sex toys bomba

IL SABOTAGGIO DEL MENGA - SECONDO "THE GUARDIAN", I SERVIZI SEGRETI DI MOSCA HANNO PIAZZATO DEGLI ORDIGNI ALL'INTERNO DI SEX TOYS (VIBRATORI E LUBRIFICANTI) CHE VENIVANO TRASPORTATI DAGLI AEREI CARGO "DHL" - LO SCORSO ANNO SI SONO REGISTRATE NUMEROSE ESPLOSIONI NEGLI HANGAR DEGLI AEROPORTI DI TUTTA EUROPA, E C'È IL SOSPETTO CHE DIETRO CI FOSSE LO ZAMPONE DI PUTIN - LA TESTIMONIANZA DI UNO DEGLI UOMINI INCARICATI DI PIAZZARE LE BOMBE: "ABBIAMO SCELTO QUEI PRODOTTI PERCHÉ PENSAVAMO FOSSERO DI MERDA..."

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Estratto dell'articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

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Ricordate la serie di esplosioni in pacchi Dhl avvenute in Europa l’anno scorso? Secondo gli inquirenti di Regno Unito, Germania e Polonia - dove sono avvenute le deflagrazioni - si trattava di sabotaggi ordinati dalla Russia. Non ci sono stati feriti, ma le conseguenze potevano essere catastrofiche, visto che questi pacchi erano destinati ad aerei cargo ma anche passeggeri, e potevano causare disastri.

 

Ora, il Guardian, con un lungo lavoro di inchiesta, ha ricostruito come gli esplosivi siano stati nascosti in sex toys e cosmetici. E come la filiera di comando sia stata orchestrata dalla Russia di Putin su Telegram.

 

Il quotidiano britannico ha rintracciato i reclutati da Mosca per compiere questi pericolosissimi atti di sabotaggio. Uno di questi è Alexander Bezrukavyi, 44 anni, cittadino russo che in passato si è macchiato di vari crimini a Rostov come possesso illegale di armi, furto con scasso e spaccio di droga.

volo dhl 1

 

Dunque, rischiando l’arresto in Russia, Bezrukavyi fugge presto in Ucraina, nella regione di Donetsk, dove continua le sue attività illecite. Poi si sposta in Moldova, successivamente riesce a entrare nello spazio Schengen tramite la Croazia. Infine, si trasferisce in Spagna, dove diventa residente grazie a un matrimonio fittizio con una donna ucraina, per poi concludere il suo pellegrinaggio in Polonia. A Varsavia, si riunisce con amici e conoscenti ucraini e condivide una casa con Vyacheslav Chabanenko.

 

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Chabanenko, 41 anni, è ucraino, e come Bezrukavyi ha la fedina penale sporca: violenze e percosse alla moglie e alla suocera in Russia, dove viene arrestato e detenuto per cinque anni. Fatto sta che i due, nell’estate 2024, iniziano a cercare lavoro sulla chat criptata di Telegram, soprattutto sui canali in lingua russa utilizzati dagli ucraini all’estero. A un certo punto, si imbattono nel profilo anonimo di tal “VWarrior”. Che, secondo gli inquirenti polacchi, è un rappresentante del Gru, i servizi segreti militari russi.

 

VWarrior ha come immagine del profilo un uomo armato e mascherato. Anche tramite altri canali su Telegram, sempre con la parola “warrior” (“guerriero”), offre lavori pagati profumatamente mediante criptovalute. Fino a mille euro per trasportare dei semplici pacchi, come sostiene al Guardian Kirill, altra recluta di “VWarrior” oggi fuggito in un “Paese terzo”:

 

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“Erano confezioni di sex toys dalla Cina, vibratori, lubrificanti, cosmetici… pensavamo fossero semplicemente dei prodotti di merda". VWarrior chiede a Kirill, Bezrukavyi e gli altri di trasportare i pacchi dalla Polonia alla Lituania. E da lì spedirli, tramite Dhl, ad altre destinazioni. [...]

 

Un quarto pacco di vibratori e cosmetici spedito da Vilnius il 18 luglio, invece, non esplode. Viene rinvenuto in un magazzino di Varsavia. Ciò permette agli inquirenti di ricostruire il modus operandi della banda e di risalire ai responsabili. Bezrukavyi, per esempio, viene rintracciato in Polonia, ma riesce a scappare in Slovacchia, Croazia, supera illegalmente il confine e arriva, a piedi, fino a Bosanska Krupa, una città bosniaca al confine. Dove però viene arrestato su ordine delle autorità polacche, che poi lo mostreranno in manette e catene a Varsavia.

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Fermati anche gli altri componenti della banda, a parte “Kirill”, svanito in tempo. Non è chiaro se Bezrukavyi e gli altri fossero al corrente delle conseguenze delle loro “consegne”. Loro sostengono di esser stati imbrogliati e usati come “muli”, nel gergo dei “corrieri” (magari inconsapevoli) di droga. Gli inquirenti europei non gli credono e li considerano complici.

 

Di certo, come spiegano fonti di intelligence occidentale, “ciò dimostra un nuovo modus operandi della Russia per i suoi atti di sabotaggio". Gli agenti del Gru non operano più personalmente in Europa come avvenuto in passato, vedi gli avvelenamenti di Salisbury nel 2018, “a causa delle sanzioni occidentali contro la Russia e limiti ai loro spostamenti. Dunque, ora Mosca preferisce reclutare “freelance” in Europa, su Telegram e altre piattaforme, manovrandoli da migliaia di chilometri di distanza per seminare il terrore nel Vecchio Continente”.

vladimir putin nel suo appartamento al cremlino FURGONE DHL