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“MIO FIGLIO È STATO ROVINATO A VITA, HA SUBITO PERCOSSE, VIOLENZA FISICA E MENTALE MA ANCHE SESSUALE” – PARLA LA MADRE DEL 15ENNE INVALIDO DI MONCALIERI CHE È STATO SEQUESTRATO E TORTURATO DA ALCUNI COETANEI LA NOTTE DI HALLOWEEN: “GLI È STATO PUNTATO UN CACCIAVITE AL COLLO, GLI HANNO SPENTO UNA SIGARETTA SULLA CAVIGLIA E LO HANNO FILMATO ANCHE MENTRE SUBIVA ABUSI SESSUALI.” – “A TUTTI I SUOI AMICI CHIEDO DI SMETTERLA CON GLI INSULTI SUI SOCIAL E CON LE SPEDIZIONI PUNITIVE. AGLI AGGRESSORI PENSERÀ LA..."

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Estratto dell’articolo di Alberto Giulini per www.corriere.it

 

RAGAZZI INTORNO ALLA VITTIMA DELL AGGRESSIONE A TORINO

«Non rispondiamo a violenza con altra violenza». Chiede di fermare le spedizioni punitive la madre di Giacomo (nome di fantasia), il 15enne che ha denunciato di essere stato sequestrato e seviziato da alcuni coetanei la notte di Halloween. La Procura dei Minori ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, violenza privata e violenza sessuale e individuato due ragazzi di 14 e 15 anni e una ragazza 16enne che si trovavano con Giacomo nella «notte degli orrori».

 

Cosa vuole dire agli amici di suo figlio?

«Ci sarà giustizia, io continuo a sperare nella legge e confido nelle indagini dei carabinieri. A tutti i ragazzi chiedo di fermarsi, di smetterla con gli insulti sui social e con le spedizioni punitive. In questo momento non devono commettere cavolate. Agli aggressori penserà la legge, dobbiamo cercare giustizia e non vendetta».

 

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Giacomo come sta?

«Non bene, cerchiamo di andare avanti ma sappiamo che è stato rovinato a vita. I problemi fisici passeranno, ci sono conseguenze che, a livello psicologico, resteranno per sempre».

 

[…] «Giacomo ha subito percosse, violenza fisica e mentale ma anche sessuale. Gli è stato puntato un cacciavite al collo, gli hanno spento una sigaretta sulla caviglia e ha subìto tante altre cose orribili».

 

E come sta reagendo?

«Sembra un duro perché gli piace mostrarsi in questo modo, ma ha gli occhi spenti ed è ancora sotto choc. Vorrebbe rivedere i compagni e tornare a scuola, giovedì proveremo a fare un tentativo».

 

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[…]  Perché si è fidato dei suoi aguzzini?

«Per Giacomo sono tutti amici. Pensa che ogni persona sia il “migliore amico” e non capisce il confine tra la bontà e il male. Non ha la malizia per farlo, è un bonaccione. In questo caso conosceva quelle persone e si è fidato, come fa sempre».

 

[…]  vi ha raccontato tutto quello che è successo?

«Sì, ma all’inizio ha omesso alcuni particolari».

 

Quali?

«Lo hanno filmato anche mentre subiva abusi sessuali. Si è vergognato e non lo ha raccontato subito, me l’ha riferito in un secondo momento. Lo ha fatto perché probabilmente ne aveva parlato con alcuni amici e a quel punto ha deciso di dirlo anche a me».

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[…] I genitori degli aggressori si sono fatti avanti per scusarsi?

«Mi aspettavo un messaggio, non è arrivato nulla».