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LE NAVI DELLA FLOTILLA SI SONO LASCIATE CRETA ALLE SPALLE E SI TROVANO IN ACQUE INTERNAZIONALI – LA PORTAVOCE MARIA ELENA DELIA: “LE IMBARCAZIONI SONO STATE MONITORATE DA DRONI CHE, QUESTA VOLTA, SI SONO MANTENUTI ALTI” – NEL POMERIGGIO UNA DELEGAZIONE DEL GLOBAL MOVEMENT TO GAZA INCONTRERÀ IL MiNISTRO DELLA DIFESA, GIUDO CROSETTO – L'ARCIVESCOVO DI GENOVA, MONSIGNOR MARCO TASCA: “I FRATELLI E LE SORELLE DELLA FLOTILLA SONO OPERATORI DI PACE, LA CHIESA E' VICINA A LORO. MI CHIEDO: QUAL È LA COSA PIU' UTILE PER LA GENTE A GAZA? MA NEL MIO CUORE IO DIREI: ANDIAMO AVANTI…”

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FLOTILLA, BARCHE IN ACQUE INTERNAZIONALI, SEGUITE DA DRONI

Global Sumud Flotilla

(ANSA) - ROMA, 28 SET - "Le navi della Flotilla stanno continuando a muoversi verso sud-est, e si sono lasciate Creta alle spalle. Si trovano già in acque internazionali. La situazione è rischiosa ma speriamo che le pressioni di questi giorni le tutelino dagli attacchi".

 

A dirlo la portavoce italiana del Global Movement to Gaza Maria Elena Delia."È stata una notte difficile per le condizioni del mare molto mosso - spiega -. Le imbarcazioni sono state monitorate da droni che, questa volta, si sono mantenuti alti. Non ci sono stati attacchi. Sono seguite a distanza dalla fregata della Marina. L'idea - sottolinea- è di proseguire verso la Striscia".

 

FLOTILLA, NEL POMERIGGIO INCONTREREMO CROSETTO

guido crosetto e giorgia meloni alla camera foto lapresse

(ANSA) - ROMA, 28 SET -'Siamo stati convocati nel pomeriggio dal ministro della Difesa, Guido Crosetto'. Lo riferiscono dalla delegazione italiana del Global Movement to Gaza. Oggi sono in programma anche incontri con i leader di alcuni partiti di opposizione.

 

FLOTILLA: ARCIVESCOVO GENOVA, BARCHE DEVONO ANDARE AVANTI

(AGI) - Citta' del Vaticano, 28 set. - "I fratelli e le sorelle della Flotilla sono operatori di pace e devono sentirsi sorretti non soli o abbandonati, come se stessero combattendo una battaglia persa. Devono sapere, invece, che la Chiesa e' vicina: vi vuole bene, vi stima, vi apprezza". Cosi' in una intervista a La Repubblica, l'arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, che il 30 agosto aveva fatto benedire le prime barche partite dal porto.    

 

vescovo di genova marco tasca

"Io mi sento diviso - ha sottolineato -, e' faticoso decidere cosa fare. E mi chiedo: qual e' la cosa piu' utile per la gente a Gaza? Ma nel mio cuore io direi: andiamo avanti. Perche' e' importante dare un segno. In un momento cosi' grave, in cui vediamo che stanno compiendo il male del mondo su gente inerme, su donne e bambini, la simbologia e' importante. E noi dobbiamo dare dei segnali. La missione della Flotilla ha proprio il merito di aver reso evidente la follia di quello che sta accadendo a Gaza".    

 

Cosa puo' fare la Chiesa? "Ha il dovere di esserci, di fermarsi a pregare", ha precisato monsignor Tasca che ha ricordato le parole di San Massimiliano Kolbe, martire cristiano morto ad Auschwitz: "Il male distrugge, solo l'amore crea".

 

Global Sumud Flotilla

E sulla denuncia dell'organizzazione umanitaria Music for Peace nei confronti di Israele che avrebbe richiesto di togliere dagli aiuti, biscotti e miele perche' troppo energetici per donne e bambini, l'arcivescovo ha risposto: "Disgustoso.Disumano. L'invito e' a essere piu' umani: sentire ancora la vita degli altri, averla a cuore. L'opinione pubblica, dal basso, ha iniziato a esprimere sempre di piu' la propria indignazione".

 

Perche' c'e' voluto tanto? "Siamo assuefatti alla guerra, credo. E piano piano si parla anche con nonchalance di armi atomiche, di droni che sorvolano. Ci siamo assuefatti a un certo linguaggio, ai numeri dei morti. Ed e' terribile. Si sta poi esasperando l'individualismo, che e' una caratteristica del nostro tempo. Ma questa esasperazione porta a estreme conseguenze", ha concluso.

il vescovo di genova marco tasca 4

 

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