papa francesco bacia un bambino

IL SESSO È UN DONO DI DIO? – PUBBLICATA L’ESORTAZIONE DI PAPA FRANCESCO AI GIOVANI “CHRISTUS VIVIT”, IN CUI SI PARLA PURE DI SESSUALITÀ: “NIENTE TABÙ. LA MORALE SESSUALE È CAUSA DI INCOMPRENSIONE E ALLONTANAMENTO DALLA CHIESA PERCHÉ PERCEPITA COME UNO SPAZIO DI GIUDIZIA E CONDANNA" – “CI SONO GIOVANI CHE SENTONO LA PRESENZA DELLA CHIESA COME FASTIDIOSA E PERFINO IRRITANTE…” (IRRITANTE COME UN PRETE PEDOFILO)

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1 – PAPA FRANCESCO DICE CHE LA MORALE SESSUALE ALLONTANA I GIOVANI DALLA CHIESA

papa francesco ritrae la mano per non farsi baciare l'anello 1

(askanews) – La morale sessuale è spesso “causa di incomprensione e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è percepita come uno spazio di giudizio e di condanna”. Papa Francesco ripropone un passaggio del documento finale del sinodo sui giovani che si è svolto in Vaticano dal tre al 18 ottobre scorsi nell’esortazione apostolica Christus vivit pubblicata oggi.

 

“I giovani riconoscono che il corpo e la sessualità sono essenziali per la loro vita e per la crescita della loro identità”, scrive Francesco al paragrafo 81. “Tuttavia, in un mondo che enfatizza esclusivamente la sessualità, è difficile mantenere una buona relazione col proprio corpo e vivere serenamente le relazioni affettive. Per questa e per altre ragioni, la morale sessuale è spesso – prosegue Jorge Mario Bergoglio citando il testo finale approvato dai vescovi ad ottobre – ‘causa di incomprensione e di allontanamento dalla Chiesa, in quanto è percepita come uno spazio di giudizio e di condanna’. Nello stesso tempo, i giovani esprimono ‘un esplicito desiderio di confronto sulle questioni relative alla differenza tra identità maschile e femminile, alla reciprocità tra uomini e donne, all’omosessualità'”.

RAGGI BERGOGLIO

 

Al Sinodo, scrive ancora il Papa al paragrafo 40, “si è riconosciuto che ‘un numero consistente di giovani, per le ragioni più diverse, non chiedono nulla alla Chiesa perché non la ritengono significativa per la loro esistenza.

 

papa francesco e la spilla apriamo i porti

Alcuni, anzi, chiedono espressamente di essere lasciati in pace, poiché sentono la sua presenza come fastidiosa e perfino irritante. Tale richiesta spesso non nasce da un disprezzo acritico e impulsivo, ma affonda le radici anche in ragioni serie e rispettabili: gli scandali sessuali ed economici; l’impreparazione dei ministri ordinati che non sanno intercettare adeguatamente la sensibilità dei giovani; la scarsa cura nella preparazione dell’omelia e nella presentazione della Parola di Dio; il ruolo passivo assegnato ai giovani all’interno della comunità cristiana; la fatica della Chiesa di rendere ragione delle proprie posizioni dottrinali ed etiche di fronte alla società contemporanea’”.

 

PAPA BERGOGLIO E KEVIN FARRELL

2 – GIOVANI, IL PAPA: NESSUN TABÙ SULLA SESSUALITÀ, È UN DONO DI DIO

Domenico Agasso jr. per “la Stampa”

 

Papa Francesco si sofferma sull’«ambiente digitale», che ha creato «un nuovo modo di comunicare» e che «può facilitare la circolazione di informazione indipendente». Presenta «i migranti come paradigma del nostro tempo». E assicura: «I giovani sentono fortemente la chiamata all'amore e sognano di incontrare la persona giusta con cui formare una famiglia».

 

papa francesco

Dio ha creato la sessualità, che è un Suo dono, e dunque «niente tabù». Nell’esortazione post-sinodale dedicata ai ragazzi e intitolata «Christus vivit» («Cristo vive»), pubblicata oggi, 2 aprile 2019, il Pontefice ricorda ai ragazzi che «c’è una via d’uscita» in tutte le situazioni buie e dolorose. Riflette su quelli «impegnati», affermando che possono a volte correre «il rischio di chiudersi in piccoli gruppi».

 

Sottolinea che tutti sono chiamati a essere «missionari coraggiosi». Firmato lunedì 25 marzo nella Santa Casa di Loreto e indirizzata «ai giovani e a tutto il popolo di Dio», nel documento, composto di nove capitoli divisi in 299 paragrafi, il Vescovo di Roma spiega di essersi lasciato «ispirare dalla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo» dei giovani, che si è svolto in Vaticano nell’ottobre 2018.

 

papa francesco bergoglio con il cardinal theodore mccarrick

E dà indicazioni chiare alla pastorale giovanile: non può che essere sinodale, cioè capace di dar forma a un «camminare insieme»; e comporta due grandi linee di azione: la ricerca e la crescita. Deve essere «popolare, più ampia e flessibile, che stimoli, nei diversi luoghi in cui si muovono concretamente i giovani, quelle guide naturali e quei carismi che lo Spirito Santo ha già seminato tra loro».

