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È stato arrestato in Portogallo dalla polizia di Ancona Filippo Antonio De Cristofaro, 62 anni, condannato nel 1991, in via definitiva, alla pena dell'ergastolo per l'omicidio di Annarita Curina, 34enne skipper pesarese, per appropriarsi del suo catamarano.
L'omicidio avvenne con la complicità dell'amante olandese Diana Beyer, che al tempo aveva 17 anni. La cattura di De Cristofaro è stata possibile grazie alla cooperazione tra i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, quelli dello S.C.O. della polizia di Stato, i nuclei speciali della polizia portoghese e il coordinamento di Eurojust.
Documenti falsi e soldi in contanti. "Complimenti, non pensavo che la polizia di Ancona mi avrebbe perseguitato fino a questo punto": ha detto De Cristofaro agli agenti che lo hanno arrestato a Sintra, un villaggio a 30 chilometri da Lisbona.
L'uomo era appena salito su un treno diretto alla capitale portoghese, ha riferito il capo della squadra Mobile di Ancona Virgilio Russo. De Cristofaro aveva documenti falsi, intestati ad altro nome, e denaro in contanti. "Prima ha cercato di negare - racconta Russo -, poi ha ammesso e ci ha fatto i complimenti, sorridendo".
Evaso due volte. De Cristofaro era evaso due volte dal carcere. La prima dall'istituto di Opera (Milano), nel 2007, dopo un permesso premio: 'Pippo' viene catturato il mese successivo ad Utrecht in Olanda dalla Polizia olandese, a seguito di indagini della Polizia di Stato di Ancona. A novembre viene estradato da Amsterdam e rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia.
La seconda nell'aprile del 2014, dal carcere di Porto Azzurro, sull'isola d'Elba, dove era stato trasferito. Anche in questo caso approfitta di un permesso premio di tre giorni concesso per Pasqua.
La vicenda. Nell'estate del 1988 De Cristofaro e Diana Beyer avevano affittato il catamarano di Annarita Curina per le vacanze, ma il vero piano dei due amanti era appunto quello di impadronirsi dell'imbarcazione per poi fuggire in Polinesia. Il 10 giugno 1988 Diana, che secondo i giudici agì spinta dall'amante, pugnalò Annarita Curina a un fianco, mentre De Cristofaro finì la vittima con il machete. Il corpo della Curina venne ripescato il 28 luglio 1988 a Senigallia. In quei giorni, sul catamarano della skipper si trovava un amico olandese della coppia, Pieter Gronendijk, poi condannato per il furto del natante.
I due olandesi e De Cristofaro vennero rintracciati dalla polizia in Tunisia, nel tentativo di fuggire dopo aver abbandonato la barca. Diana venne condannata a sei anni e sei mesi di carcere per concorso in omicidio, ma scontò 15 mesi perché ottenne la libertà condizionale e quindi l'assegnazione a una comunità di fratellanza a Grosseto. In primo grado a De Cristofaro venne inflitta una condanna a 38 anni, trasformata in ergastolo nel processo di appello.
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