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Emilio Orlando per “repubblica.it”
Vasta operazione antidroga dei carabinieri nei quartieri di Tor Bella Monaca, San Basilio e la Pisana. Dieci le ordinanze eseguite nei confronti di altrettanti narcotrafficanti responsabili di spaccio di cocaina. L’attività investigativa, durata 6 mesi, ha permesso di infliggere un ulteriore colpo al fenomeno illecito dello spaccio di sostanze stupefacenti nella Capitale, ricostruendo uno spaccato quotidiano dell’attività di spaccio di cocaina posto in essere da due distinti gruppi criminali. I tre sodalizi criminali, organizzati come le organizzazioni che controllano le piazze di spaccio a Napoli, con tanto di vedette e " rette" insospettabili, spacciavano più di tre chili a settimana di cocaina.
Un primo gruppo, ai cui componenti, tutti italiani residenti nel quartiere di San Basilio, dove peraltro era dislocata la base logistica dell’organizzazione, è stato contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione ai fini di spaccio ed alla spaccio di cocaina.
Il secondo gruppo invece, i cui compartecipi, anche in questo caso tutti italiani, sebbene tra loro in concorso, non hanno evidenziato rapporti di cointeressenza e legami d’affari tipici di una vera e propria organizzazione, aveva la base logistica in un comprensorio residenziale in zona La Pisana.
La fiorente ed intensa attività illecita delle due compagini disarticolate questa mattina non era posta in essere solo nei quartieri di San Basilio e La Pisana, anzi cospicui affari derivavano dalla vendita della cocaina, risultata dalle analisi a cui è stata sottoposta quella sequestrata durante le attività di riscontro, a clienti residenti in alcuni comprensori residenziali della zona di Roma Nord, nonché ai frequentatori di alcuni centri sportivi ubicati nella medesima area.
È stato proprio un arresto operato i primi mesi del 2015 in un comprensorio di via Cassia a far scattare l’attività investigativa considerato il quantitativo di cocaina sequestrata nella circostanza, ben 220 g, con percentuale di purezza della sostanza pari all’85%. Tra i clienti infatti, appartenenti a tutte le categorie sociali, vi erano anche molti soggetti benestanti della zona di Roma Nord che, allettati dall’elevata purezza della sostanza e quindi dalla sua stessa ottima qualità, acquistavano con una certa regolarità importanti quantitativi per uso personale.
Le indagini hanno però permesso di accertare che a rifornirsi da entrambi i gruppi non vi erano soltanto semplici consumatori che acquistavano la cocaina per uso esclusivamente personale, ma, in ragione dell’elevata purezza e quindi della possibilità di “tagliare” ulteriormente la sostanza e poterne ricavare un quantitativo superiore, anche clienti, a loro volta spacciatori, che acquistavano quantitativi rilevanti, nell’ordine di alcune centinaia di grammi alla settimana, necessari, una volta lavorati, a soddisfare il fabbisogno di esigenti e numerosi altri propri acquirenti. Il giro illecito di affari per i componenti dei gruppi criminali è risultato essere pertanto importante, nell’ordine complessivamente di decine di migliaia di euro alla settimana e mediamente di 3 kg. di cocaina al mese.
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