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“NESSUNA MOLESTIA, SOLO AL TELEFONO HO SBAGLIATO. ERO ARRABBIATO” – ROCCO SIFFREDI RISPONDE ALLE ACCUSE DELLA CRONISTA DELL’ADNKRONOS ALISA TOAFF E DICHIARA DI ESSERE PRONTO A DENUNCIARLA: “I MIEI COMPLIMENTI ERANO SOLO SCHERZOSI" – ROCCO SOSTIENE CHE LA TOAFF GLI PARLASSE DI SESSO IN MODO ALLUSIVO, LEI RIBATTE CHE ERA UN ARGOMENTO INEVITABILE DELL’INTERVISTA - LA LITE NATA SULL’ARTICOLO - SIFFREDI VUOLE RENDERE PUBBLICO L'AUDIO DEL LORO INCONTRO
Fulvio Fiano per il Corriere della Sera - Estratti
L’ipotesi di una contro-denuncia va di pari passo, nella reazione di Rocco Siffredi alle interviste rilasciate dalla giornalista che lo accusa di molestie sessuali, con le rinnovate scuse e la disponibilità a un incontro chiarificatore. La sua versione, ammesse le colpe per le offese personali e le pesanti allusioni alla vita sessuale della donna, diverge su ogni singolo punto da quella di Alisa Toaff, che ieri ha deciso di rendere pubblica la propria identità (altrimenti, e fino ad allora, tutelata dalla legge).
(...) Innanzitutto, «non c’è stata alcuna molestia, tantomeno sessuale. L’unico incontro con Alisa Toaff è avvenuto in una hall di un albergo di fronte a decine di persone ed era ripreso dalle telecamere interne.
Abbiamo già chiesto una copia dei video». In secondo luogo, «lo scambio di messaggi avvenuto prima dell’intervista è stato cortese, così come sereno è stato il clima in cui si è svolta l’intervista, tanto che alla fine ci siamo fatti una foto “ricordo” da postare sui social anche con l’amica invitata dalla giornalista a partecipare».
Toaff ha spiegato che quest’ultima, oltre ad essere una fan di Siffredi, era stata da lei chiamata per sentirsi tranquilla, dopo i «complimenti allusivi» che lui le aveva rivolto al momento di concordare l’incontro. «Ma se temeva di incontrarmi poteva anche non venire — ragiona il 59enne porno divo — anche perché di interviste sulla serie in uscita ne avevo già fatte tante e non c’era nessuno scoop da fare».
La lite per l'intervista
Secondo la giornalista, sarebbe stato però Siffredi a insistere: «Le avevo dato la mia parola — spiega lui — l’intervista era poi saltata e mi sembrava giusto mantenere l’impegno». Infine, il diverbio nato sull’articolo: «Mi ha rappresentato come “depresso” e mi ha attribuito alcuni giudizi e commenti negativi su Alessandro Borghi (l’attore che lo interpreta nella serie SuperSex, ndr) che non ho mai pronunciato. Per tutto il tempo insisteva su questo». E se Toaff ha già depositato alla polizia i messaggi e i vocali (definendo intimidatori i toni dell’attore) che si sono scambiati in chat, Siffredi la invita di nuovo a rendere pubblica la registrazione del loro incontro, da cui emergerebbe, a suo giudizio, la verità.
L'incontro in hotel
La parte meno chiara dell’appuntamento al Parco dei Principi di Roma è questa, anche se la denuncia della giornalista riguarda esclusivamente i messaggi ricevuti «che mi hanno svilito come donna e professionista». Siffredi sostiene che lei gli parlasse di sesso anche in modo allusivo, lei ribatte che quello era un argomento inevitabile dell’intervista. Nessuna molestia fisica c’è stata, su questo i due sono d’accordo, ma danno versioni diverse anche dell’abbraccio, avvenuto o meno, al momento della foto. Insomma, scontro totale.
L'avvocato Marino: «Solo una lite telefonica»
rocco siffredi si commuove a belve
Ma nonostante questo l’attore, spiega l’avvocato Marino, si dichiara «profondamente dispiaciuto» e «ribadisce le scuse già formulate in privato (nell’immediatezza) e pubblicamente per le parole e i toni utilizzati nel litigio telefonico». Allo stesso modo resta «lo sconcerto» per l’accusa di molestie: «I miei complimenti erano scherzosi — dice Siffredi —, poi al telefono ho agito con rabbia. Questa accusa non può passare, sono pronto a denunciarla».
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