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L’ABBRACCIO DEL KILLER: PUTIN ACCOGLIE IL SICARIO DEL FSB COME UN EROE DELLA RUSSIA
Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per www.lastampa.it
vadim krasikov accolto a mosca da vladimir putin 2
Vladimir Putin notoriamente non si scomoda mai a venire ad accogliere gli ospiti all’aeroporto. Ma la sera del 1 agosto ha fatto un’eccezione: si è presentato all’aeroporto Vnukovo di Mosca, direttamente sulla pista di atterraggio, sulla quale era già stato srotolato un enorme tappeto rosso, con due file di soldati in uniforme cerimoniale ai lati.
Una scenografia solenne riservata solitamente alle visite di presidenti e monarchi, ma che stavolta era stata allestita per dieci passeggeri, otto adulti e due bambini, che sembravano turisti di ritorno da una vacanza in qualche villaggio: magliette, jeans, giacchette e cappellini da baseball.
Il padrone del Cremlino ha abbracciato tutti quelli che scendevano dalla scaletta, […] per riservare poi un abbraccio particolarmente caloroso, insieme a un «Zdorovo!», una forma di saluto molto cameratesco, all’uomo che quasi tutti ritengono essere il vero protagonista e bottino dell’operazione già entrata nella Storia come il “grande scambio” di prigionieri. L’uomo si chiama (forse) Vadim Krasikov, ha 56 anni e una condanna all’ergastolo in Germania per aver ucciso un indipendentista ceceno in un parco di Berlino.
Diverse fonti che hanno partecipato al negoziato per lo scambio dei prigionieri sono unanimi: più di chiunque altro Putin voleva riportare a casa lui, il “killer della bicicletta”, per il quale si era mostrato disposto perfino a liberare la sua nemesi, Alexey Navalny.
vadim krasikov accolto a mosca da vladimir putin 2
Desiderava Krasikov a tal punto da rinunciare, dopo la morte di Navalny, al principio “uno contro uno” per offrire 16 prigionieri politici in cambio di otto agenti russi: oltre al killer, due hacker, un trafficante di tecnologie militari e quattro spie sotto copertura operative in Europa.
[…] Il “grande scambio” però si è distinto per due caratteristiche senza precedenti nella Storia di tutte le guerre fredde. La prima è che a venire scambiati, da entrambe le parti, erano quasi esclusivamente russi (alcuni con doppio passaporto americano o tedesco), nessuna spia occidentale, nessun 007 di Sua Maestà, soltanto agenti dei servizi […] da un lato e dissidenti, attivisti e giornalisti dall’altro. La seconda è la dimensione pubblica solenne che Putin ha voluto dare al ritorno a casa dei suoi killer, hacker e infiltrati.
vadim krasikov accolto a mosca da vladimir putin
L’abbraccio con un 007 con la licenza di uccidere […] è un segnale esplicito mandato ai russi, e al mondo. In perfetta simmetria e sincronia con Joe Biden e Olaf Scholz che accoglievano i dissidenti con ancora indosso le giubbe del Gulag nel mondo libero, il tenente colonello del Kgb Putin ha organizzato un ricevimento per i suoi colleghi come un trionfo dei servizi.
Era da 60 anni che la Lubyanka non ammetteva, almeno ufficialmente, missioni di killer all’estero, e il “grande scambio” segna questa svolta inquietante, di orgoglio corporativo, di messa da parte di pudori e ipocrisie […]
vadim krasikov accolto a mosca da vladimir putin
La Russia sceglie i suoi eroi, dell’Fsb, del Gru, dell’Svr, di tutte le sigle ereditate dal vecchio Kgb, e butta fuori, senza nemmeno chiedere il loro consenso, i suoi dissidenti. Ai molti commentatori, anche della opposizione russa in esilio, che vedono nel “grande scambio” un’apertura del regime, la politologa Tatiana Stanovaya obietta con pessimismo: «Più che un’azione comune per ottenere un obiettivo condiviso sembra una divisione dei beni in un divorzio».
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