DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Alfio Sciacca per il “Corriere della Sera”
Con l’ultima vincita da 73,8 milioni cambia anche un rito ormai entrato nel costume degli italiani. Il giorno dopo scompare la tradizionale caccia al fortunato, con il seguito di interviste al titolare della ricevitoria dove campeggia il cartello con una sfilza di zeri. Questa volta nulla. Il fortunato infatti la sua schedina da appena due euro l’ha giocata online, restando comodamente sul divano di casa. Dunque non c’è città o tabaccheria dove cercare sue tracce.
E così resta solo la curiosità: «Ma come si fa a giocare online?». Operativamente è tutto molto semplice, basta essere maggiorenni e registrarsi a uno dei 15 siti o app autorizzati dai Monopoli dello Stato. Proprio in uno di questi, Sisal.it , è stata giocata la sestina del Superenalotto da circa 74 milioni. […]
Al momento dell’estrazione il sistema verifica se c’è stata una vincita e in quel caso accredita la somma sul «conto di gioco» del fortunato. «Questo fino a 5 mila e 200 euro. Oltre, come per le schedine cartacee, occorre invece presentarsi all’ufficio premi e basta solo la carta d’identità». Il nome del vincitore, infatti, è già noto al sistema e l’ufficio accerta solo che corrisponda alla persona fisica che si presenta allo sportello. […]
Per la tassazione non cambia nulla rispetto alle giocate tradizionali: viene trattenuto il 20% sulla parte eccedente i 500 euro. Il Superenalotto online è stato introdotto il primo luglio del 2009. «Su 6 milioni di giocatori abituali al Superenalotto — spiega Marco Tiso — quelli che lo fanno online sono circa mezzo milione. Il numero di persone che accede alla schedina virtuale è raddoppiato durante la pandemia e i numeri sono in continua crescita».
Per «il 70% sono uomini e il 30% donne. Hanno sui 40-50 anni e un livello medio di scolarizzazione». Scelgono questo sistema di gioco «in genere per comodità, anche se non abbandonano del tutto quello tradizionale». Il limite alle giocate online è analogo a quello delle schedine tradizionali, cioè 27 mila euro. «Ma — spiega Tiso — di fatto non viene mai superato il tetto di spesa impostato dal giocatore al momento della registrazione. In media parliamo di circa 50 euro al mese, e nella stragrande maggioranza i nostri giocatori online spendono circa 10 euro a settimana». […]
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