FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
Estratto dell’articolo di Eleonora Panseri per https://www.fanpage.it
Joel Le Scouarnec, 73 anni, è un ex chirurgo francese accusato di aver aggredito e violentato quasi 300 bambini, molti dei quali suoi ex pazienti, tra il 1989 e il 2014 in Bretagna. Nel mese di febbraio si aprirà il processo a suo carico, il più grande procedimento per abusi su minori nella storia del Paese.
L'uomo si è riconosciuto colpevole soltanto di alcuni dei casi di cui è accusato. Il processo, che verrà celebrato a Vannes, nel nord-ovest della Francia, è arrivato a conclusione di accurate indagini della polizia durate diversi anni.
Il 73enne è detenuto dal 2017, quando era stato arrestato per aver violentato le sue nipoti, oggi 30enni, una bambina di 6 anni e un'altra giovane paziente. Nel 2020 era stato condannato a 15 anni di carcere.
Dopo l'arresto, la polizia aveva perquisito la sua abitazione. Qui aveva trovato diverse bambole gonfiabili delle dimensioni di bambini, insieme a più di 300mila immagini di abusi su minori e a diari in cui l'uomo avrebbe registrato meticolosamente le aggressioni ai suoi giovani pazienti nell'arco di 25 anni.
Di fronte a queste evidenze Le Scouarnec avrebbe detto di aver riportato quelle che ha definito "fantasie". In diverse pagine, però, aveva scritto anche: "Sono un pedofilo". Ora il 73enne dovrà rispondere di più di 100 accuse di stupro e 150 accuse di violenza sessuale.
Un gran numero delle sue presunte vittime era sotto l'effetto di anestetici durante le aggressioni, non aveva quindi alcun ricordo degli eventi e sono rimaste scioccate quando la polizia le ha contattate e le ha detto che i loro nomi, insieme a descrizioni grafiche degli abusi, erano stati rinvenuti nei diari di Le Scouarnec.
Le Scouarnec si sentiva "onnipotente" e gli piaceva la sensazione di mettere in atto "trasgressioni calcolate", si legge nell'ordinanza del tribunale contro l'ex chirurgo citata dal quotidiano francese Le Monde. […]
L'avvocata Francesca Satta, che rappresenta diverse presunte vittime, ha dichiarato alla Bbc che tra i suoi clienti ci sono "le famiglie di due uomini che ricordavano gli abusi e che alla fine si sono tolti la vita". Una donna ha raccontato ai media francesi che quando la polizia le ha detto che c'era il suo nome nel diario di Le Scouarnec, i ricordi le sono subito tornati in mente.
"Ho avuto dei flashback di qualcuno che entrava nella mia stanza d'ospedale, sollevava le lenzuola, diceva che avrebbe controllato se tutto fosse andato bene. – ha detto – Mi ha violentata". Un'altra donna di nome Marie, oggi 30enne, ha raccontato ai media: "Hanno letto quello che aveva scritto su di me e ho voluto rileggerlo io stessa, ma è stato impossibile. Riuscite a immaginare di leggere testi porno hardcore e sapere che riguardano te da bambina?"
Marie ha affermato di aver consultato psicologi e psichiatri per anni a causa dei problemi che aveva con gli uomini e che i dottori si erano chiesti se avesse subito traumi infantili. "Devo credere che la mia memoria mi abbia protetta da questo. Ma le indagini hanno riportato tutto in superficie: immagini, sensazioni, ricordi mi sono tornati in mente giorno dopo giorno. – ha commentato – Oggi lo sento come se fosse appena accaduto".
Durante il primo processo, che ha portato alla condanna a 15 anni di carcere di Le Scouarnec, sarebbe emersa l'ipotesi secondo la quale diversi membri della famiglia dell'uomo sarebbero stati a conoscenza, fin dalla metà degli anni '80, dei suoi comportamenti nei confronti dei bambini, ma che non fossero intervenuti.
L'ex moglie aveva invece negato di sapere cosa faceva il marito, padre di tre figli, prima del suo arresto. Il 73enne era stato per molti anni un medico molto rispettato nella cittadina dove abitava, il che potrebbe avergli garantito un notevole grado di protezione sul posto di lavoro. […]
Nei primi anni 2000 una segnalazione dell'FBI alle autorità francesi riportava che Le Scouarnec aveva avuto accesso a siti web contenenti abusi su minori. L'episodio si era concluso con una condanna a 4 mesi con sospensione della pena, senza l'obbligo di seguire cure mediche o psicologiche.
Benoist fa notare come i pubblici ministeri non abbiano mai condiviso questa informazioni con le autorità mediche e che non ci sono state conseguenze per l'uomo, che aveva continuato a svolgere il suo ruolo di chirurgo, operando spesso bambini e gestendo le loro cure successive. Quando un collega che nutriva sospetti nei suoi confronti nel 2006 aveva appreso dalla stampa locale le accuse a suo carico, sollecitò l'associazione medica regionale a prendere provvedimenti.
Tutti i dottori, tranne uno, che si era astenuto, ritennero che l'ex chirurgo non aveva violato il codice etico medico e non erano state imposte sanzioni in questo senso. "Abbiamo quindi la prova che tutti questi colleghi lo sapevano e nessuno di loro ha fatto nulla. – ha spiegato Benoist – C'erano molte circostanze che avrebbero potuto significare che avrebbe potuto essere fermato; non lo è stato, e le conseguenze sono tragiche".
La città di Vannes si sta preparando a ospitare il processo a carico del chirurgo: tre aule in un ex edificio universitario nelle vicinanze sono state rese disponibili per ospitare le centinaia di presunte vittime, i loro rappresentanti legali e le loro famiglie. La prima udienza è fissata per il 24 febbraio e dovrebbe durare fino a giugno. […]
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO…
DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…