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LA GIUSTIZIA ARRIVA... MA UN SECOLO DOPO - LA FRANCIA RIABILITA ALFRED DREYFUS 130 ANNI DOPO LA SUA INGIUSTA CONDANNA PER TRADIMENTO E PRESUNTO SPIONAGGIO – L’UFFICIALE EBREO DELL’ESERCITO FRANCESE FU VITTIMA DI UNA CAMPAGNA ALIMENTATA DA UN ANTISEMITISMO RADICATO NELLA SOCIETÀ FRANCESE DI FINE OTTOCENTO. LA VICENDA FU CAVALCATA ANCHE DA ALCUNI POLITICI D'OPPOSIZIONE, QUALI LO SCRITTORE E GIORNALISTA ÉMILE ZOLA, CHE NEL SUO CELEBRE EDITORIALE "J'ACCUSE" DENUNCIÒ IL PREGIUDIZIO DIFFUSO NELLA SOCIETÀ...
(ANSA-AFP) - L'Assemblea nazionale francese ha approvato all'unanimità un disegno di legge del deputato macroniano ed ex premier Gabriel Attal, "che promuove Alfred Dreyfus al grado di generale di brigata", un "atto di riparazione" volto a completare la riabilitazione dell'ufficiale ebreo dell'esercito francese, 130 anni dopo la sua ingiusta condanna per tradimento. Il disegno di legge è stato adottato da tutti i 197 deputati presenti, di fronte ai discendenti di Alfred Dreyfus.
Ora si prevede che proseguirà il suo iter verso il Senato. "Con il nostro voto, la Repubblica rimedierà a un torto, quello che l'ufficiale Dreyfus dovette subire fino al 1906", nonostante fosse stato scagionato, in seguito all'adozione di una legge che "non lo reintegrava nel rango che gli spettava di diritto", ha affermato il relatore, il deputato del Basso Reno Charles Sitzenstuhl (Renaissance), nel suo discorso introduttivo.
Un "gesto (...) tanto più significativo" in quanto avviene in un contesto "in cui gli atti di odio antisemita stanno conoscendo un preoccupante aumento", ha sottolineato la ministra delegata per la Memoria e i Veterani, Patricia Mirallès. Nel 1894, il capitano Alfred Dreyfus fu condannato per presunti tradimento e spionaggio a favore della Prussia e costretto all'esilio sull'Isola del Diavolo nella Guyana francese, sulla base di false accuse alimentate da un antisemitismo profondamente radicato nella società francese di fine Ottocento, che si divise sullo scandalo.
La vicenda fu cavalcata anche da alcuni politici d'opposizione, quali lo scrittore e giornalista Émile Zola, che nel suo celebre editoriale "J'accuse" denunciò il pregiudizio diffuso nella società, nella politica e nell'esercito francesi, esacerbato dopo la sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870.
Nel 1906, una sentenza della Corte di Cassazione scagionò l'ufficiale dalle accuse, consentendogli ipso facto il reintegro nell'esercito. Successivamente, una legge lo nominò capo squadriglia, con decorrenza dal giorno della sua promulgazione. Si è trattato di un'"ingiustizia", ;;poiché equivaleva a decurtare "cinque anni di avanzamento" dalla sua carriera, ha sottolineato il deputato Sitzenstuhl.
Alfred Dreyfus
j'accuse di émile zola
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