valentino talluto

DAGLI ALL’UNTORE DELL’HIV – IL RACCONTO DELLE VITTIME DI VALENTINO TALLUTO, IL SIEROPOSITIVO CHE HA INFETTATO DECINE DI DONNE: "MI CHIESE DI AVERE RAPPORTI A TRE. ACCETTAVO QUALUNQUE COSA E SBAGLIAVO - AVEVO ALLUCINAZIONI NELLA NOTTE. PANICO. HO AVUTO IL PAPILLOMA VIRUS…"

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Ilaria Sacchettoni per il Corriere della Sera - Roma

 

VALENTINO TALLUTOVALENTINO TALLUTO

«Ho conosciuto Valentino Talluto nell' aprile del 2006 - racconta - ero venuta a Roma per studiare, non conoscevo nessuno e mi ero iscritta al social network Netlog. Abbiamo cominciato a frequentarci, andavamo al cinema o al ristorante cinese. La prima volta che facemmo sesso fu a giugno di quell' anno.

 

Un giorno parlammo di come era morta sua madre: "Era tossicodipendente" mi disse. I primi mesi del 2007 scoprii di essere sieropositiva, andai da sola allo Spallanzani, lui mi disse che non poteva accompagnarmi perché aveva il corso di teatro; gli gridai che me lo doveva».

 

 

Tutte hanno cercato di lasciarsi alle spalle Valentino Talluto, nessuna ha potuto. Aula bunker, Rebibbia: la terza udienza del processo (epidemia) contro il trentenne sieropositivo, è dedicata a loro, alle vittime. «I problemi sono iniziati quando lui ha scoperto la sua sieropositività, era violento dal punto di vista verbale», prosegue M.. «Ho cominciato a scoprire che c' erano messaggi inviati ad altre donne. Per il resto, lui non invogliava mai se stesso ad alzarsi e andare al lavoro. Ero io che facevo la spesa o pensavo a fare il pieno al motorino, io che andavo a lavorare mentre studiavo. Non mi sono mai fermata, presidente». Piange. Respira.

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E ricomincia: «Ho fatto anche la promoter nei centri commerciali per aiutarlo. Mi chiese di avere rapporti a tre. Ho avuto l' unico rapporto a tre con lui e un' altra, è stato bruttissimo. Accettavo qualunque cosa e sbagliavo».

 

Si ferma nuovamente. Ricomincia: «É stato così fino al 2009. Poi ci siamo lasciati. Ho conosciuto una donna e ci sono stata per due anni.

 

Sono ritornata dopo che era finita la storia con lei. Era il 2011. Mi ricordo che Valentino mi aveva inviato due messaggi su WhatsApp, due domande. «Se non prendo la terapia cosa succede?» E il secondo messaggio: «Ciao come stai, sai che mi sposo?"». Il pm Francesco Scavo le chiede di parlare del rapporto con la sua malattia, l' Hiv. E lei: «Mi curavo ma c' erano effetti collaterali.

 

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Avevo allucinazioni nella notte. Panico. Ho avuto il papilloma virus. E infine mi sono venute due bruciature al collo dell' utero, un dolore che non auguro a nessuno. Ho cambiato terapie. Le donne, dopo la menopausa possono avere problemi di osteoporosi. Noi sieropositive siamo soggette ad averne anche prima». Il pm precisa meglio. Vuole sapere come è cambiato il rapporto con gli altri in seguito alla malattia. «Racconto questo fatto», risponde M.

 

«Anni fa mi è capitato di conoscere un ragazzo e non sapevo che fare. Una sera eravamo nella sua macchina e glielo dissi. Lui mi aprì lo sportello e disse: "Torna a casa con i mezzi". Eravamo sulla via Ostiense. Tornai sola. Il problema non sono i mezzi, è che ognuno reagisce in modo diverso. Oggi per fortuna c' è la mia compagna con me. E questa è stata una grandissima benedizione».Nel corso dell' udienza di ieri le parti civili hanno chiesto il sequestro di alcune somme di Talluto, fra cui il Tfr. La presidente, Evelina Canale, si è riservata di decidere .

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