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NAZI IN THE USA - ECCO LE TRUPPE DELLE SVASTICHELLE A STELLE E STRISCE RINGALLUZZITE DALLA PRESIDENZA TRUMP - E’ LA GALASSIA DELLA “WHITE SUPREMACY” CONVINTA CHE LA RAZZA BIANCA STIA PER ESTINGUERSI PERCHÉ MINACCIATA DALLA “CRESCENTE MAREA DEI COLORATI” - DAL KKK AI CRISTIANI ARIANI, DAGLI SKINHEADS AI NEGAZIONISTI: ECCO CHI SONO
Alberto Flores D'Arcais per www.espresso.repubblica.it
Ci sono i neonazisti, gli skinheads, i gruppi che negano l’Olocausto, i cristiani ariani ?e naturalmente il Ku Klux Klan. Gli hate groups, i gruppi dell’odio che fanno riferimento al “potere bianco” in Florida (come in diversi altri Stati americani, soprattutto nel ?sud) hanno radici lontane, ?un passato (più o meno recente) piuttosto anonimo ?e un presente di crescita che ?da semiclandestina è diventata via via (anche grazie al potere ?di Internet e dei social network) sempre più pubblica.
Con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca arrivano - e non in ruoli secondari - uomini che con questa galassia della cosiddetta White Supremacy hanno legami più o meno profondi, ideologici e talvolta anche pratici.
Un nome su tutti, quello di Stephen Kevin Bannon (detto Steve), Ceo della campagna presidenziale di The Donald premiato dal nuovo presidente con la poltrona ?di Chief Strategist, uno dei posti di maggior potere dell’amministrazione e uno ?dei più vicini (non solo metaforicamente) allo Studio Ovale. Nato in Virginia, sette anni in Marina, è uno dei fondatori di Breitbart News, il sito online che negli anni della presidenza Obama è diventato ?il faro dell’estrema destra o ?Alt-Right (diminutivo per destra alternativa) e il veicolo ?di propaganda più efficiente ?di Trump (insieme ai tweet ?del presidente eletto).
Uno degli idoli dei gruppi del “potere bianco” si chiama Richard Spencer, 38enne nativo di Boston che tra il lontano Montana - il quarto Stato più grande degli Usa (è l’equivalente della Germania) e uno dei meno popolati (circa un milione di abitanti) - e la Virginia ai confini con la capitale Washington (ad Arlington ha sede la sua organizzazione) ha dato vita al National Policy Institute, un think tank di bianchi nazionalisti considerato il cervello del neonazismo americano. Il braccio sono loro, i gruppi che in uomini come Bannon e Spencer e in un presidente come Trump (così almeno sperano loro, ma l’uomo come è noto è imprevedibile) hanno trovato il loro riferimento di establishment.
I gruppi neonazisti sono i più diffusi e in genere anche i più violenti. La loro ideologia dominante è quella delle cosiddette “Quattordici Parole” (dallo slogan «we must secure the existence of our race and a future for white children»), che viene predicata nella convinzione che la razza bianca sia sulla via dell’estinzione perché minacciata dalla «crescente marea dei colorati» che sono tutti più o meno «controllati dagli ebrei».
National Alliance - Nazisti americani
Sono la National Alliance, la National Vanguard, la Nationalist Coalition, il Volksfront. Accanto a loro, diversi ma simili, gruppi come la Aryan Nation, i nazi-cristiani della Church of Jesus Christ, la Riders Division (conosciuta anche come Kavallerie Brigade), gli Hammerskin, Stornfront (97 mila utenti registrati nel loro sito).
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