DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”
Si può dire: nel 2023 in Italia ci sono stati 6 nati e 11 decessi ogni mille abitanti. Si può aggiungere: la popolazione di residenti nel nostro Paese è scesa di nuovo sotto i 59 milioni di abitanti. Il risultato è sempre lo stesso: le culle che si svuotano, in un ritmo crescente, anno dopo anno. Quest’anno siamo arrivati a 379mila bambini nati. Un nuovo record negativo. Il tasso di fertilità è sceso a 1,20 figli per donna, da 1,24 che era nel 2022, e anche se questo non è un record (nel 1995 fu di 1,19 figli per donna) c’è poco da esultare, andando avanti così l’inversione della curva demografica diventa una chimera.
Sono i dati del nuovo report demografico dell’Istat che ci segnala, come è ormai dal 2008, che quella curva è sempre in discesa. In picchiata. Da allora ad oggi la statistica ci segnala che in Italia un bambino su tre non è mai nato. Ovvero c’è stato un calo della popolazione di oltre il 34%. In sedici anni l’Italia ha “perso” quasi 200mila bambini. E questo è un fenomeno che, lo sappiamo, da qualche anno sta riguardando anche la popolazione straniera. Come a dire?
Una volta arrivati in Italia si sono allineati alle nostre abitudini. Ed è così che nel 2023 sono nati 3mila stranieri in meno.
Ovvero 50mila, il 13,3% del totale, una cifra che comunque ci permette di mantenere quasi stabile la popolazione di residenti.
L’Italia invecchia. Non nascono bambini e la qualità della vita migliora ogni anno di più. Quest’anno ci sono stati anche meno decessi: 661mila nel 2023, ovvero l’8% in meno rispetto al 2022. Ed ecco il nuovo record del 2023, quello di chi ha più di cento anni: sono 22.500. Gli ultra sessantacinquenni si prendono la scena del paese. Per capire: in Liguria quasi un abitante su tre ha più di 65 anni. È vero che è la regione più anziana d’Italia, ma la preoccupazione è che questa tendenza demografica sta mettendo sempre più in crisi il nostro sistema di welfare.
Ogni regione ha il suo record. Tipicamente in Sardegna vivono le persone più anziane del Paese, ma in questo report dell’Istat viene messo i luce anche il crollo più assoluto della natalità. Già nel 2022 il tasso era sotto a un figlio per donna — 0,95 — ma nel 2023 ha raggiunto lo 0,90, una percentuale mai raggiunta in nessuna parte in Italia.
[…] L’orologio biologico in Italia sta spostando le sue lancette sempre più in avanti. Dopo un biennio di sostanziale stabilità nel 2023 l’età media al parto è salita, arrivando a 32,5 anni. Più alta nel Nord e al Centro, rispettivamente 32,6 e 32,9 anni. Più bassa nel Mezzogiorno, 32,2, dove però rispetto al 2022 si osserva l’aumento maggiore dell’età, che era di 32 anni.
La popolazione resta quasi stabile: nel 2024 i residenti sono 58 milioni 990mila, in calo di 7mila unità rispetto all’anno scorso.
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