RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Giuseppe China per “la Verità”
«Se uno prende un aereo privato da Barcellona a Perugia si aspetta in cuor suo di passare. Anche perché aveva fatto delle lezioni private da remoto con degli insegnanti di quella stessa università. Probabilmente quel corso aveva fatto nascere in questo soggetto l'affidamento che avrebbe passato l' esame».
Così David Brunelli, difensore della rettrice dell' università degli stranieri, Giuliana Grego Bolli. Facciamo notare all' avvocato che detta così sembra che l'esame nella vicenda della certificazione di conoscenza della lingua italiana ottenuta dal bomber sudamericano Luis Suarez fosse tutto concordato. «Noooo. Non c'era nulla di concordato. Forse ho fatto male a dire quella frase», ribatte con vigore il legale. Sta di fatto che la questione, forse sarebbe più corretto dire il rebus, dell'aereo sembra davvero interessante.
E infatti ieri la Guardia di finanza di Perugia ha provveduto a notificare un decreto di acquisizione di materiale per accertare le modalità di pagamento del viaggio alla compagnia catalana Clipper national air s.a., la stessa che gestisce il Cessna 510 citation mustang che ha portato Suarez dalla Spagna all'Italia e viceversa.
Il jet bimotore è decollato il 17 settembre, alle 13 e 21, da Barcellona ed è atterrato all' aeroporto di Perugia Sant' Egidio (scalo che si trova a circa 12 chilometri dal capoluogo umbro) alle 15.04 e dopo il brevissimo esame di Suarez è ripartito alle 16.49 ed è riatterrato in Spagna alle 18.45, dopo quasi due ore di viaggio. Un volo che sarebbe costato circa 12.000 euro considerato che oltre a una consistente iniezione di carburante occorre pagare profumatamente l' equipaggio, eppure non è chiaro da chi sia stato pagato.
Alla Juventus negano di aver saldato loro il conto, anche perché, almeno ufficiosamente, il 17 settembre il club bianconero aveva già deciso di non tesserare più Suarez ritenendo che la data ultima per farlo (il 5 ottobre, soprattutto in ottica della chiusura delle liste per la Champions league) non fosse compatibile con i tempi per la concessione della cittadinanza.
Ieri alla compagnia del Cessna non hanno potuto far altro che confermarci che il bomber uruguaiano ha viaggiato su uno dei loro velivoli. Il dipendente ha alzato invece un muro di gomma su quanto sia costato e chi abbia versato sul loro conto il denaro, ripetendoci in inglese più volte: «Noi non forniamo questo tipo di informazioni».
Ma Barcellona è importante anche per un' altra questione. Qui, a una manciata di minuti a piedi dal Parlamento catalano, si trova il centro culturale Ama l' italiano. L' istituto offre, tra i suoi servizi, anche quello di portare gli studenti ai test di lingua in università accreditate, come quella di Siena e Roma 3. Il 7 settembre un numero di telefono italiano chiede informazioni al centro via Whatsapp. Una delle insegnanti, Ada Plazzo, ricontatta il numero prima via sms poi a voce.
«Una donna italiana, di cui non ricordo il nome, mi ha chiesto informazioni e ha detto che si stava interessando per l' esame di italiano di livello B1 cittadinanza per un "personaggio pubblico" che viveva a Barcellona».
Il B1 cittadinanza, ci spiega la professoressa Plazzo, è un livello base rispetto al B1 classico, che vale come un attestato Cambridge per l' inglese e consente di fare carriera nella propria professione. «Dopo quel primo contatto ho mandato diversi messaggi perché ovviamente ero interessata a chiudere positivamente la trattativa. Ma dal numero italiano», aggiunge la professoressa d' italiano Ada Plazzo, «non ho ricevuto più risposta. Sono spariti».
Anche perché nel frattempo la dirigenza juventina, in una specie di corsa contro il tempo, stava cercando un canale per superare l' esame velocemente e nel modo più sicuro possibile. Il 7 settembre 2020 l' avvocato Maria Turco, collaboratrice dello studio Chiappero, da sempre legale alla Juventus, per esempio, contatta l' università degli stranieri di Perugia. Ma nelle stesse ore una cittadina italiana, invia un messaggio Whatsapp al Centro Ama l' italiano. «Noi come data disponibile avevamo il 22 settembre, come l' università degli stranieri di Perugia. Ma poi loro sono riusciti ad anticipare l' esame». Per Suarez e altre tre persone con non meglio specificati problemi logistici.
La Plazzo non ci riferisce il numero di telefono che ha contattato la sua scuola, per una «questione di privacy», ma aggiunge: «Parlerò volentieri, se mi vorranno sentire, con la polizia e la Procura. Non avrei nessun problema».
L' insegnante conosce da tempo la dirigente dell' università di Perugia che aveva in carico Suarez, Stefania Spina, e poche ore prima che scoppiasse il caso del Pistolero aveva scritto un post ironico sulla bacheca Facebook della dirigente. A iniziare la discussione era stato un certo Fabrizio Albanesi: «Te lo volevo proprio chiedere se l' avevi esaminato tu. Glielo hai detto che se non viene alla Juve deve rifare il test?».
Risposta della Spina: «No, non l' ho esaminato io. Gli ho dato un po' di lezioni a distanza prima che venisse per l' esame. Mi piacerebbe poter limitare la validità del certificato solo se va alla Juve. Ma temo di non potere».
Ecco a questo punto l' inserimento della Plazzo: «Ah ah! E pensare che avevano contattato me, ma io potevo offrirgli Cils B1 cittadinanza». Cioè l' esame corretto. Tanto che la Plazzo aggiunge: «B1 calciatori potrebbe essere un' altra certificazione da proporre».
Ultimi Dagoreport
FLASH! - LA GIORNALISTA E CONDUTTRICE DI CANALE5 SIMONA BRANCHETTI, STIMATA PROFESSIONALMENTE DA…
DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
FLASH! - AVVISATE CASTAGNA, GIORGETTI, FAZZOLARI, MILLERI E CALTAGIRONE: UNICREDIT PASSA ALL'AZIONE …
DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E…
DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO,…