle due del pomeriggio quando in casa rientra il padre di Pierfrancesco si scopre che Vittorio è cianotico nel letto, e qualsiasi tentativo di rianimarlo si rivela inutile. A quell' ora la madre dell' artista è già in allarme. Chiama a ripetizione, ma il cellulare di Vitto squilla a vuoto. Nessuno risponde.
I FAN
La famiglia ora chiede agli amici di fare un passo indietro. Il profilo facebook dell' artista è bloccato. «Buona sera a tutti», scrive chi lo curava, «Ci ha scritto in privato una persona vicina alla famiglia di Vittorio. Abbiamo deciso di oscurare la pagina per lasciare spazio alla pagina ufficiale di Cranio che sarà riattivata a breve e rispettare la volontà dei cari e del suo staff. Ci vediamo a Roma, per Cranio per conoscerci e per cantare le sue fantastiche canzoni». Firmato: «Semplicemente dei fan di Cranio».
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