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NUOVA GRANA PER BEPPE GRILLO: E’ IN ARRIVO UNA CAUSA PER DANNI DEGLI ESPULSI M5S - I SEI ESCLUSI DALLE “COMUNARIE” DI NAPOLI SONO STATI RIABILITATI DAL TRIBUNALE CHE HA BOLLATO LE EPURAZIONI COME “ILLEGITTIME” - GLI EX GRILLINI MINACCIANO UN’AZIONE LEGALE CONTRO IL COMICO CHE LI DEFINÌ “SPORCHI DENTRO”
Lodovica Bulian per “il Giornale”
Prima di cacciarli dal Movimento ed escluderli dalle comunarie di Napoli, l' allora garante Beppe Grillo li aveva definiti «sporchi dentro», accusati di aver creato una corrente segreta e di tramare nell' ombra. Erano stati sospesi, poi espulsi, e ora a due anni di distanza, riabilitati da una sentenza del tribunale che ha bollato quelle epurazioni come «illegittime».
Ma per i sei ex grillini partenopei vincitori della causa, non è finita qui. Non hanno accettato come altri attivisti, erano 22 in tutto, di chiudere la lite con una transazione. E non si accontenteranno del pagamento delle spese legali.
Molti di loro sono decisi a intraprendere un' altra battaglia giudiziaria per ottenere un risarcimento record in sede civile ai danni del comico, che oggi non è più capo politico ma che allora, era il 2016, era ancora il rappresentante legale del movimento da lui fondato.
Quell' espulsione, alla vigilia delle amministrative, impedì ai sei di candidarsi e per questo il giudice ha ritenuto che siano stati «lesi» nei loro diritti, visto che il loro comportamento non aveva «posto in atto alcuna violazione delle regole».
La richiesta danni collettiva potrebbe essere milionaria perché, spiega al Corriere del Mezzogiorno uno degli epurati, Roberto Ionta, «qui non si tratta di essere veniali, ma ognuno di noi ha subito un danno enorme in questa vicenda. Per non parlare dei problemi che l' espulsione mi ha creato anche dal punto di vista professionale. Mi hanno fatto passare per una specie di impresentabile. Destinerò - aggiunge - una parte del risarcimento alla costruzione di un impianto idrico per i bambini africani».
Eccolo, dunque, materializzarsi l' incubo che per due anni ha tolto il sonno ai vertici del movimento. Ovvero che l' affaire espulsioni si traducesse in un salasso per le casse di Rousseau, tra rimborsi per le spese legali e risarcimenti danni. Nel tempo infatti, prima che il non-partito mettesse mano al regolamento interno per blindarsi dai contenziosi, i ribelli ricorrenti si sono moltiplicati in tutta Italia.
Solo adesso, con i tempi della giustizia, arrivano gli effetti economici di quell' ondata. Due mesi fa, il tribunale di Roma ha dato ragione ad altri due espulsi che per primi avevano trascinato Grillo in aula. A loro spettano trentamila euro di spese legali. E anche loro hanno annunciato di voler chiedere i danni.
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