DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “la Stampa”
Divieto di usare i cellulari in classe anche per fini didattici, obbligo di scrivere i compiti sul diario, a mano, con la penna e in corsivo. Sono le novità - o forse sarebbe meglio definirli i ritorni al passato - decisi dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara a partire dal prossimo settembre per la scuola primaria e la superiore di primo grado, vale a dire elementari e medie.
«Bisogna evitare che gli strumenti digitali rubino il desiderio di vita. Per questo oggi ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l'utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo dalla scuole d'infanzia alle scuole medie», annuncia il ministro durante il convegno «La scuola artificiale - Età evolutiva ed evoluzione tecnologica».
La sua posizione è molto chiara: «Non credo che si faccia buona didattica con un cellulare», precisa. «Il cellulare esce dalle classi di elementari e medie - chiarisce ancora meglio il ministro -. Non potrà essere più usato nemmeno per finalità didattiche. Si potranno utilizzare solo tablet e pc sotto la guida degli insegnanti. Ovviamente resta invariata l'adozione di dispositivi elettronici nel caso di studenti con disabilità».
Mentre finora il cellulare poteva, quindi, essere portato in classe per essere usato a fini didattici ora viene bandito. Una norma persino più restrittiva del divieto deciso nel 2007 e prevede la possibilità di uso da parte degli insegnanti con studentesse e studenti per fini didattici.
La seconda novità riguarda il diario. «Ho disposto che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare per domani, per dopodomani, e per i compiti a casa», annuncia il ministro durante il convegno. «Gli studenti di elementari e medie dovranno scrivere i compiti sempre sul diario - chiarisce subito dopo -. È assurdo che i ragazzi debbano consultare il cellulare per vedere i compiti sul registro elettronico oppure debbano rivolgersi ai genitori. Dobbiamo riabituarli ad avere un rapporto con la penna e la carta, responsabilizzandoli. Il registro elettronico serve per i genitori».
Se, però, su cellulari e diario si guarda al passato, sulla didattica lo sguardo del ministero è rivolto al futuro. «Abbiamo poi avviato - racconta il ministro - una sperimentazione in alcune scuole medie e superiori per una personalizzazione della formazione degli studenti attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale. Prevediamo l'utilizzo di "assistenti tecnologici", kit che guidano e suggeriscono gli esercizi di potenziamento che consentono di modellare la formazione sulle esigenze specifiche di ogni studente monitorando i progressi […]».
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