 

Che cosa dice Dio sui giovani?

bergoglio

Francesco ricorda che «in un’epoca in cui i giovani contavano poco, alcuni testi mostrano che Dio guarda con altri occhi». Gesù, «l’eternamente giovane, vuole donarci un cuore sempre giovane» e aggiunge: «Notiamo che a Gesù non piaceva il fatto che gli adulti guardassero con disprezzo i più giovani o li tenessero al loro servizio in modo dispotico. Al contrario, chiedeva: “Chi tra voi è più grande diventi come il più giovane”. Per Lui, l’età non stabiliva privilegi, e che qualcuno avesse meno anni nonsignificava che valesse di meno». Francesco afferma: «Non bisogna pentirsi di spendere la propria gioventù essendo buoni, aprendo il cuore al Signore, vivendo in un modo diverso».

PAPA FRANCESCO POSA PER UNA FOTO CON ALCUNI GIOVANI

 

No alla Chiesa sempre in guerra per due o tre temi «che la ossessionano»

Non bisogna pensare, scrive Francesco, che «Gesù fosse un adolescente solitario o un giovane che pensava a sé stesso. Il suo rapporto con la gente era quello di un giovane che condivideva tutta la vita di una famiglia ben integrata nel villaggio», «nessuno lo considerava un giovane strano o separato dagli altri».

 

Il Papa fa notare che Gesù adolescente, «grazie alla fiducia dei suoi genitori... si muove con libertà e impara a camminare con tutti gli altri». Questi aspetti della vita di Gesù non dovrebbero essere ignorati nella pastorale giovanile, «per non creare progetti che isolino i giovani dalla famiglia e dal mondo, o che li trasformino in una minoranza selezionata e preservata da ogni contagio». Servono invece «progetti che li rafforzino, li accompagnino e li proiettino verso l’incontro con gli altri, il servizio generoso, la missione».

papa francesco alla giornata mondiale della gioventu' di panama 2

 

Il Signore «ci chiama ad accendere stelle nella notte di altri giovani». Francesco parla quindi della giovinezza della Chiesa e scrive: «Chiediamo al Signore che liberi la Chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, frenarla, renderla immobile. Chiediamo anche che la liberi da un’altra tentazione: credere che è giovane perché cede a tutto ciò che il mondo le offre, credere che si rinnova perché nasconde il suo messaggio e si mimetizza con gli altri. No». È giovane «quando è sé stessa, quando riceve la forza sempre nuova della Parola di Dio».

 

GRAFFITO DI PAPA FRANCESCO IN VERSIONE SUPERMAN RITWITTATO DAL PROFILO UFFICIALE DEL VATICANO

È vero che «noi membri della Chiesa non dobbiamo essere tipi strani», ma al contempo «dobbiamo avere il coraggio di essere diversi, di mostrare altri sogni che questo mondo non offre, di testimoniare la bellezza della generosità, del servizio, della purezza, della fortezza, del perdono, della fedeltà alla propria vocazione, della preghiera, della lotta per la giustizia e il bene comune, dell’amore per i poveri, dell’amicizia sociale». La Chiesa può essere tentata di perdere l’entusiasmo e cercare «false sicurezze mondane. Sono proprio i giovani che possono aiutarla a rimanere giovane».

 

Il Papa torna poi su uno degli insegnamenti a lui più cari e spiegando che bisogna presentare la figura di Gesù «in modo attraente ed efficace» dice: «Per questo bisogna che la Chiesa non sia troppo concentrata su sé stessa, ma che rifletta soprattutto Gesù Cristo. Questo comporta che riconosca con umiltà che alcune cose concrete devono cambiare».

 

papa francesco strattonato in messico 2

Nell’esortazione si riconosce che ci sono giovani i quali sentono la presenza della Chiesa «come fastidiosa e perfino irritante». Un atteggiamento che affonda le radici «anche in ragioni serie e rispettabili: gli scandali sessuali ed economici; l’impreparazione dei ministri ordinati che non sanno intercettare adeguatamente la sensibilità dei giovani; il ruolo passivo assegnato ai giovani all’interno della comunità cristiana; la fatica della Chiesa di rendere ragione delle proprie posizioni dottrinali ed etiche di fronte alla società».

 

papa francesco

Ci sono giovani che «chiedono una Chiesa che ascolti di più, che non stia continuamente a condannare il mondo. Non vogliono vedere una Chiesa silenziosa e timida, ma nemmeno sempre in guerra per due o tre temi che la ossessionano. Per essere credibile agli occhi dei giovani, a volte habisogno di recuperare l’umiltà e semplicemente ascoltare, riconoscere in ciò che altri dicono una luce che la può aiutare a scoprire meglio il Vangelo».

 

Per esempio, una Chiesa troppo timorosa può essere costantemente critica «nei confronti di tutti i discorsi sulla difesa dei diritti delle donne ed evidenziare costantemente i rischi e i possibili errori di tali rivendicazioni», mentre una Chiesa «viva può reagire prestando attenzione alle legittime rivendicazioni delle donne», pur «non essendo d’accordo con tutto ciò che propongono alcuni gruppi femministi».