DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1. AGNELLI, LA FINTA RESIDENZA «SERVONO AMICI IN SVIZZERA PER DARE ALLOGGIO A MARELLA»
Estratto dell’articolo di Valeria Di Corrado per “il Messaggero”
MARELLA CARACCIOLO E GIANNI AGNELLI
Un copione già scritto, […] in cui i protagonisti della "dynasty degli Agnelli" vengono celati dietro misteriose abbreviazioni da fumetto noir. La "Signora X" (ossia Marella Caracciolo, secondo i pm) si contrappone alla "Signora Y" (la figlia Margherita, sempre secondo i pm) nella faida familiare per mettere le mani sull'eredità […]. E ora, tra i documenti acquisiti dalla Guardia di Finanza durante le ultime perquisizioni, spuntano nuovi enigmatici personaggi: "Mister A" e "Mister L".
Chi saranno costoro? È quello che stanno cercando di capire i pm di Torino, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagati John, Lapo e Ginevra Elkann per truffa ai danni dello Stato, in relazione al mancato pagamento della tassa di successione su 734 milioni lasciati loro dalla nonna.
Il fratello maggiore, ed erede al "trono" della Fiat, è accusato anche del reato di «dichiarazione fraudolenta» per aver contribuito a evadere l'imposta sui redditi di Marella, dal 2016 al giorno della sua morte (il 23 febbraio 2019), insieme al commercialista di famiglia Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Von Gruenigen, esecutore testamentario della moglie di Gianni Agnelli.
GIANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO AI FUNERALI DI EDOARDO AGNELLI
[…] «Sarebbe utile avere una lista di amici e conoscenti di Mrs X (cioè Marella, stando all'interpretazione degli investigatori, ndr) che viva a G (Gstaad, ndr) o che abbia una casa a G». Comincia così il primo scritto, in lingua inglese, su cui ora sono concentrate le attenzioni degli inquirenti.
Tali documenti «risultano disegnare la strategia - spiega la Procura subalpina - sia per le fasi in cui Marella Caracciolo sarebbe rimasta viva, che per il "post mortem"». Vengono «scandite le condotte che avrebbero dovuto essere attuate per scongiurare il rischio del disconoscimento della sua residenza in Svizzera», si legge nel decreto di perquisizione.
LE FIRME DI MARELLA CARACCIOLO AL VAGLIO DELLA PROCURA
Esattamente quello che adesso hanno dimostrato i pm: ossia che trascorreva la stragrande maggioranza dell'anno in Italia e di conseguenza avrebbe dovuto pagare le tasse nel nostro Paese.
Dopo che "lady Fiat" si è trovata costretta a lasciare la sua villa a Saint Moritz […], per non farle perdere il permesso permanente di residenza in terra elvetica, viene organizzata la «strategia» per cercarle una sistemazione da un amico a Gstaad, nel cantone di Berna. Si richiede di sapere innanzitutto «il nome e l'indirizzo dell'amico nella casa del quale Mrs. X vorrà risiedere - si legge nel documento - Sarebbe utile avere qualche informazione sul background di questo amico», forse per capire se fosse sufficientemente riservato e affidabile.
JOHN ELKANN E MARELLA CARACCIOLO
Poi si pretende di sapere quali saranno «le dimensioni dell'alloggio (quante stanze?)», «se è possibile per la Signora X avere una personale linea telefonica in casa dell'amico e registrare l'indirizzo di quest'ultimo a suo nome all'ufficio postale» e se «Mrs. X potrà portare con sé alcuni dei suoi dipendenti a G.», ossia a Gstaad, presumibilmente. Viene chiesto anche se «ci sia la possibilità per la Signora X di vivere nella casa del suo amico limitatamente ai mesi estivi o se possa restare lì anche durante altri periodi dell'anno» e se «la signora pagherà un compenso all'amico per stare in quel posto».
MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI
[…] In un altro documento, sempre in inglese, spuntano il "Signor L" e il "Signor A» (che non è detto non siano la stessa persona). Gli inquirenti sospettano, infatti, si tratti del marchese Lodovico Antinori […]. È stato proprio lui, in una recente intervista a "Il Fatto quotidiano", a riferire che Marella Caracciolo per un po' visse nella sua abitazione a Saanen, una frazione di Gstaad.
«Mr. L non ha obiezioni contro la registrazione del suo indirizzo come domicilio della Signora X […]». E ancora: «Mrs X (Marella, ndr) è invitata a portare durante i mesi estivi il suo staff personale a G (Gstaad, ndr), poiché durante quel periodo lo staff di Mr. A in G sarà ridotto». Infine, viene specificato che «non c'è nessun riferimento a un compenso pagato dalla Signora X al Signor A».
edoardo agnelli marella caracciolo gianni agnelli
Tra i documenti in inglese c'è anche una lettera in bianco, senza mittente e senza destinatario. Secondo gli inquirenti è una bozza precostituita […] da esibire nel caso servisse dimostrare che l'offerta di ospitalità a Gstaad dell'amico di Marella era una sia iniziativa spontanea e non pilotata da quello che i pm ritengono invece un "piano preordinato". […]
2. FAIDA AGNELLI: UN ALTRO TRUST DEGLI ELKANN È NEL DELAWARE
Ettore Boffano e Marco Grasso per “il Fatto quotidiano”
IL TESTAMENTO DI MARELLA CARACCIOLO CON LE INTEGRAZIONI E LE FIRME
La caccia al tesoro offshore degli Agnelli porta gli inquirenti nello Stato americano del Delaware, fra i paradisi fiscali più discreti al mondo. Qui ha sede la “Kantexo Inc.”, nome finora mai pervenuto in questa storia, che potrebbe avere in pancia investimenti esteri. La Kantexo è saltata fuori dalle perquisizioni della Guardia di Finanza nello studio di Gianluca Ferrero, il commercialista di famiglia indagato insieme a John Elkann per la frode fiscale sulla residenza svizzera della nonna Marella. Questa società potrebbe ricondurre ancora una volta gli inquirenti in Europa, nel cuore più segreto della cassaforte degli Agnelli: il Liechtenstein.
