TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A…
Estratto dell’articolo di Karen Leonardi per “il Messaggero”
Un appuntamento per gestire alcune questioni in sospeso si è trasformato nell'ennesima lite sfociata in un omicidio. Gianluca Monaco, bagnino di 43 anni, è stato accoltellato e ucciso l'altro ieri sera dall'ex compagna, Simonetta Cella, di 36, che si è poi costituita, presentandosi ai carabinieri: ad accompagnarla è stata la sorella a cui l'omicida si è rivolta durante la fuga. Cella ora si trova in stato di fermo, con la l'accusa di omicidio volontario.
LA RICOSTRUZIONE
Entrambi di Nettuno, dalla relazione avevano una bambina di 7 anni, che però dopo la separazione era stata affidata al papà e viveva con i genitori di lui. E proprio la gestione della piccola era un motivo di continuo contrasto, anche se non l'unico. I due, infatti, erano anche titolari di un ristorante sulla Riviera Mallozzi, ad Anzio, chiuso da tempo e oggetto di pesanti discussioni perché la trentaseienne voleva cederlo, mentre l'uomo era intenzionato a riaprirlo e gestirlo direttamente.
Venerdì Gianluca e Nicoletta si erano incontrati in via Bachelet, dove la donna era rimasta a vivere una volta tornata single. […] Ma, come tante altre volte, tra i due è scoppiata una lite molto accesa, che questa però è finita in tragedia. […] La donna ha colpito più volte Gianluca Monaco con una lama lunga 20 centimetri, ma il fendente fatale all'uomo è stato sferrato al petto. La vittima è stata lasciata esanime, mentre la donna si dava alla fuga.
Il tutto si è consumato in pochi intorno, subito dopo l'ora di cena. I carabinieri della compagnia di Anzio sono arrivati nella zona, vicino al centro di Nettuno, intorno alle 22, rispondendo ad una chiamata che segnalava la presenza di un uomo riverso a terra, in un lago di sangue.
A lanciare l'allarme è stato un condomino del palazzo, che ha chiamato il numero unico di emergenza del 112. Giunti sul posto, i militari hanno trovato l'uomo ormai privo di vita, a causa delle numerose ferite da arma da taglio. […]
LA CONFESSIONE
Simonetta, infatti, dopo l'omicidio, aveva chiamato la sorella al telefono, e forse è stata proprio la sorella a convincerla a costituirsi. La Cella ha poi indicato ai militari il posto in cui aveva abbandonato il coltello, arma del delitto, ancora sporco di sangue: lo aveva gettato poco distante da via Bachelet. Trattenuta in caserma, la donna, al termine di un interrogatorio con il pubblico ministero di turno della procura della Repubblica di Velletri, considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, è stata arrestata e portata nel carcere romano di Rebibbia. […]
Ultimi Dagoreport
FLASH! - AVVISATE CASTAGNA, GIORGETTI, FAZZOLARI, MILLERI E CALTAGIRONE: UNICREDIT PASSA ALL'AZIONE …
DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E…
DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO,…
FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI…
FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI…