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IL PROCESSO A WEINSTEIN È STATO RINVIATO AL 9 SETTEMBRE: IL PRODUTTORE E’ ACCUSATO DI MOLESTIE E STUPRO - SIA L'ACCUSA, SIA LA DIFESA, HANNO CHIESTO PIÙ TEMPO PER VALUTARE QUALI TESTIMONI ASCOLTARE - L'UDIENZA ERA STATA CHIUSA A PUBBLICO E MEDIA PER PROTEGGERE LA PRIVACY DI CHI DEPORRÀ - VIDEO

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Da ansa.it

 

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Il processo al produttore americano Harvey Weinstein, accusato di molestie e stupro, è stato rinviato al 9 settembre (la data prevista era il 3 giugno): lo ha deciso il giudice della corte di Manhattan James Burke dopo un'udienza a porte chiuse in cui l'accusa ha chiesto che la giuria ascolti le testimonianze delle molte donne che accusano l'ex re di Hollywood di averle violentate.

 

    Sia l'accusa, sia la difesa, hanno chiesto più tempo per valutare quali testimoni ascoltare. L'udienza era stata chiusa a pubblico e media per proteggere la privacy di chi deporrà.

 

 

 

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Andrea Valdambrini per il Fatto Quotidiano

 

Volevano un processo pubblico e a porte aperte, ma hanno perso. Questa la posizione dei media americani, proprio nel momento in cui sia l' accusa che la difesa di Harvey Weinstein, il produttore hollywoodiano caduto in disgrazia, si sono unite nel chiedere al giudice del Tribunale di New York, dove il processo andrà in scena, di bandire pubblico e stampa dall' aula. Una procedura straordinaria, richiesta dai pm per tutelare l' imparzialità del processo e la privacy dell' imputato, necessaria, secondo la difesa, affinché la copertura mediatica non arrivi a condizionare la sentenza.

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Di parere opposto i gruppi editoriali come New York Times o Associated Press, che hanno sostenuto le loro ragioni di fronte al giudice della Corte suprema di New York, Jason Burke.

 

"Non esiste base che giustifichi questo tentativo di sopprimere la diffusione di informazioni relative a una vicenda divenuta ormai di dominio pubblico", ha argomentato il legale che rappresenta l' associazione dei media Usa. Il magistrato ha esaminato e respinto la richiesta nel corso dell' udienza preliminare di ieri in vista del processo vero e proprio, il cui inizio è fissato per il prossimo 3 giugno.

 

Sono state proprio due inchieste giornalistiche uscite nell' ottobre 2017 a dare voce alle accuse di molestie e violenza sessuale contro l' allora potentissimo di Hollywood: quella del quotidiano New York Times e un' altra del settimanale New Yorker.

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Da allora, Weinstein - che si è sempre dichiarato innocente - è stato allontanato dalla casa di produzione che porta il suo stesso nome, così come l' espulsione dall' Academy. Il primo processo a suo carico che si aprirà tra poco più di un mese nella metropoli americana potrebbe veder comparire come testimoni decine di attrici che ne hanno denunciato le violenze, prima fra tutte l' italiana Asia Argento.

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