NEL SUO STUDIO Ferrero conservava tre cartelline intitolate “Kantexo” e il riferimento a tre annualità: 2020, 2021, 2022. I documenti sono stati acquisiti dai finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziaria di Torino insieme a una quarta cartellina, denominata “Dancing Tree Ag 2020”. La Dancing Tree, con la Blue Dragons, è una delle due società spuntate fuori nell’ormai nota integrazione alla dichiarazione dei redditi di John Elkann alla fine di ottobre del 2023. Siamo agli albori dell’inchiesta torinese, che ipotizza un’articolata evasione fiscale ai danni del Fisco italiano, a cui gli Agnelli avrebbero nascosto un gigantesco patrimonio offshore.
JOHN ELKANN - MARELLA CARACCIOLO - LAPO ELKANN
Pochi mesi prima, a luglio del 2023, la Finanza era andata a rovistare nella sede torinese di P fiduciaria, collegata alla banca svizzera Pictet. Durante l’ispezione, i militari scovano le due fiduciarie riconducibili a John Elkann; le stesse che pochi mesi dopo, quindi solo dopo la visita delle Fiamme Gialle, Elkann “integra” al 730 nella sezione dedicata ai redditi esteri. Blue Dragons e Dancing Tree hanno in comune la sede: entrambe sono gestite dal family office Tremaco, al numero 91 di Essanestrasse, a Eschen, un paesino di 4 mila abitanti del Liechtenstein, una piccola isola del tesoro che porta a conti nei paradisi fiscali di mezzo mondo.
MARGHERITA AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO
Tremaco è il nodo cruciale di questa indagine, perché qui sembrano darsi appuntamento molte società offshore riconducibili alla famiglia Agnelli. Qui era domiciliata la Bundeena Consulting, fiduciaria delle British Virgin Islands che aveva in pancia 900 milioni di dollari e come beneficiaria Marella Caracciolo. Gli investigatori italiani notano che dopo la morte di Marella, nel 2019, un patrimonio simile, 734 milioni di euro, riemerge nella disponibilità dei tre nipoti, John, Lapo e Ginevra Elkann, soldi che la Procura ritiene un’eredità transitata estero su estero.
A Tremaco sembra collegata anche Kantexo, la società del Delaware: direttore e presidente di Kantexo è Daniel Tschikof, un avvocato del Principato; direttrice e segretaria è Waltraud Beltrams, funzionaria di Tremaco.
In Tremaco, creata nel 2004, si incrociano protagonisti della saga Agnelli di oggi e di ieri. La fiduciaria ha due direttori: Johannes Matt, il fondatore, e Christian Bolleter; i due nel 2014 hanno dato vita insieme a una società di gestione, Fidares Asset Management, entrata poi nell’orbita di Tremaco.
I VERBALI DELLA PROCURA DI MILANO SUL TESORO SVIZZERO DEGLI AGNELLI
Matt è quello che nel gergo della finanza viene definito il classico “gnomo di Vaduz”: un professionista che presta il suo nome a decine di fiduciarie offshore, che custodiscono i segreti finanziari di mezzo mondo. Il suo nome è comparso nei Panama Paperse, pur senza essere indagato, è stato sfiorato da più di uno scandalo. Bolleter è l’anello di congiunzione con la saga degli Agnelli: per anni è stato un fidato collaboratore di Siegfried Maron, lo storico amministratore dei conti esteri di Gianni Agnelli; Bolleter e Maron sono stati soci nella Dragon consulting, che prima di essere chiusa nel 2017, ha amministratola Fima, una delle società estere riconducibili alla famiglia torinese.
Maron è stato amministratore di Exor Group e del vecchio family office di Ginevra, che attraverso le due fiduciarie Sadeco e Sacofint, operava su conti Morgan Stanley. Successivamente diventa uno dei quattro “protectors” (gli altri sono l’av vocato Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e lo stesso Gianni Agnelli) della fondazione Alkyone, una sorta di salvadanaio di casa Agnelli: in caso di morte dell’Avvocato, i tre protector erano vincolati dallo statuto ad agire nell’interesse della moglie Marella.
Tutte queste cose, erano una sorta di segreto di famiglia che Margherita Agnelli, figlia di Gianni e Marella, scopre solo grazie a indagini private condotte dopo la morte del padre: a suo dire sarebbe stata ingannata e indotta a firmare un accordo ereditario in cui le avrebbero nascosto i soldi offshore. […]
MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANOMARGHERITA AGNELLIMARGHERITA AGNELLI 2 JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLI MARGHERITA AGNELLImargherita serge de pahlen
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