LE CENERI DI HOLLYWOOD - VINCENZO SUSCA: “DOPO L'OMICIDIO DELLA REALTÀ PER MANO DELLE COMUNICAZIONI…
da www.dailymail.co.uk
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Oscar Pistorius ha le mani fra i capelli mentre il dottore racconta al processo di come tentò di resuscitare Reeva Steenkamp.
Il radiologo Johan Stipp accorse alla villa dopo aver sentito colpi di pistola e trovò Pistorius inginocchiato accanto al corpo della ragazza, pregando Dio che sopravvivesse, e disse: «Le ho sparato. Pensavo fosse un ladro e le ho sparato».
Non riesce proprio a rievocare quel momento Pistorius, che in aula si tappa le orecchie e stringe i grani del rosario.
Miss Steenkamp non mostrava segni di vita. Non respirava, non aveva battito. Il medico notò una ferita sulla coscia destra, sul braccio e sulla testa. C'era tessuto cerebrale intorno. Testimonia il dottore: «Oscar continuava a piangere. Diceva che avrebbe dedicato la vita a Dio se l'avesse lasciata in vita quella notte».
Prima c'è stata la deposizione del vicino di casa Charl Johnson, che sostiene di aver sentito Reeva gridare e poi di aver sentito gli spari. L'avvocato di Pistorius ha ribattuto che non è possibile, perché Reeva era chiusa in bagno. Anche stando sul balcone, lui non avrebbe potuto percepire le grida.
Secondo l'avvocato, Johnson ha cambiato versione per allinearsi con quella data da sua moglie Michelle Burger. Versione diversa da quella che i due originariamente avevano dato alla polizia, dove mancano dettagli cruciali.
Le grida che i due testimoni dicono di aver sentito, sono semmai quelli di Oscar che chiama aiuto. I colpi sono quelli che Oscar ha dato con la mazza da baseball sulla porta del bagno, dopo aver capito di aver sparato alla sua fidanzata.
Le grida non sono antecedenti agli spari, ma successive. Se fossero precedenti si avallerebbe l'idea che tra Oscar e la fidanzata c'era stata una forte discussione e dunque il movente di un omicidio volontario.
Charl Johnson ha anche raccontato al giudice di essere subissato di telefonate intimidatorie di sostenitori di Pistorius. Non ha più la sua privacy da quando l'avvocato di Oscar ha letto in aula il suo numero di telefono.
A testimoniare è stato anche chiamato il boxer sudafricano Kevin Lerena. Ha ricordato una cena in un ristorante, avvenuta un mese prima dell'uccisione di Reeva. I quattro amici erano seduti, quando Darren Fresco ha passato una pistola sotto al tavolo a Pistorius dicendogli che c'era un colpo dentro. Il colpo partì e fortunatamente non ferì nessuno, ma Pistorius, dopo essersi scusato, chiese a qualcun altro di prendersi la responsabilità del gesto perché di lui, sui media, si parlava fin troppo. La colpa infatti se la prese Darren.
Il Blade Runner sembra essere un tipo ossessionato dalle armi da fuoco.
Quarto giorno di processo per Oscar Pistorius Pistorius parla di incidente non di omicidio La cugina di Reeva parla con Aimee sorella di Oscar Il processo a Pistorius viene seguito da tutto il mondo
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