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BOSSETTI E QUEGLI INSOLITI SOSPETTI - IL CARPENTIERE ACCUSATO DELL’OMICIDIO DI YARA METTE PER LA PRIMA VOLTA IN DUBBIO L’AUTENTICITA’ DEL DNA: “MATERIALE GENETICO STRAMPALATO: NON È IL MIO” - “IL MIO ARRESTO UNA SCHIFEZZA TRATTATO PEGGIO DI RIINA”

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Lucio Di Marzo per “Il Giornale”

 

 

massimo bossettimassimo bossetti

Non era mai successo che Massimo Bossetti, accusato dell'uccisione di Yara Gambirasio, mettesse in dubbio l'autenticità di quel Dna che viene attribuito a lui e che fu trovato sul corpo della ragazzina.

 

Eppure è questo che ha fatto oggi l'imputato, sostengono che quel materiale genetico non gli "appartiene".

 

"È un dna strampalato, e che per metà non corrisponde", ha detto il carpentiere in tribunale, ricordando come non ci sia una corrispondenza tra il dna nucleare e quello miticondriale.

yara gambirasioyara gambirasio

 

"Mi chiedo come sono finito in questa vicenda dal giorno del mio arresto", ha aggiunto Bossetti. Parole a cui ha risposto immediatamente il pubblico ministero Letizia Ruggeri, che ha ricordato come le prove in possesso della magistratura e a suo carico fossero sufficienti a sostenere un giudizio. "Evidentemente la vicenda non è strampalata come dice lei".