"NEGLI ULTIMI VENT’ANNI LORENZO PAOLIERI ERA SPARITO" - IL MISTERO SULLA MORTE DEL 32ENNE, IL CUI CORPO È STATO RITROVATO IN UN BAULE ACCATASTATO DIETRO VECCHI SCATOLONI, NELLA CASA DI CAMPI BISENZIO DOVE VIVEVA CON LA MADRE E I SUOI DUE FRATELLI - LA DATA DEL DECESSO È UN MISTERO, DA UN PRIMO ESAME SEMBRA CHE IL CORPO NON AVESSE SEGNI DI VIOLENZA, MA LO STATO DI DECOMPOSIZIONE AVANZATO NON PUÒ DARE CERTEZZE - LA FAMIGLIA PAOLIERI VIVEVA IN UNA CONDIZIONE DI DEGRADO: IN CASA NON HANNO IL RISCALDAMENTO, NIENTE LAMPADINE E L'ANZIANA MADRE È STATA PORTATA IN OSPEDALE PERCHÉ DENUTRITA...

Estratto dell'articolo di Andrea Vivaldi per www.repubblica.it

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I vicini di casa si affacciano a guardare le porte di quella palazzina chiuse dai sigilli della polizia municipale: «Quel ragazzo negli ultimi vent’anni era come sparito — raccontano increduli e sconcertati — l’ultima volta che lo abbiamo visto era poco più di un bambino, aveva circa 12 anni, forse poco di più, giocava ancora nel giardinetto davanti casa. Poi a un tratto è scomparso».

Un’aria gelida mista a una leggera nebbia avvolge la casa della famiglia Paolieri a Sant’Angelo a Lecore, frazione di Campi Bisenzio (Firenze). La loro è l’ultima prima di una distesa di campi coltivati: due piani, pareti gialle macchiate dall’umidità, ringhiere rosse. Le persiane buste nere di plastica per limitare gli spifferi. Sul retro, il nastro delle forze dell’ordine avvolge più volte una stanzetta con una porta in metallo: là dentro sabato mattina è stato ritrovato il corpo di Lorenzo Paolieri, 32 anni.

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Era nascosto in un baule, accatastato dietro vecchi scatoloni. Da quanto fosse morto rimane un mistero. E solo l’autopsia potrà rivelarlo. Ma adesso il sospetto tra gli abitanti in quel fazzoletto di terra è che l’uomo fosse in realtà deceduto da decenni. E che da altrettanto tempo il suo cadavere fosse stato nascosto al resto del mondo. [...]

Lorenzo viveva in quella casa fin dalla nascita. Con lui la madre ormai anziana, un fratello maggiore e una sorella, anche lei più grande. Il padre, un tempo operaio tessile a Prato, era morto sette anni fa. I vicini di casa sabato mattina hanno visto arrivare ambulanze, auto della polizia municipale e scientifica. La loro curiosità si è ben presto trasformata in timore e infine sgomento quando hanno scoperto che a pochi metri da loro era nascosto il corpo di quello che un tempo era il bimbo che vedevano giocare dietro nel cortile dietro la recinzione rossa.

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«La loro famiglia è sempre stata molto riservata, isolata da tutti — racconta una residente — . Di Lorenzo da tanti anni non avevamo più notizie. Quando chiedevamo di lui e dove fosse, la sorella ci rispondeva: “È a letto, ora non può muoversi perché ha un’infezione alla gamba”. Non volevano mai che qualcuno entrasse in casa loro». [...]

Quando i vigili e i servizi sociali sono entrati nell’abitazione dopo una segnalazione, hanno scoperto una situazione drammatica: niente riscaldamento, mancanza persino di lampadine. La madre era fortemente deperita e ora rimane ricoverata in ospedale. Anche i figli, in condizioni di salute non ottimali, sono stati portati in pronto soccorso e poi accolti in una residenza protetta trovata dal Comune. Una famiglia che negli anni ha dovuto fare i conti con fragilità economiche, sociali e anche psicologiche.

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Una situazione che si era probabilmente aggravata dopo la morte del padre, come raccontano dal quartiere. Venerdì sera, durante un primo controllo, i due figli avrebbero riferito che Lorenzo stava dormendo. Si è deciso di approfondire. E la mattina seguente dal vano sul retro, chiuso dall’esterno con il nastro adesivo, è spuntato il baule. Da un primo esame sembra che il corpo non avesse segni evidenti di violenza, ma lo stato di decomposizione avanzato non può dare ancora certezze. [...]

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