IL "PELE’" DI PIAZZA GASPARRI - A OSTIA I FUNERALI BLINDATI DEL BOSS ENRICO SPADA, DETTO PELE': AGENTI ANTISOMMOSSA NEL QUARTIERE ROCCAFORTE DEL CLAN - DOPO LE POLEMICHE PER CASAMONICA, NIENTE CAVALLI, NIENTE CARROZZE E NIENTE BANDA MUSICALE - LA QUESTURA AVEVA VIETATO LE ESEQUIE SHOW

ENRICO SPADA PELE'

Federica Angeli per “la Repubblica - Roma”

Niente cavalli, niente carrozze e niente banda musicale al seguito del feretro. Il funerale di Enrico Spada, detto Pelè, il più anziano della famiglia criminale di Ostia, è avvenuto secondo le regole imposte dal questore di Roma Nicolò D’Angelo. Che aveva negato alla famiglia del defunto la possibilità di celebrare la funzione secondo le loro usanze: «Niente funerali in pubblico, lontano da luoghi di culto o in forme clamorose stile Casamonica».

E così ieri, anche in virtù della leggerezza con cui lo scorso anno, in agosto, ai Casamonica (cugini del clan Spada) non si impedì di far arrivare davanti la chiesa di piazza Don Bosco, carrozze trainate da cavalli ed elicotteri che dall’alto lanciarono petali di rose, nulla è stato lasciato al caso.

OSTIA FUNERALI BLINDATI ENRICO SPADA PELE'

Già dalle prime ore del giorno, davanti all’abitazione della famiglia di Pelè c’era un enorme spiegamento delle forze dell’ordine: due camionette del reparto mobile, quattro auto di polizia e carabinieri e uomini della digos ovunque. Il funerale era previsto per le 12.30 alla chiesa di Santa Bonaria. L’intera piazza Gasparri, roccaforte della famiglia di Ostia Nuova, era piena di divise. Uno straordinario piano messo a punto dal questore per sorvegliare il rispetto delle regole imposte dalla polizia affinché non si ripetesse più, nella capitale quanto successo coi Casamonica.

All’arrivo del carro funebre davanti la chiesa di Ostia era presente anche una camionetta della penitenziaria che ha accompagnato alla funzione i parenti di Pelè arrestati insieme a lui e ora detenuti in carcere lo scorso aprile per la gestione del racket delle case popolari.

ENRICO SPADA PELE'

Tutto si è quindi svolto sottotono, non più di trenta persone fuori dalla chiesa. Esattamente come avviene nelle terre controllate dalla mafia, come è accaduto qualche settimana fa i funerali di Bernardo Provenzano, e così come aveva imposto il questore D’Angelo. Anche la funzione infatti doveva essere svolta «in forma strettamente privata ed esclusivamente all’interno dei locali della chiesa».

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È la prima volta che la famiglia Spada svolge in questo modo un funerale, il carro con i cavalli, negli anni, come vuole la tradizione dei sinti, aveva sempre accompagnato il feretro seguito dalla banda musicale. Ma, alla luce delle nuove inchieste e condanne, che hanno sancito la «mafiosità del boss Carmine Spada », condannato a 10 anni a fine giugno, le regole sono cambiate.

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