LE PROTESTE IN CALIFORNIA SI ALLARGANO A MACCHIA D’OLIO – DOPO LOS ANGELES, ANCHE A SAN FRANCISCO SONO IN CORSO MANIFESTAZIONI CONTRO I RAID ANTI IMMIGRATI – 60 PERSONE SONO STATE ARRESTATE DOPO CHE UN GRUPPO DI MANIFESTANTI SI È RADUNATO DAVANTI ALLA SEDE DELL’ICE, LA POLIZIA ANTI-MIGRANTI AMERICANA – DONALD TRUMP DELIRA E MINACCIA DI “ARRESTARE CHIUNQUE ABBIA IL VISO COPERTO”… - VIDEO

Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/esteri/2025/06/09/news/los_angeles_rivolta_arresti_guardia_nazionale_newsom_contro_trump-424656844/?ref=RHLF-BG-P3-S1-T1-RIAPERTURA%2F

proteste davanti alla sede dell'ice a san francisco 6

Da navigato professionista dei reality show, Donald Trump ha deciso di cambiare canale. L’America si stava appassionando troppo al suo catastrofico divorzio da Elon Musk, […] vergogna insostenibile per un presidente repubblicano. […]

E allora, davanti a tanto imbarazzo, cosa ha pensato di fare il capo della Casa Bianca? Spostare l’attenzione da un problema all’altro, usando proteste iniziate pacificamente, in obbedienza alla Costituzione, per trasformarle in un’insurrezione da soffocare mandando i militari nelle strade di Los Angeles.

Tanto non c’è nulla da perdere, perché la base del suo movimento Maga applaude comunque, e i critici non danno l’impressione di essere abbastanza forti per fermarlo, quando magari la sua sfida al sistema democratico immaginato dai padri fondatori finirà davanti agli scranni della Corte Suprema a maggioranza conservatrice, che lui stesso ha creato affinché facesse i suoi interessi.

Perciò ha mobilitato duemila soldati della Guardia nazionale della California, sfidando proprio quel governatore Gavin Newsom che nel 2028 potrebbe farsi venire l’idea di sfidare lui, o chiunque altro i repubblicani incoroneranno per tenersi la Casa Bianca.

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[…] Il presidente Trump ha scritto sul social Truth chiedendo di “arrestare chiunque abbia il viso coperto”. È stato ordinato lo sgombero del centro di Los Angeles, mentre si rincorrono voci di saccheggi ai negozi del distretto finanziario.

Newsom ha protestato per l’invio della Guardia nazionale accusando il capo della Casa Bianca di mentire quando dice che aveva parlato con il governatore californiano del dispiegamento dei riservisti. Ora i disordini sono esplosi anche a San Francisco con proteste davanti alla sede dell’Ice, la polizia anti migranti. Qui i fermati sarebbero 60.

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I problemi erano cominciati venerdì, quando gli agenti dell’Ice avevano lanciato i primi raid per arrestare e cacciare immigrati illegali. Qui bisogna chiarire che la deportazione epocale promessa o minacciata da Trump in campagna elettorale finora non si è realizzata, al punto che di clandestini ne ha espulsi meno lui che Biden o lo stesso Obama, quando erano al suo posto.

Qualcosa non ha funzionato, o perché la macchina messa in piedi dall’amministrazione non è abbastanza efficiente, oppure perché la presunta invasione che aveva denunciato era in realtà una fantasia, se non un imbroglio. Perciò il presidente ha chiesto di accelerare e gli agenti dell’Ice hanno avviato i raid a Los Angeles. L’obiettivo perfetto, perché culla della cultura liberal e woke che lui vorrebbe stroncare.

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La gente ha protestato, in particolare nella zona ispanica di Paramount. All’inizio in maniera pacifica, recitando slogan che chiedevano agli agenti di lasciare in pace la loro comunità. Poi, quando le forze dell’ordine hanno reagito, con disordini. Sono volate le molotov, alcune auto sono state incendiate, e i professionisti della disinformazione ne hanno subito approfittato per far circolare video di macchine della polizia incendiate. Peccato che, come ha fatto notare Newsom, si riferivano ad altri incidenti del passato.

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Il trucco ha funzionato, l’indignazione è salita, e Trump ne ha approfittato per voltare pagina sul caso Musk, cambiando canale con l’invio dei soldati in strada per ristabilire l’ordine. Lo ha fatto in base al Title 10 U.S.C. 12406, senza però escludere di invocare l’Insurrection Act, che come dice la parola, consente di togliere la Guardia nazionale dal controllo dei governatori e metterla gli ordini delle autorità federali, quando avvengono violenze che minacciano la tenuta della Repubblica. Se quella in corso a Los Angeles è un’insurrezione che giustifica di dare al presidente poteri straordinari, al limite della Costituzione che attraverso il Primo emendamento garantisce anche il diritto di protestare, lo stabiliranno i giudici. […]

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