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“LA FISICA DELLE PARTICELLE È UNO DEI POCHI AMBITI SCIENTIFICI IN CUI L'EUROPA È LEADER MONDIALE. NON DOBBIAMO SPRECARE QUESTO TESORO” – PARLA MARK THOMSON, FISICO BRITANNICO CHE A INIZIO 2026 PRENDERÀ IL TESTIMONE DALL'ITALIANA FABIOLA GIANOTTI ALLA GUIDA DEL CERN DI GINEVRA: “DELL'UNIVERSO ANCORA CONOSCIAMO SOLTANTO IL CINQUE PER CENTO. GRAZIE AL NUOVO ACCELERATORE DI PARTICELLE, IL ‘FUTURE CIRCULAR COLLIDER’, STUDIEREMO IN DETTAGLIO IL BOSONE DI HIGGS E LA MATERIA OSCURA” – “SVILUPPIAMO TECNOLOGIE CHE OGGI NON ESISTONO E CHE, COL TEMPO, FINISCONO PER AVERE UN IMPATTO ENORME SULLA SOCIETÀ. FACCIO DUE ESEMPI: IL TRATTAMENTO DI TUMORI MOLTO COMPLESSI E IL..."
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per “la Repubblica”
È stato il primo a laurearsi in famiglia. Ora diventerà il nuovo direttore generale del Cern di Ginevra, il più grande laboratorio di fisica del mondo che studia l'universo. «Non vedo l'ora», dice l'inglese Mark Thomson, nato 59 anni fa a Brighton, fisico delle particelle e professore a Cambridge, che da inizio 2026 prenderà il testimone dall'italiana Fabiola Gianotti dopo dieci anni e dopo la scoperta, nel 2012, del Bosone di Higgs: una particella ancora misteriosa ma che ha permesso alla materia di cui siamo fatti di formarsi nell'universo primordiale.
Contento, professor Thomson?
«Sono entusiasta. Gestiremo l'acceleratore di particelle Large hadron collider (Lhc, che ha permesso la scoperta del Bosone di Higgs, ndr) fino a giugno 2026, poi passeremo a sua versione ancora più avanzata, che ci fornirà dieci volte più dati. Ma il top sarà approvare il progetto di un nuovo straordinario acceleratore, ancora più potente, il Future circular collider (Fcc).
L'obiettivo è metterlo in funzione dopo il 2040, per studiare in dettaglio il bosone di Higgs e scrutare maggiormente nella materia oscura. Visto che dell'universo ancora conosciamo soltanto il cinque per cento».
L'Fcc però è molto costoso, e paesi come la Germania sono scettici sull'investimento.
«Sono dubbi legittimi: serviranno almeno 16 miliardi di euro. Ma sono ottimista e assolutamente convinto che il Fcc sia la cosa giusta per il Cern e per il futuro della scienza. Ci permetterà scoperte sulla nostra origine cui altrimenti non potremmo mai arrivare. Ma c'è un altro motivo per cui il Fcc è vitale».
Quale?
«La fisica delle particelle, grazie al Cern, è uno dei pochi ambiti scientifici in cui l'Europa è leader mondiale. Abbiamo sbaragliato anche gli Stati Uniti. Non dobbiamo sprecare questo tesoro».
Cos'altro potremmo scoprire dell'universo nei prossimi anni?
«Oggi conosciamo già tanto: la sua struttura su larga scala, il Big Bang, come si sono formate le galassie. Ma perché l'universo è fatto come lo osserviamo? Ecco che emergono moltissime domande. Sembra esserci la materia oscura là fuori, ma non sappiamo affatto cosa sia.
Perciò abbiamo bisogno di acceleratori sempre più avanzati. Con quella mole enorme di dati, potremmo iniziare a vedere segnali, tracce della materia oscura. E poi dobbiamo indagare a fondo il bosone di Higgs, fondamentale nel determinare la natura dell'Universo: l'abbiamo scoperto, ma ancora dobbiamo ancora capire cos'è».
laboratori del cern di ginevra
Che impatto possono avere gli studi del Cern sulla vita quotidiana?
«Siamo guidati dalla scienza – non dal mercato – e sviluppiamo tecnologie che oggi non esistono. Tecnologie che, col tempo, finiscono per avere un impatto enorme sulla società. Faccio due esempi. Uno: il trattamento di tumori molto complessi. Oggi abbiamo la cosiddetta adroterapia, che utilizza fasci di particelle per colpire tumori difficili da trattare e che non esisterebbe senza acceleratori».
E il secondo?
«Grazie agli acceleratori di particelle, oggi comprendiamo la struttura delle proteine e della biologia a un livello impossibile prima. Comprendere la struttura delle proteine è fondamentale per la scoperta di nuovi farmaci. E poi con il Fcc si lavorerà su nuove e rivoluzionarie tecnologie di magneti ad alto campo, con applicazioni enormi in molti settori: dai futuri reattori a fusione alla trasmissione di energia». […]
BOSONE DI HIGGS
laboratori del cern di ginevra
BOSONE DI HIGGS
future circular collider
future circular collider
illustrazione del future circular collider
laboratori del cern di ginevra
laboratori del cern di ginevra 1
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