“EPSTEIN ERA UN PREDATORE E UN PAPPONE, MA NON SI È TRATTATO MAI SOLO DI RAGAZZE” - LA GIORNALISTA NINA BURLEIGH, CHE STA GIÀ SPULCIANDO I DOCUMENTI GLI “EPSTEIN FILES” DISPONIBILI, PUNTA L’ATTENZIONE SUI NOMI DEI POTENTONI CHE RISCHIANO DI ESSERE TRAVOLTI DAL CASO: “QUELLO CHE VERRÀ FUORI È LA RETE INFINITA DI CONTATTI DI EPSTEIN E I NOMI DI CHI FACEVA AFFARI CON LUI, VERRANNO FUORI I BONIFICI, I FAVORI, GLI SCAMBI. IN UNA PAROLA: LA CORRUZIONE DEL DEEP STATE. TRUMP? RISCHIA L’IMPEACHMENT. E IL DIRETTORE DELL’FBI KASH PATEL PASSERÀ PER BUGIARDO…”

Estratto dell’articolo di Simona Siri per “La Stampa”

nina burleigh 3

«Epstein era un predatore e un pappone, certo, ma non si è trattato mai solo di ragazze». A parlare è Nina Burleigh, giornalista e autrice di un libro sul presidente statunitense - The Trump Women. Part of the Deal - e di un documentario su Ghislaine Maxwell.

Nella sua newsletter American Freakshow, Burleigh ha già da tempo iniziato ad analizzare pagine e pagine di documenti già disponibili sul caso Epstein, cercando di fare una prima ricostruzione della rete di potere di cui il finanziere morto suicida in carcere nel 2019 era uno dei pilastri.

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DONALD TRUMP - INGRID SEYNHAEVE - JEFFREY EPSTEIN

Ora che il Congresso ha approvato la diffusione di tutti i documenti relativi al caso Epstein, cosa succederà?

«Ammettendo che il Dipartimento di Giustizia non usi la scusa dell'inchiesta in corso (quella ordinata da Trump qualche giorno fa sul legame con i democratici, ndr) e che il materiale sia pubblicato per intero, ci vorrà del tempo per decifrarlo. Stiamo parlando di migliaia di pagine che usciranno goccia dopo goccia. Ci saranno ritardi e forse Trump avrà il tempo di distrarre e spostare di nuovo la narrazione su qualcos'altro, come fa spesso, anche se in questo caso con scarsi risultati».

Che cosa può esserci in questi documenti che ancora non sappiamo?

thomas massie

«Riguardo lo scandalo sessuale non credo verrà fuori niente di nuovo dal fatto che, per esempio, Bill Clinton abbia volato sul suo aereo. Forse alcune ragazze hanno parlato tra di loro e fatto nomi che ancora non sappiamo: Thomas Massie ha fatto un elenco di altri 19 uomini che sarebbero implicati (tra cui sei miliardari, una rockstar, un mago, un banchiere, ndr). Ma quello che davvero verrà fuori è la rete infinita di contatti di Epstein e i nomi di chi faceva affari con lui, verranno fuori i bonifici, i favori, gli scambi. In una parola: la corruzione».

jeffrey epstein pepe fanjul leon black

A che personaggi pensa?

«Gente come il miliardario Leon Black, del cui rapporto con Epstein sappiamo già molto, ma non tutto. O come Kathy Ruemmler, consigliera generale di Goldman Sachs con uno stipendio di 25 milioni all'anno. Dalle mail che sono già state rese note sappiamo che lei e Epstein si sono scambiati messaggi fino al 2018, con toni molto amichevoli. Immagino anche rivelazioni relative alla attività off-shore di Epstein e a come i governi lo usavano come intermediario».

kathy ruemmler

È questo il vero deep state?

«È una élite che trovava Epstein affascinante e utile in modi che stiamo ancora cercando di comprendere. Loro sanno chi sono. Sono rimasti lì seduti ad aspettare questo momento con orrore, perché quando tutto verrà fuori, queste persone verranno smascherate come parte del circolo intimo di un pedofilo».

Potrebbe davvero essere la fine politica di Trump?

«[…] qualora Trump non possa più contare sul sostegno di prima da parte dei deputati repubblicani per i quali il caso Epstein è diventato troppo disgustoso per farlo digerire ai loro costituenti. In una situazione simile potrebbe esserci un altro impeachment».

donald trump kash patel

Chi altro rischia?

«Il direttore dell'Fbi Kash Patel potrebbe venire smascherato come un bugiardo. Per quanto riguarda la procuratrice generale degli Usa, Pam Bondi, mi stupisce che nessuno abbia sottolineato, a parte il deputato Jamie Raskin che lo ha fatto un paio di settimane fa, che il Distretto Federale Meridionale di New York ha avuto un caso aperto sui complici di Epstein per tutto il 2024, e che è stato chiuso a gennaio 2025 per ordine dell'amministrazione Trump. Lo trovo incredibilmente sospetto. […]».

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