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Maurizio Molinari per "La Stampa"
Cani da accompagnamento fittizi a New York, permessi di parcheggio contraffatti a Oakland, targhe manomesse a Seattle e patenti con nomi altrui a Orlando: l'America scopre il fenomeno dei falsi disabili e i corpi di polizia si trovano a dare la caccia a un tipo di truffa finora identificata soprattutto con Paesi mediterranei.
A dar fuoco alle polveri è stato Brett David, newyorchese di 33 anni, che ha orgogliosamente raccontato al «New York Post» di aver acquistato per pochi dollari su eBay le fascette per «cani accompagnatori di disabili» mettendole poi sul proprio Napoleon con il risultato di semplificare di molto la vita quotidiana.
Chi vede la scritta «Therapy dog» immagina che il padroncino sia disabile e così Brett David è potuto entrare al cinema, teatri, ristoranti, nightclub, supermercati e negozi senza fare la fila, ricevendo prezzi di favore e potendo anche portare con sé Napoleon, anziché lasciarlo fuori.
La conseguente rivolta dei gruppi animalisti ha portato a svelare che in più città i falsi «Therapy Dog» siano divenuti un malcostume diffuso. Se per gli animalisti si tratta di una «sfruttamento indegno dei migliori amici degli esseri umani», come osserva Corey Hudson presidente di Assistance Dogs International, ciò che interessa alla polizia è la violazione del Disabilities Act, la legge che tutela i disabili e punisce le truffe come reati federali, con pesanti sanzioni pecuniarie e in alcuni casi la detenzione.
L'Fbi ne è stata informata e la richiesta ai diversi corpi di polizia di fare luce sul malcostume dilagante ha portato alla scoperta di altre truffe assai simili. A Oakland, in California, sono state confiscati 13 permessi per auto «disabili» che erano stati contraffatti mentre a Seattle, nello Stato di Washington, il fenomeno si è rivelato più esteso: un automobilista su 8 finge, con gli espedienti più diversi, di essere disabile per parcheggiare senza troppi grattacapi.
Con un danno conseguente per l'erario cittadino stimato in 1,4 milioni di dollari. Nel tentativo di arginare il fenomeno la polizia di Seattle, imitata da quella di Providence in Rhode Island, ha iniziato a fermare a caso le auto con tali permessi, punendo i falsi disabili con multe da 500 dollari: una cifra non indifferente, giustificata con l'«inganno ai danni dei veri disabili e della cittadinanza».
A Orlando, Florida, è caduta nella rete degli agenti una donna di 34 anni che, senza scomporsi troppo, aveva in bella mostra sul cruscotto un permesso di disabile sul quale era scritto che «il guidatore della vettura ha 85 anni». Fermata alle 3 del mattino, incapace di giustificarsi, la truffatrice poco accorta ha passato la notte in cella ed ora deve affrontare un processo in piena regola.
Fra gli Stati più preoccupati c'è il New Jersey, in ragione del numero record di permessi per disabili locali - oltre 50 mila - e così il governatore Chris Christie ha deciso di cambiare regolamenti: niente più rinnovo automatico ogni 3 anni, bensì esami medici severi per scovare chi inganna il prossimo.
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