benjamin netanyahu hamas

A ESTREMISTA, ESTREMISTA E MEZZO – PER EVITARE CHE L’ACCORDO DI PACE TRA ISRAELE E HAMAS FINISCA A RAMENGO, BISOGNA VEDERE QUELLO CHE È SUCCESSO DOPO GLI ACCORDI DI OSLO DEL 1993 – ARAFAT NON POSE COME CONDIZIONE IL BLOCCO DELLE COLONIE ISRAELIANE E IL LORO SMANTELLAMENTO E LA DESTRA ISRAELIANA, PUR OSTEGGIATA DAL PREMIER RABIN, REAGÌ INTENSIFICANDO LE COLONIE – DA ALLORA C’È STATA UNA ESCALATION, TRA VIOLENZE RECIPROCHE, SCANDALI DI CORRUZIONE E ULTERIORI INSEDIAMENTI, CHE NON HANNO FATTO ALTRO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE…

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Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

SUMMIT PER LA PACE A GAZA DI SHARM EL-SHEIKH

Resta tutta in salita la strada della pace. Israele e Hamas non erano al summit in Egitto. I nuovi morti a Gaza, le polemiche sui corpi degli ostaggi israeliani non resi precipitano la crisi. E vanno elaborati i dettagli per ora assai generici dei prossimi passi per costruire il futuro dei territori occupati. […]

 

Non è inoltre chiaro come potrà essere riformata l’Autorità palestinese snobbata dal governo di Benjamin Netanyahu già prima del 7 ottobre 2023; senza dimenticare la scelta perdente di lasciare che Hamas potesse imperare a Gaza con l’obbiettivo di indebolire l’autorità di Ramallah.

 

rabin clinton arafat

In breve, la fase due del programma di Trump è già impantanata e le prospettive di negoziato appaiono meno favorevoli di quelle che si presentarono al tempo degli accordi di Oslo tre decadi fa. […] Per capire le difficoltà odierne è utile ricordare quelle irrisolte che condussero al flop di Oslo.

 

Terrorismo di Hamas, violenze dei coloni ebrei, l’assassinio di Ytzhak Rabin, crescita degli insediamenti ebraici in quelle stesse terre che avrebbero dovuto essere al cuore dello Stato palestinese, corruzione e nepotismo nell’Anp: come si nota, esse furono numerose e imputabili in gradi diversi ai due campi.

arafat

 

Fulcro di quelle intese firmate nel 1993 era la volontà di trovare un compromesso sulla base del principio della «pace in cambio della terra», per cui Israele accettava di ritirarsi da gran parte delle regioni occupate nel 1967. Ma i problemi furono subito gravissimi. Arafat negoziava da una posizione di estrema debolezza. L’Intifada, la rivolta palestinese scoppiata nel dicembre 1987 nei territori occupati, l’aveva spiazzato.

 

[…] La sua fretta di accettare Oslo era motivata dalla necessità di tornare a essere il leader dei palestinesi, tanto che non pose come condizione il blocco delle colonie e il loro smantellamento. La destra israeliana, pur osteggiata dal premier laburista Rabin, reagì intensificando le colonie.

 

coloni israeliani in cisgiordania 8

Tra il 1993 e il 2000, il numero dei coloni, esclusa Gerusalemme est, crebbe da 115.700 a circa 220.000, con uno sviluppo aggressivo dei movimenti più estremisti; oggi sono quasi 600.000. Momento di svolta fu l’uccisione di 29 palestinesi e il ferimento di altri 125 all’interno della moschea-sinagoga nella Grotta dei Patriarchi a Hebron da parte del colono Baruch Goldstein.

 

Era il 25 febbraio 1994. Le conseguenze furono tragiche. Da allora Hamas lanciò con successo la lunga serie di attentati kamikaze che avrebbero insanguinato le strade di Israele per diversi anni. Va detto che nel 1993 vi erano già stati due kamikaze, ma dall’aprile 1994 videro una progressione impressionante con centinaia di morti. […] Il senso di insicurezza tra gli israeliani diffuse l’opposizione al compromesso territoriale. Gli opposti estremismi si alimentavano a vicenda.

 

Yitzhak Rabin

Arafat perdeva punti di fronte ad Hamas, mentre la sinistra pacifista israeliana diventava sempre più debole. Ma il colpo più grave volutamente inferto agli accordi di Oslo fu l’assassinio di Rabin la sera del 4 novembre 1995 per mano di Yigal Amir, un ebreo religioso estremista di 25 anni. Da allora è sempre più radicata la convinzione che, se si cercasse di cancellare le colonie, Israele scivolerebbe nella guerra civile.

 

Altro elemento di incertezza fu la corruzione dominante nell’Anp creata nel 1994 in Cisgiordania e Gaza. Arafat non seppe riformarla, perse consensi e l’arrivo di Mahmoud Abbas, dopo la sua morte nel novembre 2004, non fece che peggiorare le cose. Il risultato fu la vittoria elettorale di Hamas nel gennaio 2006.  […]

SUMMIT PER LA PACE A GAZA DI SHARM EL-SHEIKH