RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Luigi Grassia per “la Stampa”
NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL
Le compagnie petrolifere sostengono che i rincari dei carburanti in coincidenza con le festività siano casuali, ma sta di fatto che in vista del Ferragosto la benzina in Italia ha superato nuovamente i 2 euro al litro in modalità servito, e in autostrada costa più di 2,2 euro anche in modalità self service.
Che ne è stato dell'obbligo per i benzinai, scattato il 1° agosto, di esporre i cartelli con il prezzo medio regionale (e quello nazionale sulle autostrade)? O non è stato rispettato o non ha avuto effetto, […] nei dieci giorni da quando c'è l'obbligo di esporre i cartelli la benzina in modalità "self service" è rincarata di 3,5 centesimi al litro e il gasolio auto addirittura di 7,2 centesimi (più del 4 per cento).
NUOVI CARTELLONI CON IL PREZZO MEDIO DI BENZINA E DIESEL
[…] A parte il danno diretto per le tasche degli automobilisti, il rincaro della benzina è destinato a riverberarsi sui prezzi di quasi tutti i beni e servizi, alimentando l'inflazione: questo perché le merci per arrivare sugli scaffali viaggiano su strada, e alla fine le imprese scaricano i costi sui consumatori.
L'impatto è particolarmente forte e diretto sulla frutta e la verdura, i cui consumi aumentano d'estate. «Con l'aumento dei carburanti – dice l'associazione di agricoltori Coldiretti - la logistica arriva a incidere attorno ad 1/3 dei costi di produzione della frutta e delle verdura in Italia, per il gap infrastrutturale che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro e penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Stati dell'Ue»; secondo l'analisi di Coldiretti «si tratta di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell'11% alla media europea».
[…] Sui prezzi dei carburanti vanno fatte due precisazioni: la prima è che della speculazione sui prezzi non possono essere accusati i benzinai, visto che il loro margine è di appena 3 centesimi di euro al litro; la seconda è che (va riconosciuto) i prezzi di benzina e gasolio (come pure quelli di frutta e verdura) conoscono i movimenti al rialzo (molto veloci) ma anche al ribasso (magari con adeguamenti lenti) mentre i prodotti industriali sanno muoversi in una sola direzione: aumentano quando i loro fattori di costi rincarano e restano fermi quando i loro fattori di costo si deprezzano.
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