“LA ‘TIFOSERIA’ IN MIO FAVORE VA SUPERATA SECONDO UNA LOGICA DIVERSA, DI FEDE E DI CHIESA” – PIETRO PAROLIN, ENTRATO PAPA E USCITO CARDINALE DAL CONCLAVE, SCRIVE AL “GIORNALE DI VICENZA”, IL QUOTIDIANO DELLA SUA CITTÀ, E RACCONTA I MOMENTI DELL’ELEZIONE DI PREVOST: “UN LUNGHISSIMO E CALOROSO APPLAUSO È SEGUITO A QUELL'‘ACCETTO’ CHE LO RENDEVA IL 267MO PAPA DELLA CHIESA CATTOLICA. DI LUI MI HA COLPITO LA SERENITÀ CHE TRASPARIVA DAL SUO VOLTO IN MOMENTI COSÌ INTENSI E DRAMMATICI…”

Parolin,capisco il 'tifo' per me ma serve logica di Chiesa

LEONE XIV ROBERT FRANCIS PREVOST E ACCANTO A LUI IL CARDINALE PIETRO PAROLIN

(ANSA) - La "'tifoseria' dei vicentini in mio favore (umanamente comprensibile, penso)", "alla fine va superata secondo una logica diversa, di fede e di Chiesa".

Lo ha scritto il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nel messaggio che accompagna la lettera al Giornale di Vicenza dopo l'elezione di papa Leone XIV, di fatto la sua prima dichiarazione pubblica dopo il Conclave. "Sappiamo che è molto legato a questo territorio - scrive il giornale berico - e non gli abbiamo nascosto che tutti i vicentini hanno 'tifato' per la sua elezione".

Parolin, 'per Leone XIV un lunghissimo applauso dei cardinali'

il giuramento di pietro parolin prima del conclave 1

(ANSA) - VICENZA, 10 MAG - "Credo di non rivelare nessun segreto, se scrivo che un lunghissimo e caloroso applauso è seguito a quell''accetto' che lo rendeva il 267mo Papa della Chiesa Cattolica.

Di lui mi ha colpito soprattutto la serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, 'drammatici', perché cambiano totalmente la vita di un uomo". Lo scrive il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, in una lettera scritta al Giornale di Vicenza "ancora 'fresco' - nota - della forte e coinvolgente esperienza del Conclave".

PAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOST

Parolin esprime la "gioia che in così breve tempo la Chiesa universale abbia ritrovato il suo Pastore, il Successore di Pietro, il Vescovo di Roma, dopo la malattia e la morte di Papa Francesco, che ha avuto la pazienza di tenermi come suo Segretario di Stato per quasi 12 anni". "Il nuovo Papa - prosegue - ha ben presenti i problemi del mondo d'oggi, come ha dimostrato fin dalle sue prime parole sulla Loggia di San Pietro, riferendosi immediatamente alla pace 'disarmata e disarmante'".

La serenità del nuovo Pontefice "io l'ho sempre sperimentata nel Card. Prevost - ricorda Parolin - che ebbi modo di conoscere all'inizio del mio servizio come Segretario di Stato per una questione spinosa che riguardava la Chiesa in Perù, dove egli era Vescovo della Diocesi di Chiclayo.

pietro parolin nella cappella sistina per il conclave

Ho avuto poi la possibilità di collaborare direttamente con lui in questi due ultimi anni, dopo che Papa Francesco l'ha chiamato a Roma e l'ha messo a capo del Dicastero per i Vescovi. Ho potuto sperimentare in lui conoscenza delle situazioni e delle persone, pacatezza nell'argomentazione, equilibrio nella proposta delle soluzioni, rispetto, attenzione e amore per tutti.

Credo che Papa Leone XIV, oltre ovviamente che nella grazia del Signore, troverà nella sua grande esperienza di religioso e di pastore, come pure nell'esempio, nell'insegnamento e della spiritualità del grande padre Agostino - che egli ha citato nelle sue prime parole - le risorse per lo svolgimento efficace del ministero che il Signore gli ha affidato, a bene della Chiesa e dell'umanità intera. Noi gli siamo vicini con il nostro affetto, la nostra obbedienza e la nostra preghiera", conclude.

la prima messa di papa leone xiv alla cappella sistina 1PAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOSTpietro parolin NELLA CAPPELLA PAOLINA PRIMA DELLA PROCESSIONE PRE CONCLAVE