LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
Ivan Fossati Niccolò Zancan per “la Stampa”
LA FUNIVIA STRESA MOTTARONE PIENA CON I FRENI DISATTIVATI
La foto pubblicata ieri dalla Stampa, quella che mostra la cabina numero 4 della funivia piena di persone e con i freni bloccati dai forchettoni rossi, sarà acquisita agli atti dai carabinieri e entrerà a fare parte dell' inchiesta sulla tragedia del Mottarone.
Nessuno aveva segnalato anomalie o guasti su quella vettura. Era domenica 9 maggio: tutti i passeggeri, inconsapevolmente, viaggiavano in condizioni di pericolo. Ma ecco quello che non si capisce: perché anche la cabina numero 4 girava senza freni d' emergenza?
I problemi descritti dal capo servizio Gabriele Tadini sono tutti sulla cabina numero 3. Faceva rumori strani, perdeva olio e il sistema idraulico mandava in avaria l' impianto. Il gestore della funivia, Luigi Nerini, pagava un canone di 128 mila euro annui alla Leitner per le manutenzioni.
A occuparsene doveva essere il responsabile d' esercizio Enrico Perocchio, il quale, a sua volta, faceva intervenire le ditte ritenute più idonee per la riparazione. Nel caso specifico del sistema frenante: erano stati chiamati i tecnici della Rvs di Torino, specializzati in impianti a fune.
Nel 2021 erano già stati richiesti due interventi, anzi tre.
«La prima chiamata per mettere a posto il sistema frenante risale al 5 febbraio» dice l' avvocato Marcello Perillo, che difende il capo servizio Tadini.
«Dopo venti giorni circa, ecco una seconda chiamata per lo stesso problema, ma la manutenzione interviene solo il 30 aprile, come emerge dai documenti. Quanto alla terza richiesta di intervento, sempre per quel problema al sistema frenante, è stata avanzata a Perocchio la prima settimana di maggio. Ma non è così chiaro se l' intervento fosse in programma. Di sicuro fino al 23 maggio, quindi fino al giorno del disastro, l' intervento non era stato fatto».
Insomma: due tentativi di riparazione, il secondo in ritardo. Più un terzo intervento richiesto, ma non ancora eseguito: secondo alcune voci, era in programma il giorno successivo allo schianto costato la vita a 14 persone.
Ma se le anomalie erano sempre sulla cabina numero 3, se Tadini ha ammesso di aver fatto viaggiare quella vettura con i forchettoni inseriti per una decina di volte, allora cosa significa quella fotografia pubblicata dalla Stampa? Perché girava senza freni anche la cabina numero 4?
INCIDENTE FUNIVIA STRESA MOTTARONE
Alcuni fatti certi, adesso, si possono mettere in fila. Gli interventi di riparazione, il primo e il secondo, non erano stati risolutivi. Tadini continuava a segnalare lo stesso guasto.
Ma intanto l' impianto, fermo nei mesi invernali per la pandemia, aveva ricominciato a girare. Girava rabberciato, girava senza freni d' emergenza, girava in attesa di una nuova riparazione. È in questo contesto che, domenica 23 maggio alle 12.02, come immortalato da due videocamere piazzata in alto sul tetto della stazione d' arrivo, la fune traente si spezza, il contraccolpo spedisce indietro la cabina numero 3. Che raggiunge i 100 chilometri all' ora, prima di staccarsi dall' impianto lanciata verso l' alto e precipitare nel bosco. Quattordici morti. Un bambino di cinque anni, Eitan Moshe Biran, unico sopravvissuto.
i forchettoni alla funivia del mottarone nel 2014 il video della tv tedesca zdf 1enrico perocchio i forchettoni alla funivia del mottarone nel 2014 il video della tv tedesca zdf 2luigi nerini 1FUNIVIA STRESA MOTTARONEFUNIVIA DEL MOTTARONE - LA BARA DEL PICCOLO TOMil forchettone dei freni di emergenza della funivia del mottarone funivia del mottarone strage funivia del mottarone 2FUNIVIA STRESA MOTTARONEfunivia del mottarone 3strage funivia del mottaroneluigi nerini FUNIVIA STRESA MOTTARONEgabriele tadini
LA FAMIGLIA DISTRUTTA SULLA FUNIVIAil forchettone dei freni di emergenza della funivia del mottarone FUNIVIA STRESA MOTTARONE
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