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Estratto dell’articolo di Marco Valsania per “il Sole 24 Ore”
jd vance e donald trump foto lapresse
Uno ha 40 anni, ex senatore e stella del movimento Maga, del quale incarna le più robuste radici populiste nel cuore del Paese, quel Midwest dell’Ohio da cui proviene.
L’altro, 53 anni, è l’uomo più ricco al mondo, forte della fama di magnate tech e guru dell’innovazione, convertito ad America First e con ambizioni da statista.
JD Vance e Elon Musk sono i due volti al fianco di Trump, due vice di fatto se non di ruolo: uno ha l’incarico formale, da vicepresidente, che deve esser pronto a prendere le redini della nazione in ogni momento se necessario.
L’altro è un alter ego informale, grande confidente al quale è affidata una delle campagne che definiscono la nuova era, la riforma dell’intero governo. Entrambi sono mossi da malcelate ambizioni, ricetta per una difficile convivenza dall’alta posta in gioco: il successo immediato, certo, del mandato di Trump e però anche il futuro identikit di conservatori e repubblicani.
La tensione è affiorata nei primi giorni della nuova amministrazione e vede Vance sotto pressione: è parso in disparte. Musk è invece salito alla ribalta.
Il binomio Musk-Vance al momento resiste anche se è fragile.
Esempio su tutti, il vicepresidente cinese Han Zheng, invitato all’inaugurazione, ha incontrato tutti e due.
jd vance e donald trump alla chiesa di st john prima del giuramento
Ma una resa dei conti potrebbe arrivare presto. […] La rivalità, personale e politica, può facilmente degenerare. E i potenziali conflitti, personali e politici, sono già sotto i riflettori. Vance è stato in ombra durante l’inaugurazione e l’insediamento. Non è stato neppure chiamato sul palco al bagno di folla alla Capitol One Arena, dove con Trump si è esibito Musk.
Il vicepresidente, poi, si è piuttosto dedicato dietro le quinte al compito ingrato di sostenere in Congresso i candidati a ministro, mentre il tycoon ha tenuto banco su fatti americani e internazionali.
Musk ha anche consolidato il suo potere al Doge, il quasi-ministero che Trump gli ha affidato per l’efficienza governativa. Per ordine esecutivo sarà parte dell’amministrazione, non una commissione esterna.
elon musk donald trump jd vance
Sarà parte dell’ufficio esecutivo della presidenza e avrà, con una ventina di funzionari, email e sito ufficiali, anche se non un ufficio nella West Wing della Casa Bianca. Musk ha inoltre defenestrato il suo co-responsabile, l’imprenditore biotech Vivek Ramaswami, che ha lasciato per tentare di diventare governatore dell’Ohio. Musk voleva porre l’accento su drammatici tagli di spesa e modernizzazione, Ramaswami sullo sfoltimento delle regole. Musk ha avuto la meglio.
jd vance e donald trump discorso della vittoria
[...] Non è una battaglia persa: il presidente ama la fedeltà, e Vance la dimostra difendendo le scelte per i dicasteri e tessendo rapporti con il Congresso, su delicati temi di politica estera e di budget. [...] Vance ha anche dimostrato un’influenza più tranquilla di Musk ma forse duratura: suoi collaboratori hanno trovato spazio al Pentagono (segretario all’Esercito) come nell’antitrust, all’ufficio anti-monopolio del Dipartimento della Giustizia.
VIGNETTA SU ELON MUSK E DONALD TRUMPjd vance e donald trump discorso della vittoria 1meme su donald trump e jd vance sul titanicil meme di donald trump su jd vanceDONALD TRUMP E JD VANCEdonald trump jd vanceDONALD TRUMP JD VANCEJD VANCE - USHA CHILUKURI - IVANKA TRUMP - DONALD TRUMP - MELANIA ED ERIC TRUMP jd vance e donald trump all inauguration day
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